Il santuario della Madonna di San Luca (San Lócca in bolognese) è una basilica dedicata al culto cattolico mariano e si eleva sul colle della Guardia, uno sperone in parte boschivo a 280 m s.l.m. a sud-ovest del centro storico di Bologna. È un importante santuario nella storia della città, fin dalle sue origini meta di pellegrinaggi per venerare l'icona della Vergine col Bambino detta "di San Luca". Il santuario è raggiungibile da porta Saragozza attraverso una lunga e caratteristica via porticata, che scavalca via Saragozza con il monumentale Arco del Meloncello (1732) per poi salire ripidamente fino al santuario.

La via che, inerpicandosi per il colle della Guardia, porta al santuario, fu inizialmente ciottolata nel 1589 dal governo cittadino. L'abitudine dei pellegrini di appendere immagini con i Misteri del Rosario agli alberi lungo il percorso, indusse nel 1640 la vicaria Olimpia Boccaferri ad iniziare la costruzione di 15 cappelle.[1]

Per proteggere i sempre più numerosi pellegrini dalla pioggia, si decise di costruire il lunghissimo portico. Un primo modesto progetto fu redatto da Camillo Saccenti nel 1655, ma la scarsità di risorse economiche fece abbandonare il progetto, ripreso nel 1673 da un gruppo di privati (fra cui il cappellano dell'Ospedale per i pellegrini di San Biagio, Don Lodovico Zenaroli, e il marchese Girolamo Albergati, confratello di Santa Maria della Morte) che crearono un comitato per la raccolta dei fondi necessari alla costruzione. Alla sua edificazione parteciparono cittadini di ogni classe dal 1674 al 1721, sotto la direzione dell'architetto Gian Giacomo Monti. Alla morte di questi, i lavori furono completati da Francesco Monti Bendini e dallo stesso Carlo Francesco Dotti, che progettò l'Arco del Meloncello nel 1721.[1]

A causa della costruzione delle botteghe sovrastanti la parte pianeggiante del portico, fu necessario eseguire lavori di consolidamento nel 1791. Altri interventi di restauro vennero effettuati nel 1819 e nel 1955. Durante questi ultimi, molti stemmi dipinti che decoravano le lunette degli archi andarono perduti.[1] Nuovi lavori di restauro sono stati iniziati nel 2019.[2] Nel 2021 il portico di San Luca è stato incluso dall'UNESCO fra i portici di Bologna riconosciuti come Patrimonio dell'umanità.

^ a b c Portico di San Luca, su Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l'Emilia-Romagna. URL consultato il 3 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2021). ^ San Luca, al via i lavori di restauro dei portici: "Un anno e poi li faremo conoscere al mondo", in Bologna Today, 16 ottobre 2019. URL consultato l'8 marzo 2021.
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