Москва

( Mosca (Russia) )

Mosca (AFI: /ˈmoska/; in russo: Москва́?, traslitterato: Moskva, pronuncia russa [mɐskˈva], ) è la capitale, la città più popolosa nonché il principale centro politico, economico e finanziario della Federazione Russa.

Fu fondata nell'anno 1147 da Jurij Dolgorukij sulle sponde del fiume Moscova. Il suo perimetro si estese gradualmente fino a includere nel XX secolo i sobborghi limitrofi di Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo, Tušino (dal 1960) e di Solncevo (dal 1986), raggiungendo un'area totale di 2561,50 km². La città è stata capitale del Granducato ...Leggi tutto

Mosca (AFI: /ˈmoska/; in russo: Москва́?, traslitterato: Moskva, pronuncia russa [mɐskˈva], ) è la capitale, la città più popolosa nonché il principale centro politico, economico e finanziario della Federazione Russa.

Fu fondata nell'anno 1147 da Jurij Dolgorukij sulle sponde del fiume Moscova. Il suo perimetro si estese gradualmente fino a includere nel XX secolo i sobborghi limitrofi di Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo, Tušino (dal 1960) e di Solncevo (dal 1986), raggiungendo un'area totale di 2561,50 km². La città è stata capitale del Granducato di Mosca, del regno degli zar di Moscovia, dell'Impero russo (fino al 1713 e poi dal 1728 al 1732) e dell'Unione Sovietica; oggi è sede del Governo della Federazione Russa, situato nel Cremlino di Mosca, una cittadella medievale fortificata che funge da sede del Presidente russo. Il Cremlino e la Piazza Rossa sono uno dei vari siti Patrimonio dell'umanità situati nel territorio dell'oblast' moscovita. Anche il Parlamento russo (composto dalla Duma di Stato e dal Consiglio federale) ha sede nella città.

Vi risiede circa un decimo dell'intera popolazione russa: con più di 13 milioni di abitanti (18 milioni considerando l'area metropolitana), è la città più popolosa del Paese, la seconda città d'Europa per popolazione e superficie dopo Istanbul, la decima città più popolosa del mondo, la città con oltre di 10 milioni di persone più settentrionale al mondo nonché, a causa del suo rigido clima continentale, la megalopoli più settentrionale e fredda della Terra.

Mosca è rinomata per i suoi stili architettonici unici e ammirabili in un gran numero di edifici storici, fra cui la celebre Cattedrale di San Basilio con le sue cupole a cipolla colorate, la Cattedrale di Cristo Salvatore, i magazzini GUM e l'Esposizione delle conquiste dell'economia nazionale. La città è sede della Torre di Ostankino, la più alta struttura d'Europa, della Torre della Federazione, il secondo più alto grattacielo d'Europa, e del Centro internazionale di affari di Mosca. Con più del 40% del suo territorio ricoperto da vegetazione, è una delle capitali più verdi d'Europa e del mondo; fra i parchi principali della città sono menzionabili il parco Gor'kij, il parco Kolomenskoe e il parco Caricyno. Mosca è inoltre considerata il centro della cultura russa, essendo luogo di nascita e di residenza di celebri artisti, scienziati e sportivi russi del passato e del presente, nonché sede di numerosissimi musei, accademie, istituzioni politiche e teatri.

Quella moscovita costituisce una delle maggiori economie urbane globali, essendo classificata come città alfa globale, oltre a essere una delle destinazioni turistiche in più rapida crescita secondo il MasterCard Global Destination Cities Index.

La città è servita da un'ampia rete di trasporti, che include quattro aeroporti internazionali (Šeremet'evo, Domodedovo, Vnukovo e Žukovskij), nove stazioni ferroviarie, numerose linee tramviarie, un sistema di monorotaia, un sistema ferroviario di superficie, un sistema di cabinovia, uno sviluppato servizio di car sharing e di bike sharing, e la metropolitana, fra le più estese e profonde del mondo, la più frequentata in Europa e la quarta più frequentata al mondo; essa è uno dei punti di riferimento della città ed è famosa per la ricchezza dell'architettura delle sue 200 stazioni (di particolare pregio artistico, fra le altre, sono le stazioni di Komsomol'skaja, Ploščad' Revoljucii e Kievskaja).

