Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria a Firenze ed è la sede del Comune. Rappresenta la migliore sintesi dell'architettura civile trecentesca cittadina ed è uno dei palazzi civici più conosciuti nel mondo.

Chiamato in origine palazzo dei Priori, venne successivamente identificato nel XV secolo come palazzo della Signoria, dal nome dell'organismo principale della Repubblica di Firenze; nel 1540 divenne "palazzo Ducale", quando il duca Cosimo I de' Medici ne fece la sua residenza; infine il nome Vecchio quando, nel 1565, il granduca Cosimo I elesse a reggia il palazzo Pitti (benché la corte vi sarà trasferita, ufficialmente, nel 1588 dal Granduca Ferdinando).

Dal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d'Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffi...Leggi tutto

Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria a Firenze ed è la sede del Comune. Rappresenta la migliore sintesi dell'architettura civile trecentesca cittadina ed è uno dei palazzi civici più conosciuti nel mondo.

Chiamato in origine palazzo dei Priori, venne successivamente identificato nel XV secolo come palazzo della Signoria, dal nome dell'organismo principale della Repubblica di Firenze; nel 1540 divenne "palazzo Ducale", quando il duca Cosimo I de' Medici ne fece la sua residenza; infine il nome Vecchio quando, nel 1565, il granduca Cosimo I elesse a reggia il palazzo Pitti (benché la corte vi sarà trasferita, ufficialmente, nel 1588 dal Granduca Ferdinando).

Dal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d'Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffici comunali. Vi si trova inoltre un museo, che permette di visitare le magnifiche sale dove lavorarono, fra gli altri, Agnolo Bronzino, Ghirlandaio, Giorgio Vasari, e dove sono esposte opere di Michelangelo Buonarroti, Donatello, Verrocchio.

L'edificio si è gradualmente ingrandito verso est, arrivando ad occupare un isolato intero e allungando l'iniziale parallelepipedo trecentesco fino a quadruplicarne le dimensioni, con una pianta che ricorda un trapezio del quale la facciata è solo il lato più corto. Sulla facciata principale a bugnato, la Torre di Arnolfo è uno degli emblemi della città.

Preesistenze

Nell'antica città romana di Florentia si trovava in questo punto l'antico teatro romano, che aveva la platea semicircolare verso piazza della Signoria e la più o meno lungo l'attuale via dei Leoni.

Negli scavi ancora in corso (iniziati nei primi anni del 2000) sono state scavate una serie di stanze nei sotterranei, senza intaccare la muratura portante, che hanno dato alla luce vari resti di epoche diverse. Tra i più interessanti ci sono tre stanze, accessibili al pubblico dal dicembre 2008, dove sono state ritrovate tracce dei pavimenti del palco del teatro, con un pezzo di colonna che dovette rompersi quando venne abbattuta la scena. Sono stati scavati poi resti di pozzi più tardi, monete, anfore e gioielli e uno scheletro di fanciullo, che dovrebbe risalire al I secolo (studi sono in corso)[1].

Nell'alto medioevo l'area era densamente edificata, con case e case-torri del tutto simili a quelle ancora visibili nel quadrilatero oltre la vicina via della Condotta.

Il nuovo palazzo dei Priori  Palazzo Vecchio di notte

Nella seconda metà del XIII secolo la città di Firenze decise di costruire un palazzo in modo da assicurare ai magistrati un'efficace protezione in quei tempi turbolenti, ed al contempo celebrarne l'importanza. Il palazzo è attribuito a Arnolfo di Cambio, architetto della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e della Basilica di Santa Croce, che iniziò a costruirlo nel 1299, secondo alcuni ispirandosi al già esistente Palazzo dei Priori di Volterra. Il palazzo al tempo, chiamato appunto Palazzo dei Priori, fu costruito sulle rovine del Palazzo dei Fanti e del Palazzo dell'Esecutore di Giustizia, già posseduto dalla famiglia ghibellina degli Uberti, cacciata nel 1266. Incorporò l'antica torre della Vacca utilizzandola come parte bassa della torre nella facciata. Questa è la ragione per cui la torre rettangolare (94 m) non è nel centro dell'edificio. Dopo la morte di Arnolfo nel 1302, il palazzo fu portato a termine da altri due maestri, nel 1314. Inoltre nei sotterranei venivano usate come prigioni le antiche cavità, dette burelle, sotto le arcate del teatro romano di Florentia.

