Empire State Building

L'Empire State Building è un grattacielo in stile art déco della città di New York, situato nel quartiere Midtown del distretto di Manhattan, all'angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street. Divenuto uno dei maggiori simboli della città, con i suoi 443 metri di altezza, è stato l'edificio più alto del mondo tra il 1931 e il 1967, con il completamento della torre di Ostankino a Mosca, ed il grattacielo più alto del mondo fino al 1970, quando fu completata la Torre nord del World Trade Center. Riassunse il primato cittadino dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, e tornò al secondo posto nel 2014, con l'inaugurazione del One World Trade Center. Dal 1981 risulta iscritto al National Historic Landmark Program come monumento nazionale.

Nel 2000 la American Society of Civil Engineers lo ha proposto come una delle sette meraviglie del mondo moderno e nel 2007 ha ottenuto il primo posto nella classifica degli edifici più amati redatta dall'American Institute of Architec...Leggi tutto

L'Empire State Building è un grattacielo in stile art déco della città di New York, situato nel quartiere Midtown del distretto di Manhattan, all'angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street. Divenuto uno dei maggiori simboli della città, con i suoi 443 metri di altezza, è stato l'edificio più alto del mondo tra il 1931 e il 1967, con il completamento della torre di Ostankino a Mosca, ed il grattacielo più alto del mondo fino al 1970, quando fu completata la Torre nord del World Trade Center. Riassunse il primato cittadino dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, e tornò al secondo posto nel 2014, con l'inaugurazione del One World Trade Center. Dal 1981 risulta iscritto al National Historic Landmark Program come monumento nazionale.

Nel 2000 la American Society of Civil Engineers lo ha proposto come una delle sette meraviglie del mondo moderno e nel 2007 ha ottenuto il primo posto nella classifica degli edifici più amati redatta dall'American Institute of Architects.

Ogni anno è meta turistica di quattro milioni di visitatori che affollano la terrazza panoramica dell'ottantaseiesimo piano e l'osservatorio al centoduesimo.

Il contesto storico

Per comprendere appieno la sfida che portò alla realizzazione dell'Empire State Building, bisogna sapere che la grande esplosione demografica che visse New York nei primi anni del XX secolo la portò a raggiungere i dieci milioni di abitanti e pertanto a superare l'area metropolitana di Londra, fino ad allora considerata la più estesa al mondo. Grazie anche alle favorevoli condizioni geologiche del quartiere di Manhattan, ne consegue che tra il 1908 e il 1974 New York divenne il luogo dove vennero realizzati i grattacieli più alti del mondo e ciò favorì una costante competizione che coinvolse committenti e architetti.

Gli edifici preesistenti

Alla fine del XVIII secolo, il luogo sul quale sorge l'attuale grattacielo, si trovava nel terreno della fattoria di un certo John Thompson, che includeva anche un piccolo lago soprannominato Sunfish Pond.[1]

 Un'immagine del 1893 della prima porzione originaria del Waldorf Astoria, che sorgeva sul terreno dove fu successivamente edificato l'Empire State Building

Nel 1827 l'intera proprietà fu acquistata per 20 500 dollari[2] dalla famiglia Astor, che vi fece costruire la propria residenza. Nel corso del XIX secolo i discendenti degli Astor fecero costruire accanto alla loro dimora il primo grande albergo della città, nominandolo Waldorf Astoria. Nella primavera del 1929 il prestigioso albergo, noto per essere anche il ritrovo dell'aristocrazia cittadina, facente parte dell'esclusivo gruppo noto come Four Hundred,[3] chiuse i battenti per trasferirsi nell'attuale sede al 301 di Park Avenue. Il complesso di edifici che ospitavano l'albergo venne acquistato nell'estate dello stesso anno da un gruppo di imprenditori, formato da John Jakob Raskob, un ex dirigente della General Motors, e altri illustri personaggi della finanza cittadina come Coleman du Pont, Pierre S. du Pont, Louis G. Kaufman ed Ellis P. Earle; insieme formarono la Empire State Corporation nominando come presidente Alfred E. Smith, ex governatore dello Stato di New York.[2][4]

