Contesto di Azerbaigian

L'Azerbaigian (/aʣʣerbaiˈʤan/; in azero Azərbaycan?), ufficialmente Repubblica dell'Azerbaigian (in azero Azərbaycan Respublikası?), è uno Stato della regione transcaucasica.

Confina con il Mar Caspio a est, con la Russia a nord, la Georgia e l'Armenia a ovest e l'Iran a sud. Il territorio azero comprende un'exclave: la Repubblica Autonoma di Naxçıvan, che confina con l'Armenia a nord e a est, con l'Iran a sud e a ovest e con la Turchia nel nord-ovest. Il paese copre un'area di 86 600 km² e ha una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. La sua capitale è Baku.

Dal punto di vista geografico è considerato un paese asiatico o transcontinentale, essendo attraversato dalla catena del Caucaso, una delle linee convenziona...Leggi tutto

L'Azerbaigian (/aʣʣerbaiˈʤan/; in azero Azərbaycan?), ufficialmente Repubblica dell'Azerbaigian (in azero Azərbaycan Respublikası?), è uno Stato della regione transcaucasica.

Confina con il Mar Caspio a est, con la Russia a nord, la Georgia e l'Armenia a ovest e l'Iran a sud. Il territorio azero comprende un'exclave: la Repubblica Autonoma di Naxçıvan, che confina con l'Armenia a nord e a est, con l'Iran a sud e a ovest e con la Turchia nel nord-ovest. Il paese copre un'area di 86 600 km² e ha una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. La sua capitale è Baku.

Dal punto di vista geografico è considerato un paese asiatico o transcontinentale, essendo attraversato dalla catena del Caucaso, una delle linee convenzionali di separazione tra l'Europa e l'Asia.

L'annessione dell'Azerbaigian al Grande Impero Seljuk nell'XI secolo ha svolto un ruolo importante nella formazione del popolo azero.

All'inizio dell'XI secolo, l'area fu gradualmente occupata da ondate di turchi Oghuz provenienti dall'Asia centrale, che a quel tempo adottarono un nome etnico turkmeno. La prima di queste dinastie turche fu l'Impero selgiuchide, che occupò l'Azerbaigian nel 1067.

Dopo la morte di Timur, nella regione sono emersi due stati turchi indipendenti e rivali: Qara Qoyunlu e Aq Qoyunlu. Aq Qoyunlu e Qara Qoyunlu consistevano principalmente di tribù turche di lingua azera e avevano una struttura confederata a due stati. Alcuni storici sono dell'opinione che siano azeri moderni

La lingua principale dei sovrani safavidi era l'azero, era parlata nel palazzo safavide fino al crollo dello stato.I signori feudali dello stato erano costituiti dalle tribù Qizilbash di lingua azera. e avevano il sopravvento nell'amministrazione statale. formarono anche l'esercito statale dei Safavidi

Dopo i Safavidi, la regione fu governata dalla dinastia Afshar. Dopo la morte di Nadir Shah (h. 1736-1747), molti dei suoi ex sudditi beneficiarono dell'esplosione dell'instabilità. In Azerbaigian emerse un gran numero di khanati azerbaigiani autonomi con varie forme semi-indipendenti.I khanati controllavano i propri affari attraverso le rotte commerciali internazionali tra l'Asia centrale e l'Occidente.

La Repubblica Democratica di Azerbaigian ha proclamato la sua indipendenza nel 1918 dalla Repubblica Federale Democratica Transcaucasica diventando il primo stato laico democratico a maggioranza musulmana. Nel 1920 il paese è stato incorporato all'Unione Sovietica come Repubblica Socialista Sovietica Azera mentre dal 1922 al 1936 ha fatto parte della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasica per poi essere riconosciuta come repubblica sovietica all'interno dell'URSS.

La storia del paese è analoga a quella delle ex repubbliche sovietiche: l'indipendenza è stata conseguita nel 1991. All'indomani dell'indipendenza, la regione del Nagorno Karabakh si è dichiarata indipendente con il nome di Repubblica dell'Artsakh, un evento che ha portato alla Guerra del Nagorno Karabakh. Nel 1994 sette distretti dell'Azerbaigian sudoccidentale sono stati conquistati dalle forze armene e amministrati nel territorio della repubblica del Nagorno Karabakh. Nel 2020, alla conclusione della guerra, tali territori sono nuovamente tornati sotto il controllo azero.

