Yellowstone National Park

( Parco nazionale di Yellowstone )

Il parco nazionale di Yellowstone (in inglese Yellowstone National Park) è una zona protetta situata negli Stati Uniti, nominata patrimonio mondiale dall'UNESCO e a cavallo di tre Stati, ovvero la sezione nord-occidentale del Wyoming (per la maggior parte), il Sud-est dell'Idaho (al confine con la foresta nazionale di Caribou-Targhee) e il Sud-ovest del Montana (nei pressi della foresta nazionale di Gallatin). Fondato il 1º marzo 1872 dal presidente Ulysses S. Grant, Yellowstone è il parco nazionale più antico del mondo e si estende su 8983,18 km², ovvero un'area maggiore di quella dell'intera Corsica e leggermente inferiore a Cipro. Il parco è noto per la sua variegata fauna selvatica e per le sue numerose caratteristiche geotermiche, in particolare i geyser di Old Faithful, tra i più celebri e pittoreschi del luogo. Tra i molteplici ecosistemi che include, q...Leggi tutto

Il parco nazionale di Yellowstone (in inglese Yellowstone National Park) è una zona protetta situata negli Stati Uniti, nominata patrimonio mondiale dall'UNESCO e a cavallo di tre Stati, ovvero la sezione nord-occidentale del Wyoming (per la maggior parte), il Sud-est dell'Idaho (al confine con la foresta nazionale di Caribou-Targhee) e il Sud-ovest del Montana (nei pressi della foresta nazionale di Gallatin). Fondato il 1º marzo 1872 dal presidente Ulysses S. Grant, Yellowstone è il parco nazionale più antico del mondo e si estende su 8983,18 km², ovvero un'area maggiore di quella dell'intera Corsica e leggermente inferiore a Cipro. Il parco è noto per la sua variegata fauna selvatica e per le sue numerose caratteristiche geotermiche, in particolare i geyser di Old Faithful, tra i più celebri e pittoreschi del luogo. Tra i molteplici ecosistemi che include, quello della foresta subalpina è il più ampio; il parco, a sua volta, rientra in termini di classificazione nella vasta ecoregione terrestre delle foreste delle Montagne Rocciose centro-meridionali.

Malgrado i nativi americani abbiano vissuto nella regione di Yellowstone per almeno 11 000 anni, a parte le sparute visite avvenute da parte degli europei prima della metà del XIX secolo, la stagione delle esplorazioni iniziò solo alla fine degli anni 1860. La gestione e il controllo del parco rimasero in principio sotto la giurisdizione del Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti, con il banchiere e giurista Columbus Delano che fu il primo Segretario degli Interni a vigilare sull'area protetta. In seguito, l'esercito degli Stati Uniti venne incaricato di supervisionare la gestione di Yellowstone per un trentennio tra il 1886 e il 1916. Nel 1917, l'amministrazione del parco ricadde in capo al National Park Service (NPS), istituito l'anno precedente; da allora, si costruirono centinaia di strutture e tra di esse alcune andarono poi riconosciute come meritevoli di una tutela ancora maggiore per il loro valore storico e architettonico. Sempre nel Novecento, i ricercatori cominciarono a esaminare più di mille siti di interesse archeologico.

All'interno del suo vasto perimetro, comprende canyon, fiumi, catene montuose e laghi: a proposito degli specchi d'acqua, il lago Yellowstone è uno dei più grandi laghi d'alta quota del Nord America e sovrasta la caldera di Yellowstone, il più grande supervulcano del mondo considerato dormiente. L'ultima volta che esplose, causò devastanti eruzioni in diverse occasioni negli ultimi due milioni di anni. Ben oltre la metà dei geyser e delle sorgenti idrotermali del mondo si trovano a Yellowstone, tutti alimentati da questo vulcanismo in corso. I flussi lavici e le rocce delle eruzioni vulcaniche coprono la maggior parte dell'area terrestre di Yellowstone: la zona protetta ospita il Vasto ecosistema di Yellowstone (Greater Yellowstone Ecosystem), il più grande complesso del suo genere rimasto in stato quasi intatto sulla Terra nella zona temperata settentrionale. Nel 1978, Yellowstone è stata nominata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