La genesi del progetto

Il progetto per la realizzazione del nuovo edificio fu affidato allo studio Lamb & Harmon che produsse i disegni definitivi di un edificio in stile art déco in appena due settimane, traendo spunto da quelli già realizzati per la Carew Tower di Cincinnati e per il Reynolds Building di Winston-Salem;[5] la destinazione d'utilizzo del nuovo edificio fu da subito quella commerciale, con l'intento di ospitare i numerosi uffici delle crescenti attività della città. Il progetto iniziale prevedeva un'altezza inferiore di soli ottanta piani, un limite mai superato fino ad allora da nessun edificio ma l'agguerrita competizione innescata dal vicino Chrysler Building[6] portò tuttavia a variare il progetto in corso d'opera, con l'aggiunta di ulteriori piani e del pennone sommitale[7] che portò l'edificio all'intentato traguardo di centotré piani.

Un grande cantiere

Il cantiere di quello che sarebbe diventato il più alto grattacielo del mondo aprì il 24 settembre del 1929[8] con lo smantellamento di tutti gli edifici che componevano il vecchio Waldorf Astoria, mentre le grandi operazioni di scavo per le fondamenta iniziarono il 22 gennaio del 1930,[9] a pochi mesi dal crollo borsistico del 1929.

 Un operaio alla costruzione del grattacielo, sullo sfondo si nota il Chrysler Building

Il 17 marzo del 1930 si iniziò a lavorare all'assemblaggio della struttura di acciaio, che venne completata il 19 settembre, dopo appena 23 settimane e con un anticipo di dodici giorni rispetto alle previsioni.[10] I lavori di completamento proseguirono altrettanto rapidamente al ritmo di quattro piani a settimana impiegando circa 3 400 operai, in gran parte immigrati italiani e irlandesi, affiancati da una cospicua minoranza di nativi Mohawk provenienti dalla riserva canadese di Kahnawake, assunti per la loro ottima capacità di equilibrio anche a considerevoli altezze; tuttavia il cantiere dovette registrare il decesso di sei operai durante i lavori.[11][12][13]

Per la sua efficiente organizzazione e per la tecnologia all'avanguardia utilizzata, il cantiere venne visitato da molti esperti del settore e studenti universitari di molti paesi;[14] complessivamente durò soltanto ventun mesi, di cui quattordici impiegati per l'effettiva costruzione dell'edificio, allo scopo di togliere al vicino Chrysler Building il recente titolo di grattacielo più alto del mondo. Il nome venne scelto in onore dello Stato di New York, storicamente noto come Empire State ma probabilmente fu suggerito anche dalla curiosa coincidenza con il nome della cava dell'Indiana da dove proveniva la pietra utilizzata per il rivestimento esterno: Empire Mill Land[15]

L'evento inaugurale

La cerimonia di inaugurazione fu un evento solenne e si tenne, come previsto, il 1º maggio 1931 alla presenza del sindaco Jimmy Walker, del governatore dello Stato di New York Franklin D. Roosevelt, del presidente della Empire State Building Corporation Alfred Smith e del presidente degli Stati Uniti d'America Herbert Hoover, che da Washington accese personalmente l'illuminazione del grattacielo tramite un collegamento via radio con la Casa Bianca.[2][16] L'edificio passò alla storia per i suoi primati: il grattacielo più alto del mondo, quello costruito più velocemente e il primo ad avere più di cento piani,[17] divenendo presto uno dei simboli di New York e dell'America stessa. L'evento inaugurale culminò con un pranzo dall'ottantacinquesimo piano che venne ricordato come «il pranzo più alto del mondo», mentre il giorno successivo l'edificio aprì ufficialmente al pubblico.[18]

 Una veduta aerea del centro di Manhattan nel 1932Un esordio difficile

Malgrado il ragguardevole risultato raggiunto, nel periodo immediatamente successivo alla sua costruzione, in piena grande depressione, gli uffici rimasero quasi interamente vuoti, costringendo la proprietà a far accendere alcune luci al suo interno per evitare che ciò si capisse; questo inutile stratagemma valse al grattacielo l'ironico soprannome di Empty State Building.[19][20]

