مسجد الحسن الثاني
( Moschea di Hassan II )La moschea è stata progettata dall’architetto francese Michel Pinseau, costruita dalla società francese Bouygues[1] dal 12 luglio 1986 e inaugurata il 30 agosto 1993, mettendo al lavoro oltre 20.000 operai e 10.000 artigiani marocchini venuti da ogni parte del paese, producendo 53 000 m² di lavori di intaglio in legno, oltre 10 000 m² di decorazioni zellige (decorazioni in mattonelle), mosaici nei pavimenti e nelle pareti, soffitti cesellati e rilievi in stucco, dove e nascosta una specie di "cripta".
Costruita per volere del re Hassan II è costata circa 500 milioni di dollari, finanziata direttamente dai soldi del popolo marocchino, che molte volte è stato forzato a pagare dalle forze dell'ordine, anche confiscando beni. Il perché di una struttura tanto solenne è dovuta al fatto che il sovrano, negli anni Ottanta, decise di volere per il Marocco un edificio che fosse alla stregua dei simboli degli altri Paesi, come la Statua della Libertà per gli Stati Uniti, il Colosseo per l’Italia o la Torre Eiffel per la Francia. La Moschea divenne quindi il simbolo rappresentativo del Marocco, una struttura che rappresenta la tradizione millenaria ma al tempo stesso è anche l’innovazione, considerato tra gli esempi più interessanti di architettura e ingegneria contemporanea marocchina.
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