Chimborazo

Il Chimborazo (6310 m s.l.m.) è una montagna dell'America meridionale localizzata nell'entroterra ecuadoriano vicino a Riobamba a 180 km a sud di Quito. Rappresenta la cima più alta delle Ande ecuadoriane; ha inoltre un diametro di 20 km e domina una regione di 50000 km². È soprannominato dagli abitanti Taita Chimborazo, ovverosia papà Chimborazo, mentre la madre è il Tungurahua.

Da esso nascono i numerosi affluenti del fiume Guayas, così come quelli del Rio delle Amazzoni, che ne fanno la prima fonte di approvvigionamento idrico per le province di Bolivar e Chimborazo: Guaranda è rifornita dai vertientes, nell'alto páramo situato a ...Leggi tutto

Il Chimborazo (6310 m s.l.m.) è una montagna dell'America meridionale localizzata nell'entroterra ecuadoriano vicino a Riobamba a 180 km a sud di Quito. Rappresenta la cima più alta delle Ande ecuadoriane; ha inoltre un diametro di 20 km e domina una regione di 50000 km². È soprannominato dagli abitanti Taita Chimborazo, ovverosia papà Chimborazo, mentre la madre è il Tungurahua.

Da esso nascono i numerosi affluenti del fiume Guayas, così come quelli del Rio delle Amazzoni, che ne fanno la prima fonte di approvvigionamento idrico per le province di Bolivar e Chimborazo: Guaranda è rifornita dai vertientes, nell'alto páramo situato a 25 km.

A causa del rigonfiamento equatoriale, la sua vetta è il punto più distante dal centro della Terra.

Nel 1735 gli astronomi francesi Pierre Bouguer e Charles Marie de La Condamine si recarono in Sudamerica per tentare la misurazione del meridiano terrestre a un grado di latitudine. Approfittarono dell'occasione e della simmetria del Chimborazo per tentare anche un esperimento di deviazione del pendolo, ispirato già da Isaac Newton ma mai condotto sul campo.

A dicembre 1738, in condizioni molto difficili di terreno e di clima, condussero un paio di misurazioni alle altitudini di 4680 e Template:4340[1]. Bouguer scrisse in un articolo del 1749 che essi erano stati in grado di rilevare una deviazione di 8 secondi ma senza raggiungere conclusioni scientificamente apprezzabili.

Nel 1802 il tedesco Alexander von Humboldt tentò di scalare il vulcano insieme ad Aimé Bonpland. Arrivati a quota 5875 m, tuttavia, i due dovettero rinunciare a causa della mancanza di ossigeno. Saranno invece Edward Whymper e i fratelli italiani Louis e Jean-Antoine Carrel a raggiungere la cima il 4 gennaio 1880[senza fonte]; poiché molti sollevarono dei dubbi sul reale esito della spedizione, Whymper nello stesso anno scalò una seconda volta la cima del vulcano, scegliendo un altro percorso, questa volta in compagnia degli ecuadoriani David Beltrán e Francisco Campaña.

Il 25 maggio 2008 il peruviano César Rosales stabilì il primato di velocità, al 2022 imbattuto, partendo dal rifugio Carrel verso la vetta e ritorno per la via normale, in un tempo di 2h 38'[2][3].

^ (EN) John Henry Poynting, The mean density of the earth (PDF), 1894, pp. 12–22. ^ (ES) Egloff y Miranda irán a velocidad al Chimborazo, Guayaquil, el Telégrafo, 29 dicembre 2016. URL consultato il 1º dicembre 2022 (archiviato il 1º dicembre 2022). ^ (ES) Óscar Miranda, El peruano que tocó el cielo, in la República, Lima, 24 luglio 2022. URL consultato il 1º dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2022).
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