Nei primi anni trenta il grattacielo risentì della concorrenza del vicino Rockefeller Center e risultò affittato soltanto per un quarto della sua superficie commerciale.[21] A salvare dalla bancarotta la società di gestione di questo grande edificio fu proprio la sua considerevole altezza. L'apertura di un osservatorio posto al penultimo piano e l'accesso al pubblico della grande terrazza dell'ottantaseiesimo piano lo fecero diventare una delle maggiori attrazioni turistiche; successivamente nei locali interni adiacenti a essa venne anche realizzata una cappella dove era possibile sposarsi. Gli introiti dei primi anni derivati dal costante flusso turistico eguagliarono l'importo complessivo della rendita degli affitti.[22]

Nel 1933 l'edificio godette di una prima, vera notorietà mediatica quando fu scelto come luogo ipotetico per la scena finale del celebre film King Kong, nel quale il gigantesco animale, aggrappato al pennone dell'edificio, è intento a combattere contro gli aerei che gli danno la caccia.[23][24]

 L'Empire State Building visto dal fiume Hudson

Nel 1945 l'edificio, ancora in parte sfitto, fu oggetto di una collisione aerea da parte di un velivolo militare che si schiantò accidentalmente sul lato nord causando quattordici vittime.[2][25]

La ripresa economica

Il bilancio della società di gestione dell'edificio divenne positivo non prima della fine degli anni quaranta e nel 1951 la Empire State Building Corporation, provata dalla difficile gestione economica dei primi anni, vendette il grattacielo all'imprenditore immobiliare Roger L. Stevens per 34 milioni di dollari, che nel 1954 lo vendette nuovamente a un gruppo immobiliare di Chicago diretto da Henry J. Crown[2] per l'esorbitante cifra di 54 milioni di dollari, la più alta pagata fino ad allora per un singolo edificio.[26] Nel corso degli stessi anni cinquanta venne installato un primo impianto di illuminazione esterna a partire dal settantaduesimo piano e al pennone sommitale vennero aggiunte antenne e ripetitori per le trasmissioni televisive.[2] Da allora svariati piani dell'edificio ospitano studi televisivi e radiofonici.[2]

La perdita del primato

Dopo trentasei anni l'Empire State Building perse il primato di edificio più alto del mondo in favore della torre di Ostankino completata a Mosca nel 1967, in piena guerra fredda. Nel 1970 la Torre Nord del World Trade Center gli tolse anche il primato del grattacielo più alto del mondo e di New York.[27][28]

Ha riottenuto il primato di edificio più alto di New York con il crollo delle Twin Towers negli attentati dell'11 settembre 2001 e tornò al secondo posto nel 2014, con l'inaugurazione del One World Trade Center. Ciononostante, esso è rimasto uno dei simboli più riconoscibili della città e, con la sua cima illuminata, scandisce tuttora immancabilmente i maggiori eventi cittadini, nazionali e mondiali.[29]

Gli anni recenti

Nel 1962 il grattacielo venne sottoposto a un primo intervento conservativo delle facciate esterne, che consistette in un'approfondita operazione di lavaggio che durò circa sei mesi e al termine della quale venne installato un nuovo impianto di illuminazione che sostituì quello originale installato nel 1956.[2] Nel 1984 venne sostituito anche il secondo impianto di illuminazione con uno nuovo costituito da tubi neon.[30]

Nel 1986 l'edificio fu iscritto nel National Historic Landmark Program e pertanto da allora è considerato monumento nazionale.[31][32] Il grattacielo fu nuovamente messo in vendita nel 1991, diventando oggetto di un'agguerrita contesa tra alcuni fra i maggiori imprenditori immobiliari del mondo: il giapponese Hidekei Yokoi, l'ereditiera Leona Helmsley, l'uomo d'affari Peter Malkin e Donald Trump, che riuscì ad aggiudicarsi la maggioranza dell'immobile nel 2000.[33]

In seguito al drammatico crollo delle Torri Gemelle negli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, l'Empire State Building tornò ad essere l'edificio più alto di New York, ma ormai soltanto il quarto più alto degli Stati Uniti, dopo la Willis Tower, Trump International Hotel and Tower di Chicago e il 432 Park Avenue della stessa New York.

