Contesto di Madrid

Madrid (in italiano AFI: /maˈdrid/ in spagnolo AFI: [maˈðɾið]) è la capitale e la città più popolosa della Spagna; si tratta del secondo comune più popoloso nell'Unione europea, dopo Berlino, e la sua area metropolitana è la sesta più popolosa d'Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra, la Ruhr e Parigi: l'area comunale si estende su un totale di 604,3 km² mentre la popolazione della municipalità è di 3 223 334 abitanti, ma la popolazione dell'area metropolitana (agglomerato urbano e suburbano metropolitano) è calcolata infatti in 7,5 milioni.

Oltre che capitale del Paese, è anche sede del governo e residenza del monarca spagnolo, ed è il centro politico della S...Leggi tutto

Madrid (in italiano AFI: /maˈdrid/ in spagnolo AFI: [maˈðɾið]) è la capitale e la città più popolosa della Spagna; si tratta del secondo comune più popoloso nell'Unione europea, dopo Berlino, e la sua area metropolitana è la sesta più popolosa d'Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra, la Ruhr e Parigi: l'area comunale si estende su un totale di 604,3 km² mentre la popolazione della municipalità è di 3 223 334 abitanti, ma la popolazione dell'area metropolitana (agglomerato urbano e suburbano metropolitano) è calcolata infatti in 7,5 milioni.

Oltre che capitale del Paese, è anche sede del governo e residenza del monarca spagnolo, ed è il centro politico della Spagna; la conurbazione di Madrid è la quarta col maggiore PIL nell'Unione europea e la sua influenza nella politica, nell'educazione, nella scienza e nelle arti contribuisce al suo status di una delle principali città globali del mondo; grazie al suo rendimento economico, all'elevato standard di vita e alle dimensioni del suo mercato, Madrid è considerata il maggiore centro finanziario del Sud Europa; ospita le direzioni della grande maggioranza delle più importanti società spagnole; è la città più visitata della Spagna, la quarta più turistica del continente; ed è la decima città più vivibile al mondo, secondo la rivista Monocle, nel suo indice del 2010; inoltre, è stata classificata tra le 12 città europee più verdi nel 2010.

Nonostante possieda infrastrutture moderne, ha conservato quasi inalterato l'aspetto originario di molte strade e di molti quartieri storici. Nel suo patrimonio culturale troviamo il Palazzo reale di Madrid, il parco del Retiro, la Biblioteca nazionale di Spagna e tre importanti musei: il Museo del Prado, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Thyssen-Bornemisza.

Di più Madrid

Population, Area & Driving side
  • Popolazione 3332035
  • La zona 604
Cronologia
  • Medioevo ed Età Moderna  La fontana di Cibele

    Il periodo esatto in cui è stata fondata Madrid rimane ignoto. Il sito nel quale sorge la moderna Madrid è abitato fin dalla preistoria.[1] In epoca romana il territorio apparteneva alla diocesi di Complutum (l'attuale Alcalá de Henares) e già in questo periodo esisteva un piccolo nucleo abitativo. Quando gli Arabi invasero la Penisola iberica all'inizio dell'VIII secolo Madrid non era altro che un piccolo villaggio visigoto, scoperto e confermato dai ritrovamenti archeologici. Gli Arabi lo fortificarono e gli diedero il nome di "Mayrit" o "Maǧrit". Tuttavia le origini della città moderna risalgono al 852, quando Muhammad I ordinò la costruzione di una piccola residenza reale nel medesimo luogo in cui oggi sorge il Palazzo reale. Intorno a questo palazzo fu costruita una piccola cittadella, la al-Mudaina. La cittadella venne conquistata nel 1083 dal re Alfonso VI di León e Castiglia che, nella sua avanzata verso Toledo (conquistata due anni dopo), fece riconsacrare la moschea della città nella chiesa della Vergine di Almudena....Leggi tutto

    Medioevo ed Età Moderna  La fontana di Cibele

    Il periodo esatto in cui è stata fondata Madrid rimane ignoto. Il sito nel quale sorge la moderna Madrid è abitato fin dalla preistoria.[1] In epoca romana il territorio apparteneva alla diocesi di Complutum (l'attuale Alcalá de Henares) e già in questo periodo esisteva un piccolo nucleo abitativo. Quando gli Arabi invasero la Penisola iberica all'inizio dell'VIII secolo Madrid non era altro che un piccolo villaggio visigoto, scoperto e confermato dai ritrovamenti archeologici. Gli Arabi lo fortificarono e gli diedero il nome di "Mayrit" o "Maǧrit". Tuttavia le origini della città moderna risalgono al 852, quando Muhammad I ordinò la costruzione di una piccola residenza reale nel medesimo luogo in cui oggi sorge il Palazzo reale. Intorno a questo palazzo fu costruita una piccola cittadella, la al-Mudaina. La cittadella venne conquistata nel 1083 dal re Alfonso VI di León e Castiglia che, nella sua avanzata verso Toledo (conquistata due anni dopo), fece riconsacrare la moschea della città nella chiesa della Vergine di Almudena. Parte degli ebrei sefarditi e dei Mori continueranno a vivere in città, finché non verranno definitivamente espulsi alla fine del XV secolo. Nel 1268 una grave epidemia uccise quasi tutti i suoi abitanti (all'epoca non più di 3 000) rendendola quasi disabitata. Dopo lo scoppio di un grande incendio, Enrico III di Castiglia (1379-1406), che fece ricostruire la città, decise di stabilirsi al di fuori delle mura fortificate a El Pardo. L'ingresso trionfale di Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia a Madrid annunciò la fine del conflitto tra Castiglia e Aragona e l'inizio dell'influenza del Rinascimento in Spagna.

