Guernica (cuadro)

( Guernica (Picasso) )

Guernica è un dipinto di Pablo Picasso. L'ispirazione per l'opera, improvvisa e all'ultimo minuto, arrivò solo dopo il bombardamento di Guernica (26 aprile 1937). Picasso compose il grande quadro in soli due mesi e lo fece esporre nel padiglione spagnolo dell'esposizione universale di Parigi (maggio-novembre 1937). Guernica fece poi il giro del mondo, diventando molto acclamata, ma soprattutto servì a far conoscere la storia del conflitto fratricida che si stava consumando nel Paese iberico.

Guernica viene generalmente considerato uno dei maggiori capolavori di Picasso.

Quando il Governo Repubblicano spagnolo commissionò all'artista un dipinto che rappresentasse la Spagna durante l'esposizione mondiale di Parigi del 1937[1], Pablo Picasso era già un artista molto famoso nel mondo, e direttore del Museo del Prado di Madrid con uno stipendio di 15.000 pesetas all'anno. È noto che, dopo un pagamento iniziale di 50 000 franchi, Picasso ricevette dalla Repubblica Spagnola un secondo pagamento di 150 000 franchi come rimborso spese,[2] una cifra complessiva pari ad un valore di circa € 140.000 del 2021.[3] Una nota firmata da Max Aub, in data 28 maggio 1937, e indirizzata all'ambasciatore Luis Araquistáin, conferma questo pagamento. Secondo tale nota, il pittore rifiutò di accettare qualsiasi importo, e il pagamento fatto era destinato a coprire i costi sostenuti da Picasso[4]. Secondo altre fonti l'importo pagato fu invece ben più sostanzioso, pari a 300.000 pesetas, il cui valore equivalente nel 2021 è calcolabile tra oltre un milione[5] e quasi cinque milioni di euro.[6] È stata quindi anche messa in discussione la natura esclusivamente simbolica della somma indicata che, secondo De la Puente, ammonta al «15% del costo totale del padiglione spagnolo, circa nove volte più del prezzo massimo che fino a quel momento Picasso era riuscito a essere pagato per il meglio della sua arte.[7]» Ad ogni modo, fu il ricevimento di tale pagamento che decenni dopo sarebbe stato utile a consentire al governo spagnolo di rivendicare la proprietà del dipinto. Dopo l'esposizione, quando il governo repubblicano era ormai caduto, Picasso non permise che il suo dipinto più famoso venisse esposto in Spagna, dichiarando esplicitamente che avrebbe potuto tornarvi solo dopo la fine del franchismo.

Dopo l'incarico Pablo Picasso non toccò la tela per tre mesi e mezzo. Solo dopo una visita al padiglione spagnolo, il 19 aprile, una settimana prima del bombardamento, il direttore delle Belle Arti della Spagna Repubblicana, Josep Renau, lo convinse ad accettare. I 27 m² di tela in iuta grezza, da riempire, vennero portati nel suo nuovo studio al primo piano in Rue des Grands Augustins a Parigi, frequentato da Dora Maar, una delle sue tanti amanti, e dai fratelli Laballette che lavorando nel padiglione spagnolo lo usavano come deposito attrezzi. La genesi, l'evoluzione e l'ispirazione del capolavoro sono ancora oggi oggetto di dibattiti; comunque l'opera, dedicata alla commemorazione delle vittime del bombardamento aereo dell'omonima città basca durante la guerra civile spagnola avvenuto il 26 aprile 1937, venne terminata entro la fine di giugno, appena in tempo per l'Esposizione Internazionale.

Secondo una tesi minoritaria[8], il quadro in realtà non rappresenterebbe la tragedia di Guernica ma la morte di un torero, il celebre José Gómez Ortega, opera commissionata a Picasso nel 1935 dalla città di Malaga; l'opera, dal titolo Lamento en muerte del torero Joselito, sarebbe quindi stata "riciclata" e modificata dall'artista a causa della ristrettezza dei tempi imposta dal committente[9]. Infatti secondo una testimonianza oculare di George Steer (corrispondente di guerra inglese), Picasso iniziò a lavorare sull'opera nel gennaio 1937, mesi prima del bombardamento di Guernica (avvenuto il successivo 26 aprile), lasciando poi perdere il progetto iniziale per creare tanti disegni per decidere le dimensioni del quadro.[10]

