Schloss Schönbrunn

( Palazzo di Schönbrunn )

Il Castello di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn in tedesco), famosa reggia imperiale di Vienna, è stata la sede della casa imperiale d'Asburgo dal 1730 al 1918. Una volta si trovava in campagna, ma ormai è stato inglobato dalla città. È ubicato a Hietzing, nella periferia ovest di Vienna. Spesso è impropriamente indicato come palazzo nonostante si tratti, in quanto grande residenza di campagna, di un castello.

Il nome di Schönbrunn gli venne dato dall'imperatore Mattia che, durante una battuta di caccia in quest'area, vi scoprì una fonte di acqua limpidissima che chiamò schön(er) Brunn, ossia "bella fonte", da cui il nome, ed è attorno a questa fonte, secondo la tradizione, che si sarebbe costituito poi il castello intero.

Dal 1638 al 1643 sul luogo venne costruito un palazzo come residenza estiva per la seconda moglie dell'imperatore Ferdinando II, Eleonora Gonzaga. Tuttavia, questa struttura venne gravemente danneggiata durante il grande assedio di...Leggi tutto

Il Castello di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn in tedesco), famosa reggia imperiale di Vienna, è stata la sede della casa imperiale d'Asburgo dal 1730 al 1918. Una volta si trovava in campagna, ma ormai è stato inglobato dalla città. È ubicato a Hietzing, nella periferia ovest di Vienna. Spesso è impropriamente indicato come palazzo nonostante si tratti, in quanto grande residenza di campagna, di un castello.

Il nome di Schönbrunn gli venne dato dall'imperatore Mattia che, durante una battuta di caccia in quest'area, vi scoprì una fonte di acqua limpidissima che chiamò schön(er) Brunn, ossia "bella fonte", da cui il nome, ed è attorno a questa fonte, secondo la tradizione, che si sarebbe costituito poi il castello intero.

Dal 1638 al 1643 sul luogo venne costruito un palazzo come residenza estiva per la seconda moglie dell'imperatore Ferdinando II, Eleonora Gonzaga. Tuttavia, questa struttura venne gravemente danneggiata durante il grande assedio di Vienna da parte dei turchi nel 1683 e pertanto nel 1687 l'imperatore Leopoldo I commissionò la costruzione di un nuovo e più imponente castello al noto architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach, con l'intento di farne una sua reggia fuori città. Esso servì da modello dall'architetto veneziano Matteo Alberti per la progettazione del palazzo di caccia di Bensberg, eretto nel 1711 per il principe elettore del Palatinato, Giovanni Guglielmo.

I lavori ebbero una svolta epocale durante il regno di Maria Teresa d'Austria quando, a partire dal 1743, il palazzo e il parco retrostante vennero ristrutturati ed ampliati nella loro forma attuale da Nikolaus von Pacassi e da Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg. Il nuovo palazzo di forme barocche, divenne la residenza estiva dei re e degli imperatori del Sacro Romano Impero dalla metà del XVIII secolo fino alla fine del Sacro Romano Impero nel 1806, divenendo poi la residenza principale dell'intera famiglia imperiale austriaca dal 1806 sino alla fine della prima guerra mondiale. In questo periodo, il palazzo fu occupato quasi ininterrottamente da una corte di diverse centinaia di persone e divenne il centro culturale e politico dell'impero asburgico.

Dal 1992 il castello è amministrato dall'azienda Schloss Schönbrunn Kultur- und BetriebsgesmbH. Dal 1996 il palazzo e il giardino sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Oltre alla bellezza dei luoghi, il complesso del palazzo è noto per ospitare il Tiergarten Schönbrunn, uno degli zoo più antichi al mondo.

 Castello di SchönbrunnPrima della costruzione del castello  La residenza di caccia che sorgeva prima della costruzione dell'attuale castello in un'incisione del 1672.

L'area corrispondente all'attuale palazzo viene per la prima volta menzionata nel 1311 col nome di Khattermühle, e qui sorgevano molti mulini. Dal 1312 l'area passò a un monastero e successivamente venne acquisita nel 1548 dal sindaco di Vienna, Hermann Bayr, che decise di erigervi una propria residenza di campagna col nome di Katterburg, o Gatterburg, presso un mulino.

L'8 ottobre 1569 l'imperatore Massimiliano II acquisì l'intera proprietà di modo da utilizzarla come propria riserva di caccia. Egli colse anche l'occasione per installare in una parte separata della grande proprietà un primitivo zoo, popolato da uccelli esotici e dai primi pavoni che approdarono a Vienna. Il mulino venne abbattuto negli anni successivi e al suo posto venne costruito un piccolo casotto da caccia con annesse dipendenze.

Morto Massimiliano II (1576), il suo successore Rodolfo II si preoccupò solo di mantenere la proprietà, che divenne riserva di caccia per il suo erede, l'imperatore Mattia. Proprio a quest'ultimo si rifà la tradizione che vuole che nel 1612 fosse stata scoperta, durante una battuta di caccia, una sorgente ("bella fonte"; in tedesco schöner Brunnen) che dette poi il nome a tutto il comprensorio[1].

Ferdinando II e sua moglie Eleonora Gonzaga continuarono a utilizzare il complesso come riserva di caccia fino alla morte dello stesso Ferdinando II[1], quando la sua consorte scelse di risiedere qui negli anni della sua vedovanza, tra il 1638 e il 1643, dotando l'area anche di un castelletto[1], di un meleto e di un'orangerie. È in questo periodo che per la prima volta si ha traccia ufficiale del nome Schönbrunn[1].