Le vaste foreste e praterie includono inoltre esemplari vegetali unici. Gli incendi boschivi si verificano ogni anno e nel corso degli enormi roghi del 1988 quasi un terzo dell'area protetta andò in fiamme. Per quanto riguarda il regno animale, sono state documentate centinaia di specie di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi, tra cui diverse ritenute in pericolo o a rischio. Il parco di Yellowstone appare indubbiamente tra i luoghi maggiormente conosciuti per la presenza di megafauna negli Stati Uniti continentali, se si pensa ad animali quali l'orso grizzly, il lupo grigio, il bisonte americano e il wapiti. La mandria di bisonti del parco di Yellowstone, in particolare, è la più antica e numerosa mandria di bisonti allo stato brado localizzata negli Stati Uniti. Yellowstone mette a disposizione numerose attività ricreative, tra cui escursionismo, campeggio, gite in barca, pesca, birdwatching e percorsi turistici. Le strade asfaltate forniscono un accesso ravvicinato alle principali aree geotermiche, nonché ad alcuni laghi e cascate. Durante l'inverno, i visitatori spesso accedono al parco tramite visite guidate che utilizzano Terra Bus o motoslitte.

Epoca antica  Obsidian Cliff, Parco di Yellowstone

La presenza umana in loco si attesta da almeno 11 000 anni fa.[1] Nel 1959, un proiettile della cultura Clovis fatto di ossidiana venne alla luce nel cantiere dell'ufficio postale di Gardiner.[2] Nel 2010 si è ritrovato un atlatl, o propulsore, vecchio di 10 000 anni.[3][4]

I nativi americani usavano i depositi di ossidiana di Yellowstone, una pietra molto dura e di origine vulcanica, per creare strumenti e armi affilati.[5] Punte di frecce tagliate da questo materiale sono state trovate fino alla valle del Mississippi, non essendo l'ossidiana disponibile a est del fiume appena menzionato: pare logico intuire che a quel tempo il commercio tra le tribù di Yellowstone e coloro che abitavano molto più a oriente era decisamente attivo.[6]

Esplorazioni geografiche

Nel 1806, un membro della spedizione di Lewis e Clark di nome John Colter si separò dai suoi compagni di viaggio per unirsi a un gruppo di commercianti di pellicce e fu presumibilmente il primo europeo a visitare questa regione e a entrare in contatto con le tribù di nativi. Durante l'inverno del 1807-1808, Colter attraversò un'area di quello che oggi è il parco e osservò fenomeni geotermici vicino a Tower Falls.[7][8] Dopo essere sopravvissuto alle ferite ricevute durante le battaglie contro le tribù dei Corvi e dei Piedi Neri nel 1809, fornì una descrizione di un'intera regione di "fuoco e zolfo", ricostruzione ritenuta al tempo frutto di deliri.[9] Anche durante il quarantennio che ne seguì, i racconti di molti commercianti di pellicce con riferimento a getti d'acqua bollenti, sorgenti calde e alberi pietrificati non riscossero molta fiducia.[10]

Nel 1857, Jim Bridger tornò da un'altra spedizione nella stessa zona e riferì di aver scorto sorgenti termali, acqua zampillante, una montagna di ghiaccio e pietre gialle. Anche tale resoconto non fu creduto, in quanto Bridger aveva la fama di essere un cantastorie piuttosto che un geografo.[11] Eppure la sua testimonianza riuscì a suscitare l'interesse dell'esploratore e geologo Ferdinand Vandeveer Hayden, il quale diede il via a un'altra spedizione nel 1859 per studiare l'alto Missouri, coinvolgendo Bridger nel ruolo di guida, accompagnato da un geometra dell'esercito statunitense di nome W.F. Raynolds. Il gruppo si avvicinò a Yellowstone ma non fu in grado di raggiungerlo a causa delle abbondanti nevicate. Lo scoppio della guerra di secessione interruppe la ricerca per undici anni.[12]

 Questo dipinto di William Henry Jackson, intitolato The Hayden Survey, ritrae l'esplorazione di un lago a Yellowstone (1871)