Mosca è nota con numerosi epiteti,che si riferiscono alle sue dimensioni e allo status preminente all'interno della nazione: "terza Roma" (Третий Рим/Tretij Rim), "città dalla pietra bianca" (Белокаменная/Belokamennaja), "città del primo trono" (Первопрестольная/Pervoprestol'naja), "città delle quaranta fortezze" (Сорок Сороков/Sorok Sorokov) e "città-eroina (della seconda guerra mondiale)" (город-герой/gorod-geroj).

  Lo stesso argomento in dettaglio: Granducato di Mosca.
Origini  Guerrieri del Khanato dell'Orda d'Oro

Il primo riferimento storico a Mosca è datato 1147, quando era un'oscura città di una piccola provincia con una tribù finnica (i Merja) e in un'antica cronaca russa si narra che il principe russo Jurij Dolgorukij invitò il principe Svjatoslav di Novgorod-Severskij, nonché suo alleato, a visitare il villaggio: «Vieni da me, fratello, vieni a Mosca!».

Nel 1156, il principe Jurij Dolgorukij fortificò la città, cingendola di mura. Dopo il saccheggio del 1237-1238, quando i Mongoli la rasero al suolo uccidendone tutti gli abitanti, Mosca fu ricostruita e divenne la capitale d'un principato indipendente.

XIV secolo

Nel 1300 Mosca fu conquistata da Daniil Aleksandrovič, il figlio di Aleksandr Nevskij e membro della dinastia Rjurik. La sua posizione favorevole sulle rive del fiume Moscova contribuì a una rapida espansione. Mosca fu stabile e prospera per diversi anni, attraendo di conseguenza un gran numero di immigrati dall'intera Russia.

Intorno al 1304 Jurij di Mosca entrò in competizione con Michail Jaroslavič (e successivamente con il figlio di quest'ultimo, Dmitrij) per il trono del Principato di Vladimir-Suzdal'. Con Ivan I Mosca ebbe finalmente la meglio su Tver' e assunse il ruolo di capitale del principato e di unico centro di raccolta delle tasse destinate ai governanti mongoli. Attraverso il pagamento di un cospicuo tributo Ivan ottenne un'importante concessione dal khan: al contrario di altri principati, Mosca non fu divisa fra i figli del principe, bensì passò interamente al maggiore di essi.

Se inizialmente il khan dell'Orda d'Oro tentò di limitare l'influenza di Mosca, in seguito, quando l'ascesa del Granducato di Lituania cominciò a minacciare l'intera Russia, il khan stesso, per controbilanciare la Lituania, rinforzò Mosca, consentendole di diventare una delle città più potenti in Russia.

Nel 1380, il principe Dimitri Donskoj di Mosca condusse un'armata panrussa a un'importante vittoria sui Mongoli nella Battaglia di Kulikovo. In quel momento Mosca assunse un ruolo di primo piano nella liberazione della Russia dalla dominazione mongola.

Dal XV al XVI secolo

Nel 1480 Ivan III di Russia sottrasse definitivamente il controllo di Mosca ai Tatari e consegnò la città ai Russi; la città divenne poi capitale di un impero destinato a racchiudere, oltre all'intera Russia e alla Siberia, molte altre terre. Ivan III sposò poi Sofia Paleologa, nipote dell'ultimo imperatore di Costantinopoli, rafforzando così l'importanza della città. Il cuore della Chiesa ortodossa si spostò a questo punto dall'antica Bisanzio a Mosca.

La nuova posizione politica e religiosa raggiunta da Mosca sul piano internazionale portò alla nascita dell'idea che la città fosse la terza Roma (dove Roma e Costantinopoli erano state le prime due).

La tirannia dei successivi zar, come Ivan IV il Terribile, portò alla decadenza dello Stato, benché allo stesso tempo l'impero andasse espandendosi. Nel 1571 i Tartari del Canato di Crimea si impadronirono di Mosca e la diedero alle fiamme. Dal 1610 al 1612 Mosca fu occupata da truppe del regno polacco-lituano, il cui sovrano Sigismondo III tentò di usurpare il trono russo.

Dal XVII al XIX secolo
  Lo stesso argomento in dettaglio: Romanov.
 Mappa di Mosca, 1784

Nel 1612 gli abitanti di Nižnij Novgorod e di altre città russe si sollevarono contro gli occupanti polacchi, assediarono il Cremlino e sterminarono gli invasori. Nel 1613 un'assemblea dell'impero elesse lo zar Michele Romanov, dando inizio alla dinastia Romanov.

