Washington, D.C.

( Washington )

Washington D.C. (AFI: /ˈwɔʃʃinton/; in inglese [ˈwɒʃɪŋtən]) formalmente Distretto di Columbia, nota anche come Washington o D.C., è la capitale degli Stati Uniti d'America, con una popolazione di 709 265 abitanti (5 582 170 abitanti nell'area metropolitana). Si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti d'America a circa 50 km dal mare, a sud dello stato del Maryland, a nord dello stato della Virginia e a 374 km circa a sud di New York.

La città di Washington coincide territorialmente e politicamente con il Distretto di Columbia (in inglese: District of Columbia, in sigl...Leggi tutto

Washington D.C. (AFI: /ˈwɔʃʃinton/; in inglese [ˈwɒʃɪŋtən]) formalmente Distretto di Columbia, nota anche come Washington o D.C., è la capitale degli Stati Uniti d'America, con una popolazione di 709 265 abitanti (5 582 170 abitanti nell'area metropolitana). Si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti d'America a circa 50 km dal mare, a sud dello stato del Maryland, a nord dello stato della Virginia e a 374 km circa a sud di New York.

La città di Washington coincide territorialmente e politicamente con il Distretto di Columbia (in inglese: District of Columbia, in sigla D.C., distretto federale previsto dalla Costituzione dell'Unione e formalizzato dal District of Columbia Organic Act del 1801), di cui è parte integrante. Il distretto, in origine, comprendeva le contee di Washington (donata dallo stato del Maryland) e Alexandria (donata dallo stato della Virginia), in seguito a un referendum del 1846 quest'ultima è tornata allo stato della Virginia e ha cambiato nome in Contea di Arlington.

A seguito del District of Columbia Organic Act del 1871, il Congresso ha ufficialmente soppresso la contea di Washington che comprendeva l'attuale città di Washington, sottoponendo l'intero territorio dapprima a un unico governatore di nomina presidenziale, poi, dal 1845, a un triumvirato composto da due politici e un ingegnere. Da quel momento la Città di Washington e il Distretto di Columbia divennero la stessa entità, condividendo la personalità giuridica.

Ciononostante, l'area metropolitana di Washington deborda dai confini del distretto, estendendosi anche su sette contee del Maryland (Anne Arundel, Calvert, Charles, Frederick, Howard, Montgomery e Prince George's), su cinque contee della Virginia (Arlington, ossia l'ex Contea di Alexandria, Fairfax, Loudon, Prince William e Stafford) e su 5 città autonome dello stesso Stato (Alexandria, Fairfax, Falls Church, Manassas e Manassas Park). Gran parte dell'area è collegata da un servizio di metropolitana.

Nel 1973 le richieste per una maggiore democrazia nel distretto portarono all'approvazione del District of Columbia Home Rule Act, la legge che soppresse il triumvirato e affidò l'amministrazione cittadina a un sindaco eletto dal popolo, il Mayor, e a un Consiglio comunale, il Council of the District. Il distretto, che gode di tre voti nel collegio dei Grandi elettori del Presidente dell'Unione, non prevede nella propria legislazione la pena di morte.

Hanno sede a Washington le principali istituzioni di governo degli Stati Uniti d'America (Presidente presso la Casa Bianca, Congresso, Corte Suprema), molti ministeri ed enti federali (F.B.I.), e alcune organizzazioni internazionali, tra cui la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione degli Stati americani.

Quando i primi europei arrivarono vicino alle rive del fiume Anacostia, intorno al XVII secolo, la zona era abitata da una popolazione chiamata Nacotchtank, che parlava la lingua degli Algonchini.[1] Tuttavia, gran parte della popolazione nativa abbandonò il luogo prima del XVIII secolo.[2]

In un suo scritto, pubblicato il 23 gennaio 1788, James Madison sostenne che il nuovo governo federale necessitasse di autorità su una capitale nazionale per il suo mantenimento e per la sicurezza.[3] Cinque anni prima, un evento noto come l'ammutinamento in Pennsylvania del 1783, un gruppo di soldati non pagati assediò il Congresso mentre i suoi membri erano riuniti a Filadelfia. Il governo della Pennsylvania rifiutò la richiesta di disperdere con la forza i manifestanti. Ciò dimostrò che il governo nazionale non poteva fare affidamento su uno stato per la propria sicurezza.[4]

L'articolo 1, sezione 8, della Costituzione degli Stati Uniti d'America consente la creazione di un "distretto (non eccedente le dieci miglia quadrate) che, per cessione di Stati particolari, e l'accettazione del Congresso, divenga sede del governo degli Stati Uniti".[5] Tuttavia, la Costituzione non specifica una posizione per la capitale. In quello che in seguito divenne noto come il Compromesso del 1790, Madison, Alexander Hamilton e Thomas Jefferson giunsero a un accordo. L'origine risale alla situazione successiva alla guerra, precisamente quella dei debiti dei singoli Stati; in genere, gli Stati del Sud avevano contratto meno debiti e in parte li avevano già ripagati. Tra di loro era stata particolarmente virtuosa la Virginia. Gli Stati del Nord invece erano più indebitati. Siccome il governo federale doveva accollarsi i debiti nella loro totalità, si scelse di concedere al Sud, in particolare alla Virginia, l'onore di avere la nuova capitale nel proprio territorio.