La spedizione di Folsom del 1869 fu la prima a fornire una descrizione dettagliata della regione di Yellowstone: il gruppo di uomini che vi partecipò risalì nello specifico il fiume Yellowstone fino al lago omonimo.[13] Nel 1870, gli abitanti del Montana organizzarono anche una nuova spedizione (Washburn-Langford-Doane Expedition), guidata dal topografo Henry Washburn e alla presenza di Nathaniel P. Langford (che sarebbe diventato il primo sovrintendente del parco con il soprannome di "National Park Langford") e un distaccamento dell'esercito statunitense comandato dal tenente Gustavus Doane.[14] Per un mese essi ispezionarono l'area raccogliendo molti campioni e conferendo un nome a diverse località.[14]

Cornelius Hedges, scrittore e avvocato del Montana, aveva partecipato alla spedizione di Washburn e il quotidiano Helena Herald pubblicò diversi articoli che raccontavano le sue osservazioni tra il 1870 e il 1871.[15] Si trattò di uno dei primi, insieme al governatore del Montana Thomas Francis Meagher, a ipotizzare la proposta di elevare Yellowstone a parco nazionale protetto. In una lettera del 1871 indirizzata a Ferdinand Hayden da Jay Cooke, quest'ultimo affermava che il suo amico senatore William D. Kelley aveva suggerito di far passare una legge che rendesse Yellowstone un parco pubblico.[16]

Nel 1871, Hayden, cui oggi è dedicata una valle, condusse una seconda e più grande spedizione, questa volta finanziata dal governo.[17] Si preoccupò inoltre di stilare un rapporto completo su Yellowstone, con tanto di fotografie effettuate da William Henry Jackson e illustrazioni di Thomas Moran, che spronarono il Congresso degli Stati Uniti a proteggere questa regione.[18] Il 1º marzo del 1872, il presidente Ulysses Grant firmò l'ordine esecutivo volto a istituire il parco nazionale di Yellowstone allo scopo di renderlo un luogo "scevro da ogni sfruttamento a fini commerciali, libero alla fruizione dei visitatori".[19]

Istituzione del parco  Philetus Walter Norris

Nathaniel Langford si offrì volontario per un lustro come sovrintendente del parco, ma come i suoi sottoposti dovette lavorare con mezzi molto modesti. Longford si ritirò infine nel 1877.[20] Il secondo sovrintendente, Philetus Norris, riuscì a ottenere un piccolo stipendio e alcune sovvenzioni, destinate a controllare atti di vandalismo e bracconaggio nel parco; inoltre, si procedette a costruire delle attrezzature e alcune strade.[20] Per aiutarlo nelle sue funzioni, decise di assumere Harry Yount, oggi considerato il primo ranger in servizio in un parco nazionale negli Stati Uniti.[21]

La Northern Pacific Railroad costruì una stazione a Livingston, in Montana, collegata all'ingresso settentrionale del parco nei primi anni ottanta dell'Ottocento. L'attenzione pubblica sul parco aumentò col tempo in fretta, passando dai 300 visitatori del 1872 ai 5 000 del 1883.[22] Nel 1882, 400 Tukadika (un ramo degli Scioscioni del nord) residenti nel territorio di Yellowstone fu allontanato coattivamente nella riserva di Wind River.[23] In nome di una causa ambientalista, la creazione della zona protetta avvenne a scapito delle comunità locali amerinde, le cui tracce di caccia e migrazione stagionale si trovavano su questo territorio.[23]

A quel tempo, i turisti avevano a disposizione poche strade e servizi e viaggiavano a cavallo o in diligenza. Nel 1908, una seconda linea ferroviaria, attiva fino agli anni sessanta, forniva l'accesso a West Yellowstone tramite la Union Pacific Railroad. Nel 1881, Albert Bierstadt dipinse le cascate di Yellowstone e l'opera incoraggiò il presidente Chester A. Arthur a compiere una visita nel parco nel 1883.[24]

Per compensare i mezzi insufficienti per proteggere il parco nazionale, l'amministrazione di Yellowstone fu affidata all'esercito tra il 1886 e il 1918.[25] La costituzione di un corpo di guardie civili specifiche (i "Rangers") coincise con la nascita del National Park Service (NPS), a cui si affidò il compito di tutelare tutte le aree protette istituite nella nazione. La realizzazione di Fort Yellowstone terminò nel 1891 per ospitare i turisti e, nel 1909, la capienza di tutti gli edifici era pari a 400 uomini o quattro guarnigioni di truppe.[25] L'esercito cedette poi ufficialmente il controllo di Yellowstone al National Park Service il 31 ottobre 1918.[25]

