Deltawerken

( Piano Delta )

Il piano Delta (in Olandese Deltawerken) è un progetto ideato e avviato in seguito all'inondazione causata dal Mare del Nord nel 1953 nei Paesi Bassi, per evitare il ripetersi di simili catastrofi. L'inondazione aveva infatti causato la morte di 1835 persone e costretto all'evacuazione altre 70.000; annegarono 10.000 capi di bestiame e 4.500 edifici furono distrutti. Appunto per questo furono costruite tali dighe.

Il progetto aveva l'ambizione di incrementare la sicurezza delle zone topograficamente più depresse del delta del Reno, della Mosa e della Schelda, difendendole dalle tempeste più violente e dalle inondazioni. Dato che più di un terzo del paese si trova sotto il livello del mare, l'obiettivo risultava complesso. Le dune costiere furono rialzate di oltre 5 metri e le isole della Zelanda furono collegate da dighe e altri capolavori di alta ingegneria. Tra questi il più complesso è l'Oosterscheldekering (diga della Schelda orientale), opera di sbarramento lunga ...Leggi tutto

Il piano Delta (in Olandese Deltawerken) è un progetto ideato e avviato in seguito all'inondazione causata dal Mare del Nord nel 1953 nei Paesi Bassi, per evitare il ripetersi di simili catastrofi. L'inondazione aveva infatti causato la morte di 1835 persone e costretto all'evacuazione altre 70.000; annegarono 10.000 capi di bestiame e 4.500 edifici furono distrutti. Appunto per questo furono costruite tali dighe.

Il progetto aveva l'ambizione di incrementare la sicurezza delle zone topograficamente più depresse del delta del Reno, della Mosa e della Schelda, difendendole dalle tempeste più violente e dalle inondazioni. Dato che più di un terzo del paese si trova sotto il livello del mare, l'obiettivo risultava complesso. Le dune costiere furono rialzate di oltre 5 metri e le isole della Zelanda furono collegate da dighe e altri capolavori di alta ingegneria. Tra questi il più complesso è l'Oosterscheldekering (diga della Schelda orientale), opera di sbarramento lunga 9 chilometri che può essere chiusa per proteggere la baia, ma che resta solitamente aperta per mantenerne la salinità nonché preservare la fauna selvatica e l'industria della pesca. Questi capolavori ingegneristici, della lunghezza complessiva di 25 chilometri, hanno però ridotto la costa dei Paesi Bassi di circa 700 chilometri. L'Oosterscheldekering è considerata da alcuni l'ottava meraviglia del mondo e inoltre l'American Society of Civil Engineers l'ha indicata tra le sette meraviglie del mondo moderno. Tuttavia vi è un acceso dibattito attorno al piano Delta: la terra si abbassa ed è soggetta al riscaldamento globale e al cambiamento climatico mentre il livello degli oceani cresce. Le dighe dovranno sicuramente essere rinforzate e rialzate, intensificando il processo di subsidenza del terreno. C'è chi ritiene che trasferire le città e restituire le terre al mare sarebbe, nel lungo periodo, una soluzione più sostenibile rispetto a una battaglia contro le acque.

Fotografie di:
Raimond Spekking - CC BY-SA 4.0
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