L'Azerbaigian è una repubblica semipresidenziale e laica; è il paese più grande del Caucaso sia per superficie che per popolazione. È anche uno dei fondatori della Comunità degli Stati Indipendenti. Ha una missione permanente nell'Unione europea e ospita anche una missione della Commissione europea. L'Azerbaigian fa parte di varie organizzazioni internazionali tra cui le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa, il Movimento dei non allineati, l'OSCE ed EUROCONTROL.

La lingua ufficiale è l'azero appartenente alla famiglia delle lingue turche. La religione maggioritaria è l'Islam nella corrente sciita.

Di più Azerbaigian

Informazioni di base
  • Nome originale Azərbaycan
  • Prefisso telefonico +994
  • Dominio Internet .az
  • Mains voltage 220V/50Hz
  • Democracy index 2.68
Population, Area & Driving side
  • Popolazione 10180770
  • La zona 86600
  • Lato guida right
Cronologia
  •   Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Azerbaigian.
    Antichità

    Le prime tracce della presenza dell'uomo nel territorio dell'Azerbaigian risalgono all'età della pietra e sono legate alla cultura Quruçay delle grotte di Azokh.[1] Reperti del Paleolitico superiore, in particolare di epoca musteriana, sono stati trovati nelle grotte di Tağlar, Damcili, Zar e Yataq-yeri....Leggi tutto

      Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Azerbaigian.
    Antichità

    Le prime tracce della presenza dell'uomo nel territorio dell'Azerbaigian risalgono all'età della pietra e sono legate alla cultura Quruçay delle grotte di Azokh.[1] Reperti del Paleolitico superiore, in particolare di epoca musteriana, sono stati trovati nelle grotte di Tağlar, Damcili, Zar e Yataq-yeri. I ritrovamenti di frammenti di brocche di vino secco nelle necropoli della Leylatepe e Sarytepe testimoniano l'attività agricola dell'Età del bronzo.

    Le prime istituzioni statali o associazioni etnico-politiche nel territorio dell'Azerbaigian si sono formate nel bacino di Urmia dalla fine del IV millennio a.C. all'inizio del III millennio a.C. Le entità statuali più antiche di quel tempo avevano instaurato stretti rapporti con gli antichi stati sumeri, accadici e assiri situati nelle valli del Tigri e dell'Eufrate così come gli Ittiti in Asia Minore[2].

    Tutto il Caucaso meridionale fu conquistato dagli Achemenidi intorno al 550 a.C., il che comportò la diffusione dello Zoroastrismo in questa parte dell'Impero dei Medi. L'impero achemide durò oltre 250 anni e fu conquistato in seguito da Alessandro Magno.[3] In seguito, dopo la sua morte nel 323 a.C. i greci Seleucidi ereditarono il Caucaso, ma furono costretti a ritirarsi sotto la pressione di Roma e dei Greci secessionisti in Battria.

    Dal periodo sasanide al periodo safavide

    Nel I secolo a.C. gli Albanesi caucasici, abitanti autoctoni dell'Azerbaigian, fondarono un loro regno. Il regno rimase indipendente finché i Sasanidi lo resero uno Stato vassallo nel 252 pur mantenendo la loro monarchia.[4] Il re albanese caucasico Urnayr dichiarò ufficialmente il Cristianesimo religione di Stato nel IV secolo, e l'Albania caucasica rimase un paese cristiano fino all'VIII secolo.[5][6] La costa del Mar Caspio rimase sotto il controllo romano dal I secolo fino al 387, quando l'Impero dei Sasanidi di Persia stabilì il suo dominio sulla regione. Le iscrizioni romane ritrovate sulle rocce del Riserva statele di Qobustan testimoniano la presenza della Legione XII Fulminata presumibilmente ai tempi di Domiziano.[7] Nonostante le numerose conquiste dei Sasanidi e dei Bizantini un piccolo Stato albanese indipendente sopravvisse fino al IX secolo.