    Il successore di Carlo V, Filippo II decise di spostare la corte a Madrid il 12 febbraio 1561. Questo avvenimento sarebbe stato decisivo per la storia della città. Eccetto un breve periodo tra il 1601 e il 1606, quando la corte fu spostata a Valladolid, Madrid sarebbe stata la capitale fino ad oggi. Una famosa espressione recitava: «solo Madrid è la corte», e se letta al contrario: «Madrid è solo la corte». Fin da quando Madrid divenne capitale, la popolazione iniziò a crescere notevolmente. Alla burocrazia regia e alla corte si aggiunsero diseredati e gente in cerca di fortuna proveniente da tutto l'Impero spagnolo. Nel 1625 Filippo IV abbatté le vecchie mura cittadine e ne edificò di nuove che limiteranno l'espansione della città fino al loro abbattimento nel XIX secolo.

    All'inizio del XVIII secolo ascese al trono di Spagna la dinastia Borbone dopo l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo, con la successiva guerra fra i sostenitori del pretendente al trono francese e quelli di Carlo d'Asburgo. I nuovi sovrani francesi vollero equiparare Madrid alle altre grandi capitali europee. Dopo che l'Alcázar andò distrutto in un incendio nel 1734 si costruì nello stesso sito l'attuale Palazzo reale che fu ultimato nel 1755. Ebbe un ruolo particolarmente importante nello sviluppo della città Carlo III, ricordato come il "Rey Alcalde" (Re Sindaco). La realizzazione del paseo del Prado è probabilmente l'opera più importante del periodo e quella che trova ancor oggi maggior testimonianza nella città. Vanno ricordati anche il paseo de Recoletos, le fontane di Nettuno, Cibele e di Apollo, il Real Jardín Botánico, il Real Observatorio Astronómico o il Palazzo Villanueva, inizialmente destinato ad ospitare il Real Gabinete de Historia Natural, ma che poi divenne sede del noto Museo del Prado.

    L'Ensanche e l'Era Industriale  Palacio de Amboage, sede dell'Ambasciata italiana nel quartiere Salamanca

    A Madrid ebbe luogo il sollevamento popolare contro le truppe d'occupazione francesi del 2 maggio 1808 che segnò l'inizio della guerra d'indipendenza. Giuseppe Bonaparte, nominato dal fratello Imperatore re di Spagna, realizzò diverse opere nella città, con frequenti distruzioni di edifici, fra cui diversi conventi, per far posto a piazze o per consentire l'ampliamento o l'apertura di nuove strade. Durante il XIX secolo, la popolazione continuò a crescere. Nel 1860 si abbatté la cinta muraria eretta da Filippo IV e la città poté finalmente espandersi in principio ordinatamente, grazie al piano Castro e alla realizzazione di grandi opere di risanamento (ensanches) che frutteranno grandi affari facendo la fortuna del marchese José de Salamanca y Mayol, da cui prese nome il nuovo quartiere sorto ad est di quello che sarebbe diventato l'asse viario centrale della capitale, il Paseo de la Castellana, prolungamento del Paseo del Prado. Fu realizzato un moderno sistema di raccoglimento delle acque e la città fu raggiunta dalla ferrovia che avrebbe fatto di Madrid il fulcro della rete nazionale. Nel primo trentennio del XX secolo la popolazione sfiorò il milione di abitanti. Nuovi quartieri come Ventas, Tetuán o el Carmen si popolarono del crescente proletariato urbano mentre nei quartieri sorti dall'"ensanche" ottocentesco si installava la ricca borghesia cittadina. Fra gli anni 1910 e 1930 si inaugurò in tre tratti la Gran Via al fine di decongestionare il centro storico. Nel 1919 re Alfonso XIII inaugurò la metropolitana. A nord-ovest del Palazzo reale, su alcuni terreni ceduti dal sovrano, si formò la Ciudad Universitaria.

    Seconda Repubblica e Guerra Civile
      Lo stesso argomento in dettaglio: Seconda Repubblica Spagnola e Guerra civile spagnola.