La struttura venne danneggiata nel 1683 nel corso dell'attacco dei Turchi Ottomani a Vienna, a tal punto che risultò inagibile. Fu Eleonora Gonzaga-Nevers, vedova di Ferdinando III che chiese di restaurare l'area, ma morì nel 1687, poco dopo l'inizio dei lavori.

Il castello  Il progetto definitivo del castello approvato nel 1696.

Fu proprio a partire dal 1687 che il successore al trono Leopoldo I predispose l'edificazione di una nuova residenza per il figlio Giuseppe I. Nel 1688 l'architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach presenta il "progetto Schönbrunn I", che nelle intenzioni del progettista avrebbe dovuto oscurare la Reggia di Versailles (costruita da Luigi XIV) in Francia. Tale progetto ottenne lo scopo di presentare al sovrano il proprio talento e contemporaneamente di rinverdire l'attenzione dell'imperatore per l'opera. Nel 1689 Fischer ottenne la nomina di precettore d'architettura dell'erede al trono[2].

La fase attuativa, i cui lavori incominciarono nel 1696, si concretizzò tuttavia in un progetto meno ambizioso[1] che si basava in gran parte sulle strutture già esistenti. I lavori si bloccarono più volte a causa della scarsità di fondi, impiegati nella guerra di successione spagnola (1701-1715), e nel 1705 ancora il castello non aveva preso una forma definitiva. Con la morte di Leopoldo, Schönbrunn diventò la residenza vedovile di sua moglie: Guglielmina Amalia[2]. Vennero chiamati molti intagliatori per costituire le basi del castello che venne fondato con la tipica "pietra dell'Imperatore", una dura pietra gialla, assai adatta a questo particolare scopo.

Con la morte dell'imperatore Giuseppe I nel 1711, il castello di Schönbrunn passò alla vedova Guglielmina Amalia nel 1712 la quale visse al palazzo sino al 1722 ed infine si risolse a venderlo con l'intera tenuta di caccia alla corte imperiale nel 1728 per la somma di 450.000 fiorini.

Residenza estiva della famiglia imperiale: l'epoca d'oro di Maria Teresa  Il palazzo di Schönbrunn in un dipinto del 1758 di Canaletto.

Fu l'imperatore Carlo VI a riprendere vivo interesse per il castello di Schönbrunn, intendendolo destinare a residenza estiva della famiglia imperiale, uso al quale rimase destinato sino al crollo della monarchia asburgica nel 1918. Egli però morì prima di riuscire a dare inizio ai nuovi lavori di ampliamento della struttura, che tra il 1743 e il 1749 vennero portati avanti da sua figlia Maria Teresa d'Austria, che si avvalse della perizia dell'architetto Nicolò Pacassi per cambiare radicalmente l'assetto del piccolo palazzotto di caccia. Alcuni progetti alternativi oggi perduti vennero realizzati anche da Johann Michael Rottmayr.

All'epoca di Maria Teresa risale anche la maggior parte degli interni, che andarono proprio a fornire le basi per la crescita e lo sviluppo del rococò austriaco di cui oggi rappresentano a ogni modo uno degli esempi più rilevanti. Al fianco della residenza venne inoltre aperto dal 1747 il teatro di corte che ospitò tra l'altro rappresentazioni di Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart con conduttori gli stessi compositori. Attorno al 1765 Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg, rappresentante del primo neoclassicismo, apportò gli ultimi cambiamenti alla struttura voluti da Maria Teresa dopo la morte del marito Francesco Stefano di Lorena. A partire dal 1772 Hetzendorf von Hohenberg lavorò alla costruzione della Gloriette in fondo al giardino, una loggia arcata costruita sulla collina al centro della veduta centrale del parco del castello. Nel 1780 si conclusero i lavori, poco prima della morte di Maria Teresa, da questo momento il castello non sarà più abitato fino ai primi dell'Ottocento[2].

Tra XIX e XX secolo  Il castello tra il 1890 e il 1900.

Tra il 1805 e il 1809, Napoleone Bonaparte prese residenza al castello di Schönbrunn. A partire dal 1817 e per successivi due anni, si hanno alcuni interventi architettonici che dettero l'attuale aspetto al castello. Nel 1830 vi nacque l'imperatore Francesco Giuseppe ed egli qui morì nel 1916, mentre nel 1918 l'imperatore Carlo I firmò la sospensione dei lavori del governo imperiale, rimettendosi alla volontà del popolo austriaco; ciò dette inizio al processo che pose fine alla secolare monarchia austriaca tra il 1918 e il 1919.

Al termine della proprietà imperiale della struttura, parte di essa divenne una scuola per quasi 350 bambini, molti dei quali erano orfani di guerra o le loro famiglie non erano in grado di sostenere le spese di pagamento di un precettore. Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1945, la Gloriette e il palazzo vennero danneggiati dalle bombe degli alleati. Il castello divenne quindi quartier generale locale delle truppe russe e poi inglesi, il che consentì nello stesso tempo un rapido restauro dei danni causati dal conflitto. Nel 1948 parte del castello divenne già accessibile e aperta al pubblico.

Il castello oggi

Attualmente il castello di Schönbrunn conta 1.441 stanze di diversa grandezza; molte di queste sono destinate a usi governativi, ma 190 sono aperte oggi al pubblico in forma di museo, con una stima annuale di 1,5 milioni di turisti approssimativi. Il parco e le strutture annesse al castello contano invece circa 5,2 milioni di turisti all'anno.

^ a b c d e Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore NomeNota ^ a b c Sito istituzionale/La storia della costruzione I - XVII secolo. Archiviato il 13 febbraio 2010 in Internet Archive.
Fotografie di:
Simon Matzinger - CC BY-SA 3.0
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1923
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