The Starry Night

( Notte stellata )

La Notte stellata (De sterrennacht) è un dipinto del pittore olandese Vincent van Gogh, realizzato nel 1889 e conservato al Museum of Modern Art di New York. Vera e propria icona della pittura occidentale, il dipinto raffigura un paesaggio notturno di Saint-Rémy-de-Provence, poco prima del sorgere del sole.

 Vincent van Gogh, Notte stellata (Saint-Rémy, giugno 1889); penna e inchiostro, 47×62.5 cm, museo Shchusev, Mosca.

Dopo l'episodio di auto mutilazione dell'orecchio, Van Gogh attraversò vari episodi e alla fine accettò di farsi ricoverare nella clinica per alienati mentali di Saint-Rémy-de-Provence. Durante l'internamento, preso da un vero e proprio furore creativo, van Gogh eseguì una notevole mole di dipinti, nei quali si emancipò dalle imposizioni impressioniste e approdò a uno stile simbolico che, partendo dalla sua alienazione, rielaborava la realtà in quadri che concedevano ampio spazio alla sua immaginazione.

Per quanto concerne la data esatta dell'esecuzione della Notte stellata la maggior parte degli esperti sono concordi nel sostenere che sia stata dipinta poco prima dell'alba del 19 giugno 1889, durante l'anno di permanenza nella clinica psichiatrica di Saint-Rémy-de-Provence: questa datazione sarebbe avallata da una lettera di pugno dello stesso Vincent, desideroso di comunicare al fratello di aver realizzato «un paesaggio con gli ulivi e anche uno studio di un cielo stellato». Anche su tale cronologia, tuttavia, non mancano le controversie. L'artista, infatti, fa esplicito riferimento all'opera in una lettera risalente al 30 maggio (lettera n. 593) e l'esistenza di due lettere successive (lettere n. 594 e n. 595 rispettivamente del 9 giugno e del 19 giugno 1889) ci porta a quasi un mese prima del 19 giugno 1889:

«[…] Questa mattina dalla mia finestra ho guardato a lungo la campagna prima del sorgere del Sole, e non c'era che la stella del mattino, che sembrava molto grande. Daubigny e Rousseau hanno già dipinto questo, esprimendo tutta l'intimità, tutta la pace e la maestà e in più aggiungendovi un sentimento così profondo, così personale. Non mi dispiacciono queste emozioni. […] Credo che faresti bene a lavare quelle tele che sono ben asciutte con acqua e un po' di alcool etilico per togliere il grasso e l'essenza della pasta. Così anche per il Caffè di notte, il Vigneto verde, e soprattutto per il paesaggio che era nella cornice in noce, Anche per la Notte (ma lì ci sono ritocchi recenti, che con l'alcool etilico potrebbero spandere). […] Per quanto riguarda la mostra degli indipendenti, mi è assolutamente indifferente, fa' come se non ci fossi. Per non rimanere assente e per non esporre qualcosa di troppo pazzo, forse potresti mandare la Notte stellata e il paesaggio verde-giallo, che era nella cornice di noce. Poiché sono due quadri di colori contrastanti, forse riusciranno a dare agli altri lo spunto per ottenere effetti notturni migliori.[...]»

Alla datazione dell'opera contribuiscono anche ragionamenti di natura astronomica e cosmografica. Venere alla fine di maggio e ai primi di giugno 1889 era effettivamente al massimo di luminosità (lo stesso van Gogh, nella precedente lettera, aveva osservato come «la stella del mattino [...] sembrava molto grande»), oltreché osservabile prima dell'alba. Per determinare la data di esecuzione dell'opera c'è anche da considerare che il 19 giugno 1889 la Luna era ai tre quarti primo quarto, come invece appare nel dipinto. Per individuare una data plausibile occorre quindi risalire al 23 maggio 1889, quando la Luna era al primo quarto e le stelle corrispondevano maggiormente a quelle dipinte. Quindi le probabili date oscillerebbero tra il 19 giugno o il 23 maggio, unici giorni in cui l'allineamento era perfetto.[1]

Dopo averlo mantenuto inizialmente con sé, van Gogh mandò la Notte stellata al fratello Théo, residente in quei tempi a Parigi, in data 28 settembre 1889, insieme ad altri nove dipinti. Vincent si uccise un anno dopo, sparandosi con una rivoltellata in un campo di grano maturo, e Théo lo avrebbe seguito nella tomba nel gennaio 1891: la Notte stellata passò sotto la custodia della vedova di Théo, Jo. Nel 1900 l'opera entrò nelle collezioni del poeta Julien Leclercq per poi divenire nel 1907 proprietà di Émile Schuffenecker, un vecchio amico di Gauguin. Jo ricomprò il dipinto da Schuffenecker per poi venderlo alla galleria Oldenzeel nel 1906. Nello stesso anno l'opera fu acquistata da una donna di Rotterdam, per poi arrivare nel 1938 alle collezioni del gallerista francese Paul Rosenberg. Nel 1941 la Notte stellata trovò la sua collocazione definitiva con l'acquisto da parte del Museum of Modern Art, a New York, dove si trova tuttora.[2]

^ Vincent van Gogh, L'astronomia nell'arte dell'età moderna, su astroarte.it, AstroArte. ^ (EN) Vincent van Gogh, The Starry Night, su moma.org, New York, Museum of Modern Art.
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