Bosco Verticale

Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) e situato nel Centro direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola.

Peculiarità di queste costruzioni, tutte e due inaugurate nel 2014, è la presenza di più di duemila specie arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che, attraverso la densificazione verticale del verde, si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, riducendone l'espansione urbana e contribuendo anche alla mitigazione del microclima.

A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale è risultato vincitore di numerose competizioni: oltre all'International Highrise Award, di cui è stato insignito nel 2014, il Bosco Verticale è stato riconosciuto dal Council on Tall Buildings and U...Leggi tutto

Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) e situato nel Centro direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola.

Peculiarità di queste costruzioni, tutte e due inaugurate nel 2014, è la presenza di più di duemila specie arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che, attraverso la densificazione verticale del verde, si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, riducendone l'espansione urbana e contribuendo anche alla mitigazione del microclima.

A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale è risultato vincitore di numerose competizioni: oltre all'International Highrise Award, di cui è stato insignito nel 2014, il Bosco Verticale è stato riconosciuto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat come «grattacielo più bello e innovativo del mondo» nel 2015 e come parte dei «cinquanta grattacieli più iconici del mondo» nel 2019. Il prototipo del progetto milanese verrà riproposto in altre città.

 Stefano Boeri, progettista del Bosco VerticaleIdeazione e costruzione
  Lo stesso argomento in dettaglio: Progetto Porta Nuova.

«Una casa per gli alberi abitata dagli uomini»

(Stefano Boeri[1])

Boeri ebbe l'idea di realizzare un grattacielo rivestito di alberi nell'aprile 2007 a Dubai, quando era direttore di Domus; visitando la metropoli degli Emirati Arabi, l'architetto ebbe infatti l'impressione di aggirarsi in una «città minerale, fatta di decine di nuove torri e grattacieli, tutti rivestiti di vetro o di ceramica o di metallo, tutti riflettenti la luce solare e dunque generatori di calore nell'aria e soprattutto sul suolo abitato dai pedoni». Quest'insofferenza verso le città minerali d'acciaio e di vetro crebbe quando l'architetto spagnolo Alejandro Zaera pubblicò una ricerca dove rilevò che il 94% degli edifici alti costruiti dopo il 2000 era rivestito in vetro.[2]

Furono questi i fattori che stimolarono Boeri a progettare «due torri rivestite non di vetro, ma di foglie [...] di piante, di arbusti, [...] di alberi, [...] di vita», promettendo al contempo una riduzione dei consumi energetici proprio grazie all'azione dello schermo vegetale.[N 1] Questa proposta venne formalizzata dapprima con la pubblicazione di un articolo su un quotidiano italiano, intitolato A Milano nascerà la prima torre biologica e sostenibile,[3] e poi con la stesura di un Manifesto del Bosco Verticale per dare impulso a un'architettura viva e sostenibile.[4] Queste premesse furono ritenute sufficienti dalla Hines, una multinazionale del settore immobiliare che proprio in quegli anni stava dirigendo un vasto intervento di riqualificazione urbana e architettonica all'interno del Centro Direzionale di Milano, nell'ambito del progetto Porta Nuova.[N 2]

 Il Bosco Verticale in costruzione nel 2011

La costruzione del Bosco Verticale cominciò nell'autunno 2009,[5] con l'impiego di circa seimila operai.[6] L'edificazione delle due torri, affidata alla società altoatesina ZH, procedette con grande lentezza, fino a quando - a causa dell'imperversante crisi economica - il 22 aprile 2013 detta impresa edile rinunciò all'incarico, presentando il concordato in bianco. Una volta verificato lo «stato delle opere, lo sviluppo dei progetti costruttivi, l'emissione ordini per la fornitura dei materiali e la sistemazione logistica»,[7] l'impresa venne prontamente sostituita dalla Colombo Costruzioni, che riavviò il cantiere il maggio dello stesso anno.[8]

Il Bosco Verticale, terminato nell'autunno 2014, venne infine inaugurato e presentato ai cittadini il 10 ottobre dello stesso anno.[5] Malgrado le sporadiche opinioni critiche, il Bosco ha avuto vastissima eco, come attestato dai vari riconoscimenti ottenuti e dalla cospicua mole di indagini scientifiche, azioni di studio e documentari che lo hanno interessato.[9]

Riconoscimenti

Tre sono i riconoscimenti vinti dal Bosco Verticale. Il 19 novembre 2014 il Bosco Verticale è risultato vincitore dell'International Highrise Award, competizione internazionale a cadenza biennale per l'assegnazione del premio di grattacielo più bello del mondo: l'edificio, in quanto «esempio eccellente di rivitalizzazione di un centro urbano», è stato scelto tra ottocento grattacieli di tutti i continenti.