Lo zar già allora istituì una festa a ricordo della cacciata dei Polacchi e dei Lituani, nota come "giorno della liberazione di Mosca dagli invasori polacchi".

 L'Incendio di Mosca del 1812 durante la Campagna di Russia del Primo Impero Francese

Mosca cessò di essere la capitale del regno russo nel 1703, quando Pietro il Grande costruì San Pietroburgo, sulla costa del mar Baltico. Quando nel 1812 Napoleone invase il Paese, il 14 settembre i moscoviti evacuarono e arsero la città, mentre le forze di Napoleone si avvicinavano. L'esercito di Napoleone, stremato dalla fame, dal freddo e dalla mancanza di approvvigionamenti, si ritirò.

Dal XX secolo Dal 1905 alla Rivoluzione d'Ottobre

Nel gennaio del 1905 fu istituita ufficialmente a Mosca la carica di governatore, o sindaco, e Aleksandr Adrianov divenne il primo sindaco ufficiale di Mosca; il sindaco attuale è Sergej Sobjanin. Dopo il successo della rivoluzione d'ottobre del 1917 Lenin, temendo invasioni straniere, spostò la capitale da Pietrogrado (fino al 1914 chiamata San Pietroburgo) di nuovo a Mosca il 5 marzo 1918.

La seconda guerra mondiale
  Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Mosca.

Durante la seconda guerra mondiale, alle porte della città ci fu un attacco da parte delle truppe tedesche della Wehrmacht, che riuscirono a spingersi fino al vicino comune di Himki, a nord-ovest di Mosca. Un monumento che raffigura tre enormi cavalli di Frisia è stato posto sul punto più vicino al centro raggiunto dall'avanguardia delle truppe nemiche. Il 5 dicembre 1941, l'Armata rossa sferrò una grande controffensiva davanti a Mosca e riuscì a sconfiggere le truppe tedesche, salvando la capitale e respingendo indietro il nemico.

Snodo vitale delle ferrovie e delle linee di rifornimento dell'URSS, Mosca, insieme con Leningrado e Kiev, venne individuata come uno dei tre obiettivi strategici dell'offensiva del 1941 della Wehrmacht.

 
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Panorama di Mosca nel 1867
Dal dopoguerra al crollo dell'URSS  Le chruščëvke, edifici oggi fatiscenti costruiti sotto Chruščëv

Tra il 1952 e il 1957 a Mosca si costruirono, su commissione di Stalin, 7 grattacieli di simile architettura chiamati "sette sorelle", che ancora oggi sono un simbolo importante della città rappresentante l'epoca sovietica.[1]

Nel 1960 i confini territoriali di Mosca furono stabiliti lungo il MKAD; questo confine fu rimosso solo nel 1984 in seguito alla costruzione di nuovi edifici.

Nel 1980 Mosca accolse i Giochi della XXII Olimpiade, durati dal 19 luglio al 3 agosto del 1980.

Dal 19 al 22 agosto 1991 avvenne il "putsch di agosto" organizzato dal Comitato statale per lo stato di emergenza. Nel 1993, a seguito della crisi costituzionale, causata dallo scontro tra il presidente El'cin e il Parlamento russo, il 3 e il 4 ottobre fu occupato il centro televisivo di Ostankino e fu attaccato il Palazzo del Governo.

Periodo post-sovietico  Moderna vista della capitale

Alla fine degli anni novanta e all'inizio degli anni duemila la capitale si scontrò per la prima volta con la minaccia del terrorismo internazionale, con alcuni attacchi contro i civili.

I primi anni duemila hanno dato alla città una nuova faccia: furono costruiti numerosi centri finanziari e abbattuti molti edifici sovietici obsoleti[2] e fu notevolmente migliorato il settore dei servizi. Oggi si può osservare una città completamente diversa da quella cementata dagli stereotipi sovietici e post-sovietici.