Il 19 marzo del 2002 il grattacielo venne nuovamente venduto alla W&H Properties dell'imprenditore immobiliare Peter Malkin.[2]

Il riconquistato primato newyorkese fu nuovamente infranto il 30 aprile 2012, giorno in cui la Freedom Tower dell'One World Trade Center, ancora in cantiere, raggiunse e superò l'altezza dell'Empire State Building. Il nuovo grattacielo venne poi completato il 30 giugno 2013.[34][35]

Nel 2010 la Empire State Reality Trust, società di amministrazione dell'edificio rappresentata da Anthony Malkin, ha sostenuto un'importante ristrutturazione da oltre 550 milioni di dollari[36] che ha riportato l'edificio allo splendore di un tempo.

^ (EN) Empire State Building: Official Internet Site, su Esbnyc.com. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014). ^ a b c d e f g h i Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore cronologia ^ (EN) Frederic Cople Jaher, Nineteenth-Century Elites in Boston and New York, vol. 6, 1972, pp. 32-77. ^ Carol Willis, pp. 86-87. ^ (EN) Reynolds Building, su emporis.com. URL consultato il 12 gennaio 2015. ^ Edward Rutherfurd, pp. 784-785. ^ Carol Willis, pp. 14-17. ^ Carol Willis, pp. 93-94. ^ Carol Willis, p. 102. ^ Carol Willis, p. 164. ^ Carol Willis, p. 204. ^ (EN) 20th Century History, su about.com. URL consultato il 9 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2017). ^ 31 gennaio 1930 Giuseppe Tedeschi e L. Dedominichi; 29 aprile 1930 Reuben Brown; 14 luglio 1930 Sigus Andreasen; 30 luglio 1930 Frank Sullivan; 9 dicembre 1930 A. Carlson. ^ Carol Willis, p. 162. ^ Patton, p. 38. ^ Carol Willis, pp. 45-46. ^ Carol Willis, p. 56. ^ Carol Willis, p. 46. ^ In inglese "empty" significa "vuoto". ^ Carol Willis, p. 48. ^ Carol Willis, p. 47. ^ Carol Willis, pp. 46-48. ^ (EN) King Kong (1933) - Release dates, su IMDb.com. URL consultato il 1º gennaio 2015. ^ (EN) King Kong, su movieplayer.it. URL consultato il 1º gennaio 2015. ^ (EN) 750th Squadron 457th Bombardment Group: Officers – 1943 to 1945. URL consultato il 1º gennaio 2015. ^ (EN) New York: A Documentary Film, su pbs.org, PBS. URL consultato il 9 luglio 2014. ^ (EN) History of the Twin Towers. URL consultato il 26 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013). ^ Tuttavia detiene un altro primato storico: a conti fatti è l'edificio del Novecento che ha detenuto più a lungo (36 anni) il primato di edificio più alto del mondo. ^ Tutte le luci dell'Empire State Building di New York, su trevelblog.it. URL consultato il 12 gennaio 2015. ^ (EN) Empire State Building Tower Lights Calendar, su esbnyc.com. URL consultato il 19 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008). ^ (EN) Carolyn Pitts, Nomina a national historic landmark (PDF), su pdfhost.focus.nps.gov, National Park Service, 26 aprile 1985. URL consultato il 21 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2009). ^ (EN) Empire State Building—Accompanying 7 photos, exterior and interior, from 1978 (PDF), su National Register of Historic Places Inventory, National Park Service, 26 aprile 1985. URL consultato il 21 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2009). ^ (EN) Real Estate Portfolio: New York, su trump.com, Trump Real Estate. URL consultato il 1º gennaio 2015. ^ (EN) One World Trade Center becomes New York's tallest building, in BBC News, 30 aprile 2012. URL consultato il 3 gennaio 2015. ^ Ora la Freedom Tower dell'One World Trade Center è l'edificio più alto di New York e il terzo più alto degli Stati Uniti d'America, mentre l'Empire State Building è il quarto. ^ (EN) Empire State Realty Trust, su empirestaterealtytrust.com. URL consultato il 7 marzo 2014.
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