L'opera venne esposta per la prima volta il 12 luglio 1937, all'apertura del padiglione espositivo spagnolo, ma nonostante la grande attesa tra gli intellettuali, diversi dei quali erano stati invitati da Picasso nel suo studio per assistere alle fasi della lavorazione[11] ebbe un successo molto limitato durante il periodo dell'esposizione, sia per la concorrenza di numerosissime altre opere, alcune di contenuti simili, esposte in un affollatissimo padiglione, dinamico e chiassoso, in cui quadri e sculture si mescolavano a teatro, cinema, collage fotografici, artigianato, poesia, propaganda, musica e danza, sia per la posizione infelice in cui era stato esposto, lontano dall'entrata, parzialmente coperto da una fontana di Alexander Calder e, come sottolineato da Le Corbusier, sulla parete opposta al palco sui quali si susseguivano gli spettacoli, attirando l'attenzione del pubblico che aveva quindi per la maggior parte del tempo l'opera alle proprie spalle[11]. Critiche anche severe furono rivolte ai meriti artistici del dipinto, tra cui quella del presidente basco José Antonio Aguirre, che fece sapere di non essere affatto interessato all’opera, che Picasso gli aveva offerto per il popolo basco.[11]

^ Renato Guttuso, Conoscere Picasso, Arnoldo Mondadori, 1974, pp. 15. ^ Storia dell'arte - Guernica. ^ Calculateur d'inflation depuis début 1901 jusqu'à fin 2021, su france-inflation.com. URL consultato il 3 maggio 2021. ^
(ES)

«Esta mañana llegué a un acuerdo con Picasso. A pesar de la resistencia de nuestro amigo a aceptar subvención alguna de la Embajada por la realización del "Guernica", ya que hace donación de este cuadro a la República española, he insistido reiteradamente en transmitirle el deseo del Gobierno español de reembolsarle al menos los gastos en que ha incurrido en su obra. He podido convencerle y de esta suerte le he extendido un cheque por valor de 150 000 francos franceses, por los que me ha firmado el correspondiente recibo. Aunque esta suma tiene más bien un carácter simbólico, dado el valor inapreciable del lienzo en cuestión, representa, no obstante, prácticamente una adquisición del mismo por parte de la República. Estimo que esta fórmula era la más conveniente para reivindicar el derecho de propiedad del citado cuadro.»

(IT)

«Questa mattina giunsi a un accordo con Picasso. Nonostante la resistenza del nostro amico ad accettare sovvenzione alcuna dell'Ambasciata per la realizzazione del "Guernica", giacché fece donazione di questo quadro alla Repubblica spagnola, ho insistito reiteratamente nel trasmettergli il desiderio del Governo spagnolo di rimborsare almeno i costi in cui è incorso per la sua opera. Ho potuto convincerlo e in questo modo ho compilato un assegno del valore di 150 000 franchi francesi, per i quali mi ha firmato la corrispondente ricevuta. Anche se questa somma ha più un carattere simbolico, dato il valore inestimabile della tela in questione, rappresenta, tuttavia, praticamente una acquisizione della medesima da parte della Repubblica. Ritengo che questa formula fosse la più conveniente per rivendicare il diritto di proprietà del citato quadro.»

Lettera di Max Aub a Luis Araquistáin sul pagamento del Guernica e bilancio delle spese di propaganda, riprodotta in: Gérard Malgat, Max Aub y Francia o la esperanza traicionada. Renacimiento, 2007. ISBN 84-8472-292-9. Pagina 61.

^ Arte Guernica di Pablo Picasso, su Focus, 3 maggio 2011. URL consultato il 3 maggio 2021. ^ in termini di equivalenza dei livelli retributivi, vedi Measuring Worth, su Measuringsorth.com. URL consultato il 3 maggio 2021. ^ De la Puente, pp. 78-79. ^ L'odissea di Guernica che Picasso non voleva far tornare in patria. Parigi gli dedica una mostra, ma il quadro non c'è, su L'HuffPost, 3 aprile 2018. URL consultato il 9 novembre 2019. ^ Annachiara Chezzi, Guernica di Picasso: non l’orrore della guerra, ma l’omaggio ad un torero, su cultstories.altervista.org. URL consultato il 9 novembre 2019. ^ Virginia Monteleone, La truffa Guernica e la guerra di Joselito, su ecointernazionale.com, Eco Internazionale, 26 maggio 2018. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato il 3 maggio 2019). ^ a b c Marco Carminati, Il mezzo «fiasco» di Guernica, su Il Sole 24 Ore Cultura, 10 luglio 2015. URL consultato il 3 maggio 2021.
Fotografie di:
Statistics: Position
291
Statistics: Rank
250145

Aggiungi un commento

Questa domanda è un test per verificare che tu sia un visitatore umano e per impedire inserimenti di spam automatici.

Sicurezza
813459276Fai clic/tocca questa sequenza: :codice

Google street view

Dove puoi dormire vicino Guernica (Picasso) ?

Booking.com
489.888 visite in totale, 9.197 Punti di interesse, 404 Destinazioni, 53 visite oggi.