 Il Campidoglio degli Stati Uniti dopo l'incendio di Washington durante la guerra del 1812

Il 9 luglio 1790, il Congresso approvò una legge (il Residence Act) che approvava la creazione di una capitale nazionale sul fiume Potomac, il luogo esatto è stato scelto dal presidente George Washington, che promosse il disegno di legge in legge il 16 luglio. Costituita da una porzione di terreno donato dagli Stati del Maryland e della Virginia, la forma iniziale del distretto federale era un quadrato di 10 miglia (circa 16 km) su ogni lato, per un totale di 100 miglia quadrate (circa 260 km²).[6]

Due insediamenti preesistenti sono stati inclusi nel territorio: il Porto di Georgetown, nel Maryland, fondato nel 1751[7] e la città di Alexandria, in Virginia, fondata nel 1749.[8] Nel corso del 1791 e del 1792, Andrew Ellicott con vari assistenti, tra cui un astronomo afroamericano di nome Benjamin Banneker, stilarono i confini del distretto federale e posero le pietre di confine a ogni miglio.[9] Molte delle pietre sono ancora oggi presenti.[10]

La nuova "città federale" è stata poi edificata sulla riva nord del Potomac, a est di Georgetown. Il 9 settembre 1791, i tre commissari incaricati di provvedere alla costruzione della capitale, scelsero il nome in onore del presidente Washington. Il distretto federale è stato chiamato Columbia, che era un nome poetico per gli Stati Uniti in uso comune in quel momento.[11][12] Il Congresso tenne la sua prima sessione a Washington il 17 novembre 1800.[13]

Il Congresso approvò la legge organica del 1801, che ufficialmente organizza il Distretto e pone tutto il territorio sotto il controllo esclusivo del governo federale. Inoltre, l'area non incorporata all'interno del Distretto venne organizzata in due contee: la contea di Washington a est del Potomac e la Contea di Alessandria a ovest.[14] Dopo il passaggio della legge, i cittadini che vivevano nel quartiere non erano più considerati residenti del Maryland e della Virginia, e quindi non godevano più della rappresentanza al Congresso.[15]

 Il teatro Ford nel XIX secolo, luogo dell'assassinio del presidente Lincoln, avvenuto nel 1865

Tra il 24 e il 25 agosto 1814, in un raid conosciuto come "incendio di Washington", le forze britanniche invasero la capitale durante la guerra del 1812. Il Campidoglio, la sede del Tesoro e la Casa Bianca furono bruciati durante l'attacco.[16] La maggior parte degli edifici governativi vennero rapidamente riparati; tuttavia, il Campidoglio era ancora per la maggior parte in costruzione, e non è stato completato fino al 1868.[17]

Retrocessione e la guerra civile

Nel 1830, il territorio di Alexandria, a sud del distretto, andò in declino economico, ciò in parte per causa della trascuratezza del Congresso.[18] Alexandria era un importante mercato nel commercio degli schiavi e i residenti temevano che gli abolizionisti nel Congresso avrebbero fatto terminare tale pratica nel Distretto, deprimendo ulteriormente l'economia. Di conseguenza, Alexandria chiese alla Virginia di riprendersi la terra che aveva donato per formare il Distretto. Un processo noto come retrocessione.[19]

Il legislatore statale votò, nel febbraio 1846, di accettare il ritorno delle terre ad Alexandria e il 9 luglio 1846, il Congresso accettò di restituire tutto il territorio che era stato ceduto dalla Virginia. Pertanto, l'attuale area del Distretto consiste solo del terreno donato dal Maryland.[18] A conferma dei timori di pro-schiavitù alexandrini, il compromesso del 1850 mise fuorilegge la tratta degli schiavi nel distretto.[20]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Washington nella guerra di secessione americana.

