Belgio

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Contesto di Belgio

Il Belgio (/'bɛlʤo/), ufficialmente Regno del Belgio, è uno Stato federale retto da una monarchia costituzionale (denominazione nelle lingue ufficiali: Koninkrijk België in lingua olandese, Royaume de Belgique in lingua francese, Königreich Belgien in lingua tedesca). È uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa occidentale. Confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il Lussemburgo, a sud e sud-ovest con la Francia e a nord-ovest si affaccia sul mare del Nord.

Situato al confine tra l'Europa germanofona e l'area linguistica e culturale romanza, il Belgio è diviso in tre regioni.

A settentrione le Fiandre, di lingua olandese, comprendono circa il 58% della popolazione totale. Nel mezzo è situata la regione della città di Bruxelles, Bruxelles-Capitale che è ufficialmente bilingue, sebbene sia pr...Leggi tutto

Il Belgio (/'bɛlʤo/), ufficialmente Regno del Belgio, è uno Stato federale retto da una monarchia costituzionale (denominazione nelle lingue ufficiali: Koninkrijk België in lingua olandese, Royaume de Belgique in lingua francese, Königreich Belgien in lingua tedesca). È uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa occidentale. Confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il Lussemburgo, a sud e sud-ovest con la Francia e a nord-ovest si affaccia sul mare del Nord.

Situato al confine tra l'Europa germanofona e l'area linguistica e culturale romanza, il Belgio è diviso in tre regioni.

A settentrione le Fiandre, di lingua olandese, comprendono circa il 58% della popolazione totale. Nel mezzo è situata la regione della città di Bruxelles, Bruxelles-Capitale che è ufficialmente bilingue, sebbene sia prevalentemente francofona, e nella quale risiede il 10% della popolazione.

A sud la Vallonia comprende il 32% della popolazione complessiva nazionale, prevalentemente francofona con l'eccezione di una piccola comunità, ai confini con la Germania, la Comunità germanofona del Belgio di lingua tedesca, che comprende i comuni ceduti dalla Germania al Belgio nel 1919 e annessi alla Germania nazista nel 1940-1945.

È stato tra i fondatori dell'Unione europea e la capitale Bruxelles è sede di varie istituzioni comunitarie.

Di più Belgio

Informazioni di base
  • Moneta Euro
  • Prefisso telefonico +32
  • Dominio Internet .be
  • Mains voltage 230V/50Hz
  • Democracy index 7.51
Population, Area & Driving side
  • Popolazione 11584008
  • La zona 30528
  • Lato guida right
Cronologia
  •   Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Belgio.
     Un dipinto della Rivoluzione Belga del 1830

    Il paese presenta evidenti tracce di presenza umana risalente alla preistoria, in particolare nei siti megalitici di Oppagne e di Wéris, dove si riscontrano interessanti dolmen.

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      Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Belgio.
     Un dipinto della Rivoluzione Belga del 1830

    Il paese presenta evidenti tracce di presenza umana risalente alla preistoria, in particolare nei siti megalitici di Oppagne e di Wéris, dove si riscontrano interessanti dolmen.

    I primi abitanti storici del Belgio, chiamati Belgi, erano principalmente membri di tribù celtiche, che vivevano nella Gallia settentrionale e vennero sopraffatti da Giulio Cesare nel 54 a.C., come egli descrisse nel suo De bello Gallico. Fu lo stesso Cesare a notare il particolare valore dei belgi in battaglia tanto da scrivere: "horum omnium fortissimi sunt Belgae" ovvero "tra tutti [i popoli della Gallia] i più valorosi sono i Belgi". L'attuale nome del paese viene dal termine Gallia Belgica in uso presso i romani.

    A Tirlemont/Tienen si trovano alcune tombe romane denominate "Trois tumuli" (Tumuli de Grimde) a forma di tre piccole colline. Siti funerari romani si possono trovare anche a Guèronne e a Billemont (trou de Billemont). Si tratta di tumuli con camera sepolcrale e tomba che presentano singolari affinità con le tombe etrusche e sembra possano essere sorte su siti di epoca più antica.

    Dopo il collasso dell'Impero Romano (V secolo), le tribù germaniche invasero la provincia romana della Gallia. Una di queste popolazioni, i Franchi, installò infine un nuovo regno sotto il governo della dinastia merovingia. Clodoveo I fu il più famoso di questi re: egli si convertì al cristianesimo e governò dal nord della Francia, ma il suo impero comprendeva anche il Belgio. Studiosi cristiani, principalmente monaci irlandesi, predicarono il Cristianesimo e cominciarono l'opera di conversione degli invasori pagani.

    Dopo due secoli, la dinastia carolingia prese il sopravvento: dopo che Carlo Martello contrastò l'invasione moresca dalla Spagna (732, battaglia di Poitiers), il loro famoso re, Carlo Magno, raccolse gran parte dell'Europa sotto la sua sovranità e venne incoronato come Imperatore del Sacro Romano Impero da papa Leone III (Natale dell'800). Il feudalesimo europeo divenne la base per la stabilità militare, politica ed economica. La cristianità fiorì sotto la protezione di questi governanti e tramite la fondazione di comunità religiose e monasteri, chiese e pellegrinaggi.

     La magnifica Grand Place / Grote Markt di Bruxelles / Brussel

    La regione venne in seguito associata ai Paesi Bassi, quindi passò sotto il dominio della Borgogna prima e della Spagna poi, fino a quando le province protestanti si autodichiararono indipendenti (vedi Paesi Bassi). Seguì la dominazione austriaca a partire dalla pace di Utrecht (1713), e alcuni decenni dopo quella francese sotto Napoleone. Dopo la deposizione di Napoleone, sconfitto a Waterloo il 18 giugno 1815, il Belgio venne riunito con le province settentrionali in un unico Regno Unito dei Paesi Bassi fino a quando, nel 1830, la rivoluzione belga portò al costituirsi di uno Stato belga indipendente (riconosciuto nel 1839).