    Dopo la caduta dei Sasanidi per opera degli Arabi, l'Albania caucasica divenne un paese vassallo e dopo la resistenza cristiana guidata dal Principe Javanshir, lo Stato fu distrutto nel 667[8] e gli albanesi convertiti all'islam. Con il declino del Califfato degli Abbasidi, il territorio dell'Azerbaigian passò sotto il dominio di diverse dinastie come Salaridi, Sagidi, Shaddadidi, Rawandidi e Buwayhidi. All'inizio dell'XI secolo, il territorio fu gradualmente conquistato dalle ondate di turchi oghuz dall'Asia centrale, che all'epoca adottarono un etnonimo turcomanno.[9] La prima di queste dinastie turche stabilite fu l'Impero selgiuchide, che entrò nell'area oggi conosciuta come Azerbaigian nel 1067.[10]

    La popolazione pre-turca che viveva sul territorio del moderno Azerbaigian parlava diverse lingue indoeuropee e caucasiche, tra cui l'armeno[11][12][13][14][15] e una lingua iranica, l'antico azero, che fu gradualmente sostituita da una lingua turca, precottrice dell'odierna lingua azera.[16] Alcuni linguisti hanno anche affermato che i dialetti tat dell'Azerbaigian iraniano e della Repubblica dell'Azerbaigian, come quelli parlati dai Tat, discendono dall'antico azero.[17][18] A livello locale, i possedimenti del successivo impero selgiuchide furono governati dagli Eldiguzidi, tecnicamente vassalli dei sultani selgiuchidi, ma a volte essi stessi governatori de facto. Sotto i Selgiuchidi, poeti locali come Nizami Ganjavi, Mahsati e Khaqani diedero origine a una fioritura della letteratura persiana sul territorio dell'attuale Azerbaigian.[19][20]

    Nel 1225, Jalal al-Din Mankubirni sovrano dell'impero corasmio pose fine al dominio Atabeg. Successivamente a governare l'Azerbaigian fu lo Stato degli Jalayridi che cadde a seguito della conquista di Tamerlano che lanciò una devastante invasione dell'Azerbaigian nel 1380 e lo incorporò temporaneamente nel suo vasto dominio che abbracciava gran parte dell'Eurasia.

    La dinastia locale azera degli Shirvanshah costituì uno Stato vassallo dell'Impero timuride che appoggiò, durante la guerra contro il governatore del Khanato dell'Orda d'Oro, il Tokhtamysh. Dopo la morte di Tamerlano nel 1405, salì al potere il suo quarto figlio Shah-Rukh che regnò fino al 1446. La morte di Tamerlano diede origine inoltre a due Stati: Kara Koyunlu e Ak Koyunlu con i quali iniziò un periodo significativo per l'affermazione dello spirito nazionale e unione storica di tutti i territori autentici dell'Azerbaigian. Fino alla sua morte il sultano degli Ak Koyunlu, Uzun Hasan, governò tutto il territorio dell'Azerbaigian[21]. Il regno successivamente passò alla dinastia degli Shirvanshakhi che mantennero l'autonomia dall'861 fino al 1539 fornendo una continuità che durò più a lungo di qualsiasi altra dinastia nel mondo islamico.[22]

     Mappa dell'Impero Safavide

    I Safavidi discendenti di Uzun Hasan Ak Koyunlu e guidati da Ismail I sconfissero gli Shirvanshakhi e imposero l'Islam sciita alla popolazione che prima praticava l'Islam sunnita contrapponendosi all'Impero ottomano. Le guerre con l'Impero ottomano sunnita, opposto ai Safavidi, continuarono durante il regno di Shah Tahmasp. Sotto il regno di Abbas I il Grande (1587-1630) la monarchia raggiunse l'apice e assunse un'identità nazionale distintamente persiana che si fondeva con l'Islam sciita. Dopo la caduta dei Safavidi l'impero persiano si disintegrò sotto gli Afsharidi. Nell'area emersero diversi khanati azeri turchi musulmani con varie forme di autonomia.[23] Dopo un periodo di frequenti guerre i khanati furono occupati dall'Impero russo.

    Dopo la sconfitta ad opera della Russia, l'Iran dei Qajar fu costretto a firmare il Trattato di Golestan nel 1813, che determinò la fine della guerra russo-persiana e l'abolizione dei khanati locali.[24] In seguito a un'altra guerra russo-persiana nel 1826-1828 il Trattato di Turkmenchay stabilì la divisione del territorio dell'Azerbaigian tra la Russia e la Persia. La Persia riconobbe alla Russia i khanati di Erivan (oggi capitale dell'Armenia), di Nakchivan e il resto del Talysh. Tabriz, Ardabil ed Urmia divennero parte della Persia (le province dell'Azerbaigian Orientale, dell'Azerbaigian Occidentale e di Ardabil dell'Iran odierno). La Russia riorganizzò i khanati della regione in nuove province, ciascuna presieduta da un ufficiale dell'esercito. Nel 1905, le tensioni di classe ed etniche sfociarono in rivolte etniche musulmane-armene durante la prima rivoluzione russa.[25]

    Storia contemporanea  Mappa ufficiale, rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Democratica dell'Azerbaigian alla Conferenza di Pace di Parigi nel 1919.