Nel suo discorso, Peter Cachola Schmal - direttore del Deutsch Architekturmuseum e membro della giuria - ha sottolineato:[10]

«Sono molto impressionato dallo stile di quest'opera, da ciò che rappresenta e dai risultati che può ottenere l'architettura. Bosco Verticale offre senza dubbio protezione e spazio unendo allo stesso tempo elementi quali la natura, la luce e l'aria tenendo conto dei bisogni umani in una relazione equilibrata tra elementi che non risulta mai più complessa del necessario. Un'idea coraggiosa e radicale per le città di domani»

«Sono molto felice per questo prestigioso premio [l'IHA, n.d.r.]. [Si tratta di] un riconoscimento all'innovazione nell'ambito dell'architettura. È un invito a pensare all'architettura come un'anticipazione del futuro per ognuno di noi, non solo come l'affermazione di uno stile o di un linguaggio» — Stefano Boeri[10]

Il riconoscimento come «grattacielo più bello e innovativo del mondo» è del 13 novembre 2015, quando il Council on Tall Buildings and Urban Habitat, promosso dall'Illinois Institute of Technology di Chicago, ha eletto la struttura «Migliore Architettura del Mondo 2015». Il complesso è stato scelto come vincitore del concorso in virtù della sua unicità sperimentale:[11]

«Il Bosco Verticale è un esempio unico nell'utilizzo del verde in altezza e in proporzione. La “facciata vivente” dell'edificio, che incorpora numerosi alberi e oltre 90 specie di piante, svolge il ruolo di interfaccia attiva per l'ambiente circostante. Ciò che rende l'idea eccezionale è l'azione delle piante, che agiscono come estensione della copertura esterna dell'edificio. La giuria ha definito innovativa l'esplorazione della vitalità del verde su tali altezze»

Il medesimo ente, infine, nella pubblicazione della lista dei cinquanta grattacieli più iconici del mondo costruiti negli ultimi cinquant'anni, ha incluso nel 2019 anche l'opera di Boeri, ritenuta degna di valore in quanto cristallizzazione dell'«idea che la natura vivente possa diventare una componente essenziale della progettazione e le foreste un indispensabile principio della pianificazione urbana», per usare le parole del progettista.[12]

La vasta e favorevole ricezione che il Bosco Verticale ha avuto in Europa e nel mondo è testimoniata dalla scelta della XXI Conferenza delle Parti dell'UNFCCC di portarlo come esempio di «sviluppo urbano virtuoso ed esportabile», facendo sì che tale esperimento venisse replicato anche nella municipalità cinese di Shijiazhuang, nella provincia dell'Hebei, con la costruzione di una città verde e sostenibile in osmosi con l'ambiente.[13]

^ Boeri, p. 78. ^ Boeri, p. 87. ^ Boeri, p. 7. ^ Boeri, p. 9. ^ a b Boeri, p. 64. ^ Armando Stella, Una piazza e un parco per Gae Aulenti e Anna Politkovskaja, Milano Corriere, 8 dicembre 2012. URL consultato il 5 aprile 2016. ^ Armando Stella, Bosco verticale, c’è l’accordo: riapre il cantiere delle torri, Milano Corriere, 3 luglio 2013. URL consultato il 5 aprile 2016. ^ Michela Finizio, Cantieri in difficoltà, la crisi delle costruzioni rallenta il Bosco Verticale a Milano, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 5 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2013). ^ Boeri, p. 68. ^ a b Bosco Verticale a Milano vince l'International Highrise Award 2014 (PDF), su international-highrise-award.com, Francoforte sul Meno, International Highrise Awards, 19 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2015). ^ Bosco Verticale miglior grattacielo del mondo, ANSA. URL consultato il 5 aprile 2016. ^ un nuovo premio per il bosco verticale, su stefanoboeriarchitetti.net, Stefano Boeri Architetti, 9 ottobre 2019. URL consultato l'11 novembre 2019. ^ E in Cina il Bosco diventa Foresta, in Treccani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 17 dicembre 2015. URL consultato il 5 aprile 2016.


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