    La rivoluzione belga venne iniziata dalla componente francofona, cattolica e liberale che controllava le industrie e altre fonti economiche e che non voleva vivere sotto un'amministrazione di lingua olandese.[1] Dal 1830 al 1898 soltanto il francese era lingua ufficiale. La componente fiamminga venne discriminata. Nel corso del XX secolo, il movimento fiammingo riuscì a diminuire i privilegi dei francofoni. Negli anni sessanta, la frontiera linguistica fu infine stabilita. Una parte del territorio di lingua olandese fu incorporata nel territorio bilingue di Bruxelles. Comunque, in alcuni comuni delle Fiandre, ufficialmente di lingua olandese, i francofoni mantengono certi diritti, come la possibilità di votare per i partiti francofoni, che non esistono per i fiamminghi nella Vallonia.[senza fonte].[I partiti fiamminghi sono vietati oppure semplicemente non esistono in Vallonia?]

    Esistono sia in Vallonia sia nei comuni di lingua tedesca, delle facilitàzioni amministrative per i residenti di uno degli altri due regimi linguistici. In questi comuni, i residenti possono rivolgersi all'amministrazione cittadina in un'altra lingua rispetto a quella della regione in cui si trova il comune. Nelle Fiandre tuttavia è richiesta la lingua olandese o, nel caso in cui non la si parli, l'aiuto di una persona di madrelingua olandese come traduttore.

    Il re belga, Leopoldo I di Sassonia-Coburgo, venne scelto con l'assistenza dei britannici; la neutralità della nazione venne garantita contro future aggressioni militari straniere. Tale neutralità venne violata nel 1914, quando la Germania invase il Belgio, come parte del Piano Schlieffen, per quindi occuparlo sino alla fine delle ostilità. Il Belgio cercò di tornare alla neutralità negli anni trenta, ma venne nuovamente invaso dalla Germania nazista nel 1940.

     Aristocrazia sul litorale belga nel primo Novecento

    Dopo la seconda guerra mondiale la politica della neutralità venne abbandonata, e il Belgio entrò nella NATO e nella Comunità economica europea. Il Belgio ebbe un'importante colonia in Africa durante la sua storia: il Congo, che venne dato a re Leopoldo II con la Conferenza di Berlino del 1884-1885. Egli considerò il territorio come una sua proprietà privata e lo chiamò Stato Libero del Congo. In questo Stato Libero, la popolazione locale venne brutalizzata in cambio della gomma, un mercato in crescita con lo sviluppo degli pneumatici.

    L'importanza del commercio dei diamanti permise ad Anversa di diventare un centro di rinomanza mondiale nel settore. Nel 1908, la pressione internazionale contro le crudeltà di re Leopoldo divenne così forte che Leopoldo II fu costretto a dare la sua proprietà allo stato belga come colonia. Da allora divenne il Congo Belga, prima di ottenere l'indipendenza nel 1960. Il coinvolgimento all'estero del Belgio crebbe dopo la prima guerra mondiale, quando due colonie tedesche, Ruanda e Burundi, vennero affidate al Belgio dalla Società delle Nazioni. La politica belga nell'amministrazione e nello sviluppo socio-culturale di queste nazioni è stata pesantemente criticata; molti videro le decisioni belghe come un fattore significativo nei problemi che afflissero il Ruanda negli anni novanta.[senza fonte]

    Fin dall'inizio del XX secolo la storia del Belgio è stata sempre più dominata dalla crescente autonomia delle sue due comunità principali, fiamminga e vallone. A conferma di ciò, a partire all'incirca dal 1970, non esistono più partiti nazionali in Belgio, ma solo partiti fiamminghi o valloni. I reiterati tentativi di stabilire partiti nazionali producono risultati, in termini di voti, inferiori all'1% dell'elettorato. I partiti di Bruxelles non presero mai il via (come nel caso del "Blauwe Leeuwen" e del "Rode Leeuwen" dei fiamminghi di Bruxelles) o si fusero con uno dei partiti liberali della comunità francofona (come l'FDF). Per questo, il panorama politico mostra un sistema duale che riflette le due comunità dominanti soggiacenti.

    Dopo le elezioni politiche del giugno 2007 queste divisioni politiche si sono ulteriormente accentuate, tanto da trascinare il paese in una crisi istituzionale particolarmente grave, durante la quale sono stati necessari 196 giorni per creare un governo. Nel novembre 2007 si è tenuta a Bruxelles una manifestazione popolare in favore dell'unità del paese e contro il progetto di trasformarlo in una confederazione di Stati autonomi a base etnico-linguistica. La crisi politica ha trovato il suo culmine dopo le elezioni del 2010: per 541 giorni il Belgio non ebbe un nuovo governo. Tale crisi si risolve a dicembre del 2011, quando il vallone socialista di origini italiane Elio Di Rupo forma una coalizione di governo. Il 21 luglio del 2013, in occasione della festa nazionale, il re Alberto II abdica dopo vent'anni di regno in favore del figlio Filippo, che diviene così il settimo re dei belgi. Dopo nuove elezioni e lunghi negoziati tra i partiti, l'11 ottobre 2014 è stato raggiunto l'accordo di coalizione che nomina Charles Michel nuovo Primo ministro del paese.

    ^ Universo, De Agostini, Novara, Vol.II, pag.230-235
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