All'inizio del XX secolo, gli Stati Uniti costruirono una strada lunga 235 km a forma di "8" per collegare i punti più interessanti del parco.[26] Il disegno finale della Grand Loop Road risale al 1905, ovvero due anni più tardi della visita compiuta dal presidente Theodore Roosevelt del 1903. Fu lui a poggiare simbolicamente la pietra angolare dell'arco di Roosevelt all'ingresso nord del parco.[27]

Nel 1915, mille auto ebbero accesso al parco, causando problemi di traffico con i trasporti trainato da cavalli, che fu successivamente vietato.[28] Tra il 1933 e il 1941, il Civilian Conservation Corps costruì centri di informazione turistica, campeggi e la maggior parte delle strade odierne. Durante la seconda guerra mondiale, il numero di dipendenti e visitatori calò, portando all'abbandono di diverse infrastrutture.[29]

Gestione dal dopoguerra a oggi

Negli anni cinquanta, la mole di turisti a Yellowstone, come quella di altre zone protette statunitensi, aumentò di gran carriera. Per far fronte a questa richiesta, l'ente gestore del parco decise di avviare un programma di ammodernamento e ampliamento delle attrezzature, denominato "Missione 66", allo scopo appunto di completarlo entro il 1966, anniversario della fondazione del NPS.[30] I nuovi edifici vennero progettati in stile moderno.[30] Fu alla fine degli anni ottanta che questo stile fu abbandonato a favore di uno più tradizionale, in particolare per la ricostruzione del Grant Village, dopo gli incendi del 1988. Anche il Canyon Village Tourist Information Center, aperto nel 2006, segue un'architettura più tradizionale.[31]

Nel 1959, un potente sisma colpì lo Yellowstone occidentale presso il lago Hebgen e danneggiò strade e strutture nel parco nazionale. Yellowstone fu dichiarato riserva della biosfera il 26 ottobre 1976 e nominato patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO l'8 settembre 1978.[32] Nel 1995 il Comitato decise di inserire il parco nell'elenco dei patrimoni dell'umanità in pericolo, in virtù dei rischi rappresentati dalle attività minerarie.[33] La scarsa qualità dell'acqua, il turismo di massa e l'uso di motoslitte destavano ulteriore preoccupazione: i tentativi di rimediare a tale difficile condizione messi in atto dagli USA raggiunsero i frutti nel luglio del 2003, quando il sito scomparve da quelli in pericolo.[33]

Durante l'estate particolarmente secca del 1988, gli incendi causati dai fulmini devastarono il 36% dell'area del parco (circa 3 210 km²), con danni significativi nella parte di North Folk.[34] Migliaia di vigili del fuoco cercarono di contenere le fiamme per salvaguardare le abitazioni, ma le autorità pubbliche furono accusate di non aver compiuto adeguatamente gli sforzi che sarebbero stati necessari per esaurire del tutto i focolai, rimasti attivi fino alle piogge autunnali.[35] Va comunque tenuto presente, come hanno asserito alcuni biologi, che gli incendi costituiscono un fenomeno naturale che non dovrebbe arrestarsi se non oltre certe proporzioni, in quanto permette una rigenerazione del sottobosco. In effetti, pochi animali di grossa taglia furono vittime dei roghi e gli arbusti crebbero spontaneamente, mentre si riscoprirono alcuni panorami interessanti e si portarono alla luce nuove scoperte geologiche e archeologiche. Tuttavia, se si spera di tornare ai livelli precedenti al 1988 occorrerà ancora adesso attendere decenni.[35] Oggi, il National Park Service dà luogo a incendi prescritti per prevenire un disastro della portata di quello del 1988.[36]