 Rinnovamento del manto stradale in via Tverskaja nel 2016

Nel 2015, su iniziativa della Duma di Mosca, sono incominciati i lavori di riqualificazione delle strade della capitale sulla base del programma "La mia via" (Моя улица), che ha come obiettivo il rinnovamento e la creazione di zone pedonali, marciapiedi, facciate e illuminazione di edifici, piste ciclabili e piantumazione di alberi; la fine dei lavori era prevista per l'anno 2020.[3]

Nel 2016 la Duma di Mosca ha avviato il programma di rinnovamento degli alloggi, grazie al quale entro 15 anni verranno abbattuti e sostituiti da abitazioni moderne i circa 5 000 condomini fatiscenti costruiti tra il 1957 e il 1968 durante il governo di Nikita Sergeevič Chruščëv, dal quale le abitazioni prendono il nome di chruščëvka.[4]

Da luglio ad agosto 2019 a Mosca c'è stata un'ondata di proteste anti-governative, guidate dall'oppositore Alexej Naval'nyj e dai candidati indipendenti al ruolo di deputati della Duma della città di Mosca Il'ja Jašin, Ljubov' Sobol', Ivan Ždanov e Julija Galjamina. I raduni avvenuti a Sakharov Avenue il 20 luglio (22 000 manifestanti)[5] e il 10 agosto (50 000 manifestanti)[6] 2019 sono diventati i maggiori raduni politici in Russia dopo le proteste in Russia del 2011-2013.[7] Le proteste sono state causate dalla situazione instabile delle elezioni della Duma della città di Mosca del 2019. Diffuse proteste pubbliche si sono scatenate da numerose violazioni delle autorità, rivendicate dai candidati indipendenti dell'opposizione, durante la procedura di registrazione dei candidati per le elezioni.[8]

I simboli della città
  Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Mosca.

Lo stemma della città raffigura un cavaliere con una lancia in mano mentre uccide un basilisco ed è identificato con San Giorgio che uccide il drago. L'emblema araldico di Mosca è parte integrante dello stemma della Russia sin dal XVI secolo. I suoi tre colori (bianco, blu e rosso) si crede abbiano ispirato i colori della bandiera della Russia.

In accordo alla legge cittadina del 1º ottobre 1995, n. 4-12 "Sul simbolo e sulla bandiera della città di Mosca", lo stemma cittadino presenta su uno scudo araldico a sfondo rosso scuro di proporzioni 8:9 l'effigie di "San Giorgio vittorioso" con armatura argentea e mantello azzurro su un cavallo argenteo che trafigge con una lancia dorata un drago nero.

La bandiera della città di Mosca è rettangolare e di proporzioni 2:3, ha colore rosso scuro e raffigura al centro delle due facciate gli elementi sopra elencati dello stemma con proporzioni tali da occupare 2/5 della larghezza della bandiera.

L'inno della città di Mosca è la composizione musicale "Mosca mia" ("Моя Москва"), scritta da I. Dunaevskij per i versi di M. Lisjanskij e S. Agranjan.

Onorificenze Città eroina - nastrino per uniforme ordinaria  Città eroina — 8 maggio 1965 Ordine di Lenin (2) - nastrino per uniforme ordinaria  Ordine di Lenin (2) — 1947 e 8 maggio 1965 Ordine della Rivoluzione d'Ottobre - nastrino per uniforme ordinaria  Ordine della Rivoluzione d'Ottobre
^ Семь высоток — символ Москвы, su archi.ru, Российская архитектура. URL consultato il 26 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2011). ^ Москомархитектура. Исторический экскурс, su mka.mos.ru, Москомархитектура. URL consultato il 26 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2006). ^ Leslie & Jonathan Charley, Il rinnovamento di Mosca e lo smantellamento dell'architettura del Soviet, su eddyburg.it, The Guardian, articolo pubblicato il 31 marzo ed il 31 ottobre 2017; traduzione sul sito divulgativo di Edoardo Salzano, 7 novembre 2017. URL consultato il 7 novembre 2021. ^ eurasiatx.com, http://eurasiatx.com/krusciovke-il-si-della-duma-alla-demolizione/?lang=it/Articolo. URL consultato il 21 aprile 2022. ^ Cesi, Russia: ecco perché continuano le proteste a Mosca, su Policy Maker, 27 luglio 2019. URL consultato il 21 aprile 2022. ^ Cristiano Tassinari, Mosca, una città in tumulto, su euronews, 10 agosto 2019. URL consultato il 21 aprile 2022. ^ La più grande protesta a Mosca dal 2011, su Il Post, 11 agosto 2019. URL consultato il 21 aprile 2022. ^ Oltre mille arresti a Mosca nelle manifestazioni anti-Putin, su La Stampa, 28 luglio 2019. URL consultato il 21 aprile 2022.
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