    Dopo il collasso dell'Impero russo al termine della prima guerra mondiale, l'Azerbaigian insieme con Armenia e Georgia crearono la Repubblica Federativa Democratica di Transcaucasia. Gli anni tra il 1918 e il 1920 furono caratterizzati da vari conflitti armeno-azeri.[26] Quando la Repubblica venne sciolta nel maggio del 1918, l'Azerbaigian dichiarò la propria indipendenza e fu creata la Repubblica Democratica dell'Azerbaigian. Il nome "Azerbaigian" fu adottato dal principale partito dell'epoca, il Musavat, per ragioni politiche.[27][28] Tale toponimo era usato, prima della costituzione della Repubblica Democratica azera del 1918, esclusivamente per identificare la regione adiacente dell'Iran nordoccidentale contemporaneo.[29][30][31] La RDA fu la prima Repubblica parlamentare musulmana nel mondo, ma ebbe termine dopo appena due anni, quando l'Armata Rossa invase Baku nel marzo del 1922. Così l'Azerbaigian, con Armenia e Georgia, divenne parte della RSSF Transcaucasica, uno Stato federato de jure nell'URSS, de facto nuovamente occupato dalla Russia. Nel 1936 la RSSF Transcaucasica fu divisa in tre repubbliche fra le quali anche la RSS Azera.[32]

    Durante la seconda guerra mondiale la RSS dell'Azerbaigian fornì la maggior parte del petrolio utilizzato dall'Unione Sovietica nella guerra contro la Germania nazista. I tedeschi tentarono alcune volte l'occupazione di Baku per avere il controllo del petrolio azero (Operazione Edelweiss gestita direttamente da Hitler), ma tutti i tentativi fallirono grazie alla resistenza dell'esercito sovietico. A seguito della politica di glasnost' (trasparenza) iniziata dal segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Michail Gorbačëv, ebbero inizio disordini economici, politici e scontri etnici, in particolare nella Regione del Nagorno Karabakh. Le manifestazioni per l'indipendenza a Baku furono soffocate nella violenza. Nel gennaio del 1990 l'esercito entrò nella capitale sparando contro i manifestanti. Il numero ufficiale delle vittime fu di 130 morti e 700 feriti, non ufficialmente si parla di migliaia di morti. Il 20 gennaio 1990 entrò nella storia moderna dell'Azerbaigian come il Gennaio nero.[33]

    Indipendenza

    Il 30 agosto 1991 il Soviet Supremo azero votò una risoluzione per il distacco dall'Unione Sovietica e il successivo 18 ottobre l'Azerbaigian dichiarò ufficialmente la propria indipendenza, i cui primi anni furono funestati dall'inizio della guerra del Nagorno Karabakh (gennaio 1992) conclusasi con l'Accordo di Bishkek nel 1994. Alla fine della guerra l'Azerbaigian perse un sesto del suo territorio che comprendeva la regione del Nagorno Karabakh e altre 7 province.[34] Come conseguenza della guerra del Nagorno Karabakh un azero su otto è diventato un rifugiato.[35] Ayaz Mutallibov, primo presidente dell'Azerbaigian, fu costretto alle dimissioni.[36]

    Il 15 giugno 1993, a seguito delle dimissioni del Presidente Abülfaz Elçibay, l'ex primo segretario del Partito Comunista dell'Azerbaigian Heydər Əliyev venne eletto come nuovo presidente e il 24 giugno assunse la carica di Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian.[37] L'andamento negativo del conflitto, che era costato le dimissioni del predecessore Elçibay, spinge Əliyev a concordare un accordo di cessate-il-fuoco. Nei primi anni del suo governo riuscì anche ad abbassare sostanzialmente il tasso di disoccupazione rimettendo in moto l'economia quasi distrutta dopo la guerra del Nagorno-Karabakh. Il 20 settembre del 1994 il governo azero sottoscrisse con 13 grandi aziende specializzate nella prospezione ed estrazione petrolifere un accordo (soprannominato dai media Contratto del Secolo) finalizzato all'esplorazione e allo sviluppo delle attività estrattive dei giacimenti Azeri-Chirag-Guneshli (ACG) nel mar Caspio.[38] Nell'ottobre 1998 Heydər Əliyev fu rieletto per la seconda volta.[37] Nonostante l'esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi, il suo governo perse popolarità soprattutto a causa di brogli elettorali, corruzione diffusa e del suo regime autoritario. Le stesse critiche vennero avanzate anche in occasione delle successive elezioni presidenziali quando İlham Əliyev venne eletto presidente, dopo la morte del padre Heydar nel 2003[39] e quindi riconfermato nel 2008, nel 2013 e nel 2018.

