Basilica di San Vitale (Ravenna)
La basilica di San Vitale è uno dei più famosi ed importanti luoghi di culto cattolici di Ravenna, la cui costruzione iniziò nel 532 e terminò nel 547, esemplare capolavoro dell'arte paleocristiana e imperiale romana d'oriente, detta bizantina. Nell'ottobre del 1960, papa Giovanni XXIII la elevò alla dignità di basilica minore. La basilica è inserita, dal 1996, nella lista italiana patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna".
La Basilica di san Vitale fu fatta costruire dal vescovo Ecclesio e poi completata dal suo successore, l'arcivescovo Massimiano, quando Ravenna era già stata riconquistata dall'imperatore romano Giustiniano I[1]. L'edificio, capolavoro dell'architettura ravennate, combina elementi architettonici romani (la cupola intradossata, la forma dei portali, le torri) con elementi bizantini (l'abside poligonale, i capitelli, la costruzione in mattoni).
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