Dal 26 marzo 1302 (a inizio dell'anno secondo il calendario fiorentino) il palazzo fu la sede della Signoria, ovvero del consiglio cittadino con a capo i Priori, e del Gonfaloniere di Giustizia, una via di mezzo tra un sindaco e un capo di governo con una carica che però durava per un periodo molto breve. La prima fase costruttiva si concluse nel 1315.

Il palazzo attuale è frutto di altre costruzioni e ampliamenti successivi, portati a termine fra il XIII ed il XVI secolo. Il Duca di Atene, Gualtieri VI di Brienne iniziò le prime modifiche nel periodo (1342-1343), ingrandendolo verso via della Ninna e dandogli l'aspetto di una fortezza. Altre modifiche importanti avvennero nel periodo 1440-60 sotto Cosimo de' Medici, con l'introduzione di decorazioni in stile rinascimentale nella Sala dei Dugento ed il primo cortile di Michelozzo. Il Salone dei Cinquecento fu costruito invece dal 1494 durante la repubblica di Savonarola.

La residenza del Duca

Fra il 1540 e il 1589 fu la casa di Cosimo I de' Medici, il quale incaricò prima Battista del Tasso e poi il Vasari di allargare ulteriormente il palazzo per assecondare le necessità della corte ducale. Il cantiere fu il luogo di fondamentali esperienze per molti artisti, fra cui Livio Agresti e Pier Paolo Menzocchi.

Il palazzo raddoppiò così il proprio volume per effetto delle aggiunte sulla parte posteriore. L'ultimo ampliamento risale alla fine del XVI secolo, quando Bernardo Buontalenti sistemò la parte posteriore come si presenta oggi.

Il nome venne cambiato ufficialmente quando nel 1589 Francesco si spostò a Palazzo Pitti e chiamò la precedente residenza Palazzo Vecchio, mentre la piazza della Signoria mantenne il proprio nome. Vasari aveva costruito già nel 1565 un percorso, il Corridoio vasariano, che collega ancor oggi Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti attraversando l'Arno sul Ponte Vecchio. Cosimo I inoltre spostò l'amministrazione governativa e le magistrature negli adiacenti Uffizi.

Storia contemporanea  Lo stemma del comune di Firenze

Il palazzo guadagnò nuova importanza quando fu sede della Camera dei deputati del Regno d'Italia nel periodo 1865-71, quando Firenze divenne capitale del Regno d'Italia.

Il municipio della città tedesca di Fürth, costruito tra il 1840 e il 1844 su progetto di Friedrich Bürklein, vuole imitare il Palazzo Vecchio di Firenze. L'architetto Gino Coppedè, nato a Firenze nel 1866, si ispirò anche al Palazzo Vecchio per la costruzione del Castello Mackenzie a Genova.

Tra il 1950 e il 1960 vennero effettuati lavori di restauro in alcuni quartieri del palazzo, compresi il salone del Cinquecento e lo studiolo di Francesco I, a opera di Giulio Cirri.

La gran parte di Palazzo Vecchio è adibita a museo, ma è rimasto il simbolo del governo locale, ospitando la sede del Comune di Firenze, del Sindaco e del consiglio comunale.

^ Articolo del Corriere Fiorentino, A Palazzo Vecchio si nasconde un bimbo, 3 dicembre 2008, pag. 13.
Fotografie di:
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