    ^ Azykh Cave | OpenBuildings, su web.archive.org, 23 dicembre 2017. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2017). ^ Period from ancient times to adoption of Islam - Azerbaijan.az, su azerbaijan.az. URL consultato il 9 novembre 2020. ^ ALBANIA – Encyclopaedia Iranica, su iranicaonline.org. URL consultato il 29 novembre 2020. ^ Sasanian Dynasty, su iranicaonline.org. URL consultato il 29 novembre 2020. ^ ALBANIA – Encyclopaedia Iranica, su iranicaonline.org. URL consultato il 14 gennaio 2021. ^ 10.2 Voices of the Ancients - Heyerdahl Intrigued by Rare Caucasus Albanian Text - by Dr. Zaza Alexidze, su web.archive.org, 17 gennaio 2009. URL consultato il 14 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2009). ^ History of the City of Baku. Part I, su window2baku.com. URL consultato il 14 gennaio 2021. ^ (EN) Countries and Territories of the World, PediaPress, p. 588. ^ (EN) Barthold, V.V. Sochineniya; p. 558: "Whatever the former significance of the Oghuz people in Eastern Asia, after the events of the 8th and 9th centuries, it focuses more and more on the West, on the border of the Pre-Asian cultural world, which was destined to be invaded by the Oghuz people in the 11th century, or, as they were called only in the west, by the Turkmen." ^ (EN) Sheila R. Canby, Deniz Beyazit e Martina Rugiadi, Court and Cosmos: The Great Age of the Seljuqs, Metropolitan Museum of Art, 27 aprile 2016, p. 6, ISBN 978-1-58839-589-4. ^ (EN) Robert H. Hewsen e Christoper C. Salvatico, Armenia: A Historical Atlas, University of Chicago Press, 2001, ISBN 978-0-226-33228-4. ^ (EN) Thomas J. Samuelian, Classical Armenian Culture: Influences and Creativity, Scholars Press, 1982, ISBN 978-0-89130-566-8. ^ (EN) Hewsen, Robert H. (2001). Armenia: a Historical Atlas. Chicago: University of Chicago Press. pp. 32–-33, mappa 19 (mostra il territorio del moderno Nagorno-Karabakh come parte del Regno di Armenia degli Orontidi). ^ (RU) Моисей Хоренский. Армянская География VII в. Перевод Патканова К.П. СПб., 1877. стр. 40,17 ^ (EN) Hewsen, Robert H. "The Kingdom of Artsakh," in T. Samuelian & M. Stone, eds. Medieval Armenian Culture. Chico, CA, 1983 ^ (EN) Encyclopaedia Iranica Foundation, AZERBAIJAN vii. The Iranian Language of Azerbaijan, su iranicaonline.org. ^ Ludwig, Paul, Proceedings of the Third European Conference of Iranian Studies : held in Cambridge, 11th to 15th, 1995, vol. 1, Dr. Ludwig Reichert Verlag, 1998-1999, ISBN 3-89500-070-1, OCLC 39698497. ^ (EN) Olivier Roy, The New Central Asia: Geopolitics and the Birth of Nations, I.B. Tauris, 2007, p. 6, ISBN 978-1-84511-552-4. ^ (EN) Neẓāmī | Persian-language poet | Britannica, su www.britannica.com. ^ (EN) Khāqānī | Persian poet | Britannica, su www.britannica.com. ^ AQ QOYUNLŪ – Encyclopaedia Iranica, su iranicaonline.org. URL consultato il 19 febbraio 2021. ^ Sull'ampio Confine, Città Nuova, p. 152, ISBN 978-88-311-1969-6. URL consultato il 19 febbraio 2021. ^ Saparov, Arsene,, From conflict to autonomy in the Caucasus : the Soviet Union and the making of Abkhazia, South Ossetia and Nagorno Karabakh, ISBN 978-1-317-63783-7, OCLC 1124532887. URL consultato il 29 novembre 2020. ^ Altstadt, Audrey L., 1953-, The Azerbaijani Turks : power and identity under Russian rule, Hoover Institution Press, Stanford University, 1992, pp. 18-21, ISBN 0-8179-9181-6, OCLC 24846708. URL consultato il 29 novembre 2020. ^ Willem van Schendel, Erik Jan Zürcher. Identity Politics in Central Asia and the Muslim World: Nationalism, Ethnicity and Labour in the Twentieth Century. I.B.Tauris, 2001. ISBN 1-86064-261-6, p. 43. ^ Soviet-Armenian War, su web.archive.org, 27 settembre 2007. URL consultato il 14 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007). ^ Yilmaz, Harun,, National Identities in Soviet Historiography : the Rise of Nations under Stalin, p. 21, ISBN 978-1-317-59664-6, OCLC 903930042. URL consultato il 15 gennaio 2021.