Lo scoppio della guerra civile americana nel 1861 portò alla notevole crescita della popolazione per via dell'espansione del governo federale e un grande afflusso di schiavi liberati.[21] Il presidente Abraham Lincoln firmò il Compensated Emancipation Act nel 1862, con cui si concluse la schiavitù nel Distretto di Columbia e liberò circa 3 100 schiavi, nove mesi prima della proclamazione di emancipazione.[22] Nel 1868, il Congresso concesse agli afroamericani di sesso maschile residenti nel Distretto il diritto di voto alle elezioni comunali.[21]

Crescita e riqualificazione  Folla che circonda la Reflecting Pool durante la Marcia su Washington per il lavoro e la libertà del 1963

Nel 1870, la popolazione del Distretto era cresciuta del 75% rispetto al censimento precedente e contava quasi 132 000 abitanti.[23] Nonostante la crescita della città, Washington presentava ancora strade sterrate e mancava di servizi igienico-sanitari di base. La situazione era così grave che alcuni membri del Congresso suggerirono di spostare la capitale più a ovest, ma il presidente Grant rifiutò di prendere in considerazione tale proposta.[24]

Il Congresso approvò l'Organic Act of 1871, che abrogò i singoli statuti delle città di Washington e Georgetown, e creò un nuovo governo del territorio per l'intero distretto di Columbia.[25] Il presidente Grant nominò Alexander Robey Shepherd nella nuova posizione di governatore nel 1873. Shepherd promosse progetti comunali di grandi dimensioni, che modernizzarono notevolmente la città. Tuttavia, il governatore utilizzò il triplo del denaro messo a disposizione dal bilancio, portando il Distretto in bancarotta. Nel 1874, il Congresso sostituì il governatorato con un Consiglio di Commissari costituito da tre membri.[26]

Il primo sistema di tram della città entrò in servizio nel 1888 e stimolò la crescita delle aree del Distretto più periferiche.[27] La città di Washington fu formalmente annessa a Georgetown nel 1895, che fino ad allora avevano mantenuto una identità nominale separata.[28] Washington divenne la prima città a sperimentare un rinnovamento urbano atto a migliorare gli spazi pubblici, il periodo del City Beautiful movement, occorso durante gli inizi del XX secolo.[29] La pianta della città di Washington venne ampliata per tutto il distretto nei decenni successivi, con la formazione di nuovi quartieri. Come risultato, l'intera città prese finalmente il nome di Washington, D.C.[27]

L'aumento della spesa federale, a seguito di promulgazione del New Deal nel 1930, portò alla costruzione di nuovi edifici pubblici, memoriali e musei.[30] Lo scoppio della seconda guerra mondiale incrementò ulteriormente l'attività del governo, aggiungendo nuovi dipendenti federali nella capitale,[31] nel 1950, la popolazione del distretto raggiunse il suo picco di 802 178 abitanti.[23]

Ultimi anni

Con il ventitreesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, ratificato nel 1961, vennero concessi agli abitanti del Distretto tre voti nel collegio elettorale per l'elezione del Presidente e del Vice Presidente, ma ancora nessuna possibilità di voto al Congresso.[32]

Dopo l'assassinio del leader dei diritti civili Martin Luther King, il 4 aprile 1968, scoppiarono violenti disordini nella città, soprattutto in U Street, 14th Street, 7th Street e H Street, nei centri residenziali abitati da afroamericani e nelle aree commerciali. I disordini infuriarono per tre giorni e si resero necessari più di 13 600 agenti federali per contenere la rivolta. Molti negozi e altri edifici vennero bruciati, la ricostruzione non si completò fino alla fine degli anni 1990.[33]

Nel 1973, il Congresso approvò il District of Columbia Home Rule Act, che prevede un sindaco eletto e consiglio comunale per il Distretto.[34] Nel 1975, Walter Washington di etnia afro-americana, divenne il primo sindaco eletto del Distretto.[35]

Durante gli attentati dell'11 settembre 2001, alcuni terroristi dirottarono il volo American Airlines 77 e fecero volutamente schiantare l'aereo sul Pentagono nella vicina Arlington, Virginia. Il volo United Airlines 93, che si ritiene essere destinato a Washington, D.C., si schiantò in Pennsylvania, quando i passeggeri tentarono di recuperare il controllo dell'aereo dai dirottatori.[36][37]

^ Waldo Lee McAtee, A Sketch of the Natural History of the District of Columbia, Washington, DC, H.L. & J.B. McQueen, Inc., 1918, p. 7. ^ Charles Burr, A Brief History of Anacostia, Its Name, Origin and Progress, in Records of the Columbia Historical Society, vol. 23, 1920, p. 170. URL consultato il 10 settembre 2012 (archiviato il 27 maggio 2013). ^ James Madison, The Federalist No. 43, su The Independent Journal, Library of Congress. URL consultato il 5 settembre 2011 (archiviato il 23 agosto 2011). ^ Harvey W. Crew, William Bensing Webb, John Wooldridge, IV. Washington Becomes The Capital, in Centennial History of the City of Washington, D. C., Dayton, Ohio, United Brethren Publishing House, 1892, p. 66. ^ Constitution of the United States, su archives.gov, National Archives and Records Administration. URL consultato il 22 luglio 2008 (archiviato il 5 marzo 2016). ^ Harvey W. Crew, William Bensing Webb, John Wooldridge, Centennial History of the City of Washington, D. 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