    La vittoria repubblicana a Madrid e nella maggior parte dei capoluoghi di provincia provocò la caduta della monarchia e la proclamazione della repubblica due giorni dopo. Madrid fu direttamente coinvolta nella Guerra Civile fra il novembre 1936 e il gennaio 1937: la città subì allora un terribile attacco concentrico da parte dei nazionalisti, sventato dai repubblicani e dalle brigate internazionali. Franco fece un altro tentativo per prendere Madrid nel gennaio-febbraio del 1937, ma fallì di nuovo. In maggio il governo si mosse per riconquistare Segovia, costringendo Franco a togliere truppe dal fronte di Madrid per fermarne l'avanzata. Ai primi di luglio il governo lanciò una forte controffensiva nell'area di Madrid, che i nazionalisti respinsero con difficoltà. Nel marzo 1937 ci fu un altro tentativo di isolare Madrid. Dopo una rapida avanzata dei nazionalisti e delle truppe italiane, i repubblicani contrattaccarono, aiutati dai carri armati e dagli aerei di fabbricazione sovietica e col valoroso (sebbene numericamente poco rilevante) apporto dei garibaldini italiani delle brigate internazionali; nonostante le maggiori perdite repubblicane e il termine della battaglia per esaurimento delle energie di entrambi i contendenti, gli italiani subirono una dura battuta d'arresto, brillantemente sfruttata dalla propaganda fino ad ingigantirne gli effetti sul morale. Il 28 marzo 1939, infine, Madrid cadde nelle mani dei nazionalisti.

    Dittatura di Franco
      Lo stesso argomento in dettaglio: Franchismo.
     L'Arco de la Victoria, a Moncloa

    A guerra finita, la città riprese il suo sviluppo ricostruendo quanto andato distrutto durante la guerra. Migliaia di spagnoli emigrarono da ogni parte del paese verso la città. A partire dal 1948 Madrid annesse gradualmente i municipi limitrofi passando dai 66 km² originari ai 607 km² attuali, guadagnando così 300 000 nuovi abitanti. A causa della tumultuosa crescita demografica, in pochi anni sorsero sterminati quartieri dormitorio spesso carenti di infrastrutture e servizi. Il centro fu anch'esso interessato dalla speculazione, favorendo l'abbattimento di edifici storici per far posto ad altri costruiti seguendo stilemi moderni. In alcuni casi le nuove costruzioni ebbero un marcato carattere politico, portando avanti il concetto franchista di "Madrid Imperial", come nella zona di Moncloa, dove si realizzarono l'Arco de la Victoria ed il Ministerio del Aire, in uno stile neoherreriano, o la Casa Sindical, più tardi, con uno stile già distanziato dal tradizionalismo. Il piano regolatore, approvato nel 1963, iniziò a decentralizzare la popolazione di Madrid verso i municipi limitrofi. Nel 1973 si inaugurarono i primi tratti della M-30, il primo anello di circonvallazione della città.

    Democrazia  Il Palazzo di Cibele, chiamato fino a qualche anno fa "Palazzo delle Comunicazioni" poiché originariamente destinato a sede delle poste e telecomunicazioni, è oggi sito municipale dell'intera città, centro culturale, nonché sede di rassegne d'arte. Con la sua monumentalità che spicca sulla piazza di cui recentemente ha assunto anch'esso il nome, è diventato icona e simbolo della città, contraddistinguendosi come l'immagine di Madrid nel mondo, per simboleggiare regalità, tradizione e modernità al tempo stesso.[2][3][4][5]

    Dopo la morte di Franco, Madrid fu uno dei punti focali della transizione. Nel 1979 si tennero le prime elezioni municipali democratiche vinte dal socialista Enrique Tierno Galván. Durante gli anni ottanta la città si rinnovò sotto tutti gli aspetti. L'austera capitale franchista lasciò il posto ad una città in pieno fermento culturale. La Movida madrileña ne fu un esempio. Ci fu anche un deciso miglioramento nella qualità di vita degli abitanti. Oggi la città continua ad affrontare nuove sfide ed è proiettata verso il futuro.

    Terrorismo

    Gli attentati dell'11 marzo 2004, localmente conosciuti come 11-M o M-11, furono una serie di attacchi terroristici di matrice islamica coordinati al sistema di treni locali a Madrid (Spagna), che uccisero 191 persone (177 delle quali morte immediatamente negli attentati) e provocarono 2 057 feriti.

    ^ JMcatellanos.com Archiviato il 20 novembre 2017 in Internet Archive. Pre-historic times in Madrid (Spanish Only) ^ http://www.spain.info/en/lugares_de_interes/madrid/plaza_de_cibeles.html Archiviato il 3 aprile 2013 in Internet Archive. Discover Madrid: Plaza de Cibeles Square. ^ Discover Madrid: Plaza de Cibeles Square. |spain.info in English, su spain.info. URL consultato il 16 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2013). ^ Madrid's Palacio de Cibeles Renovated Into Jaw-Dropping CentroCentro Cultural Center | Inhabitat - Sustainable Design Innovation, Eco Architecture, Green Building, su inhabitat.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato il 3 maggio 2019). ^ Cibeles Fountain - Tourism in Madrid Archiviato il 18 dicembre 2012 in Archive.is.
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