^ (EN) History & Culture, su NPS. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Paul Schullery, Searching for Yellowstone: Ecology and Wonder in the Last Wilderness, Montana Historical Society, 2004, p. 7, ISBN 978-09-72-15221-1. ^ (EN) Jim Scott, CU researcher finds 10,000-year-old weapon, su colorado.edu, 21 giugno 2010. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Virginia Morell, Lessons from the wild lab, in Science, vol. 347, n. 6228, 20 marzo 2015, pp. 1302-1307, DOI:10.1126/science.347.6228.1302. ^ (EN) Robin Park, Obsidian: The MVP of Yellowstone's "Stones", su nps.gov, 10 aprile 2019. URL consultato il 28 agosto 2021. ^ (EN) Daniel J. Smith, Black Gold: The Obsidian Cliff Legacy, su thisisyellowstone.com. URL consultato il 28 agosto 2021. ^ (EN) John Colter, the Phantom Explorer—1807-1808, su NPS. URL consultato il 28 agosto 2021. ^ (EN) Burton Harris, John Colter: His Years in the Rockies, U of Nebraska Press, 1993, p. 112, ISBN 978-08-03-27264-4. ^ (EN) History of Yellowstone, su secretyellowstone.com. URL consultato il 28 agosto 2021. ^ (EN) The Fur Trade Era (1818-42), su yellowstone.net. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Jerry Enzler, Jim Bridger: Trailblazer of the American West, University of Oklahoma Press, 2021, p. 208, ISBN 978-08-06-17000-8. ^ (EN) The Exploring Era (1851-63), su yellowstone.net. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) The Folsom Party (1869), su yellowstone.net. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ a b (EN) The Washburn Party (1870), su yellowstone.net. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Nathaniel Pitt Langford, The Discovery of Yellowstone Park: Journal of the Washburn Expedition to the Yellowstone and Firehole Rivers in the Year 1870, U of Nebraska Press, 1972, p. 43, ISBN 978-08-03-25705-4. ^ (EN) American Studies at the University of Virginia, The Grand Canyon of the Yellowstone, su Università della Virginia. URL consultato il 28 agosto 2021. ^ (EN) George Wuerthner, Yellowstone: A Visitor's Companion, Stackpole Books, 1992, p. 18, ISBN 978-08-11-73078-5. ^ Galleria di immagini relative a Yellowstone inviate al Congresso nel 1871, su NPS. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore cam292 ^ a b (EN) Joe Yogerst, Everything to know about Yellowstone National Park, su National Geographic, 12 aprile 2019. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) William R. Supernaugh, Enigmatic Icon: The Life and Times of Harry Yount, su NPS. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Jules Leclercq, Yellowstone, Land of Wonders: Promenade in North America's National Park, U of Nebraska Press, 2020, p. 15, ISBN 978-14-96-21170-5. ^ a b Wind River Reservation, l'unica riserva di Nativi americani in Wyoming, su visitusaita.org, 10 giugno 2019. URL consultato il 26 agosto 2021. ^ (EN) Dick Blust Jr., The President Arthur Expedition: The Fishing Trip That Helped Save Yellowstone, su wyohistory.org, 29 aprile 2019. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ a b c (EN) Safeguarding Yellowstone: the US Army years 1886–1918, su yellowstone.org. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Jean-Yves Montagu, Western America: The National Parks, Evergreen, 1998, p. 26, ISBN 978-38-22-87755-5. ^ (EN) History of the Roosevelt Arch: 10 fascinating facts, su yellowstone.org, 24 aprile 2016. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) From Horse Power to Horsepower, su yellowstonenationalparklodges.com, 2 agosto 2021. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) David Aretha, Yellowstone National Park: Adventure, Explore, Discover, Enslow Publishing, LLC, 2008, p. 46, ISBN 978-15-98-45087-3. ^ a b (EN) John Clayton, Modernizing National Park Facilities: Mission 66 in Wyoming, su wyohistory.org, 18 settembre 2019. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Diane Renkin, Canyon Visitor Education Center, su nps.gov, 22 agosto 2006. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore une ^ a b (EN) Yellowstone National Park (1995), su UNESCO. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ Paolo Mieli, L'incendio del parco di Yellowstone, una lezione per l'Europa, su Corriere della Sera, 27 giugno 2016. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ a b (EN) 1988 Fires, su NPS. URL consultato il 27 agosto 2021. ^ (EN) Fire Management, su nps.gov. URL consultato il 27 agosto 2021.
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