    «Il 27 maggio, la Repubblica Democratica dell'Azerbaigian (RDA) è stata dichiarata con il sostegno militare ottomano. I governanti della RDA si rifiutarono di identificarsi come tatari [transcaucasici], che giustamente la consideravano una definizione coloniale russa. (...) Il vicino Iran non accolse favorevolmente l'adozione da parte della RDA il nome di "Azerbaigian" per il paese perché poteva riferirsi anche all'Azerbaigian iraniano e implicava una rivendicazione territoriale.»
    ^ Barthold, Vasily (1963). Sochineniya, vol II / 1. Mosca. p. 706. (...) qualora sia necessario scegliere un nome che comprenda tutte le regioni della repubblica dell'Azerbaigian, si può scegliere il nome Arran. Tuttavia il termine Azerbaigian è stato scelto perché, quando è stata creata la repubblica azera, si presumeva che questa e l'Azerbaigian persiano fossero un'unica entità, poiché la popolazione di entrambi presenta una forte somiglianza. Su questa base è stata scelta la parola Azerbaigian. Ovviamente allo stato attuale quando si usa la parola Azerbaigian, ci sono due significati sia come Azerbaigian persiano che come repubblica, e ciò confonde e fa sorgere la domanda su quale Azerbaigian si stia parlando. ^ Atabaki, Touraj., Azerbaijan : ethnicity and the struggle for power in Iran, Rev. ed, I.B. Tauris Publishers, 2000, p. 25, ISBN 1-86064-554-2, OCLC 45052966. URL consultato il 15 gennaio 2021. ^ Dekmejian, R. Hrair, 1933-, Troubled waters : the geopolitics of the Caspian region, New ed, I.B. Tauris, 2003, p. 60, ISBN 1-4175-4082-6, OCLC 56728418. URL consultato il 15 gennaio 2021.
    «Fino al 1918, quando il regime di Musavat decise di nominare il nuovo stato indipendente Azerbaigian, questa denominazione era stata utilizzata esclusivamente per identificare la provincia iraniana dell'Azerbaigian.»
    ^ Rezvani, Babak, 1973-, Ethno-territorial conflict and coexistence in the caucasus, Central Asia and Fereydan, Vossiuspers UvA, 2014, p. 356, ISBN 978-90-485-1928-6, OCLC 1031850759. URL consultato il 15 gennaio 2021.
    «La regione a nord del fiume Aras non era chiamata Azerbaigian prima del 1918, a differenza della regione dell'Iran nordoccidentale che veniva chiamata da molto tempo.»
    ^ Transcaucasia nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 14 gennaio 2021. ^ (AZ) Cahanşir Əfəndiyev, Black January in the World Press, su Milliyyət Araşdırmalar Mərkəzi, 18 dicembre 2019. URL consultato il 14 gennaio 2021. ^ Statistiche UNHCR (PDF). ^ Conflitto in Azerbaigian. (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011). ^ Emanuele Cassano, AZERBAIGIAN: Criminale o padre della nazione? La strana storia di Mutalibov, su East Journal, 6 marzo 2013. URL consultato il 25 gennaio 2023. ^ a b (EN) National Leader » AZERBAIJAN » Official web-site of President of Azerbaijan Republic, su president.az. URL consultato il 25 gennaio 2023. ^ (EN) Contract of the Century, su Ministry of Energy of Azerbaijan. URL consultato il 25 gennaio 2023. ^ Background - Azerbaijan: Presidential Elections 2003 (Human Rights Watch Briefing Paper, October 13, 2003), su www.hrw.org. URL consultato il 25 gennaio 2023.
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