Región del Darién

( Darién )

Il Darién (anche noto come tappo del Darién per via della fitta vegetazione, dallo spagnolo Tapón del Darién) è una regione dell'America centrale posta al confine tra Panama e la Colombia, che rappresenta il confine naturale tra l'America centrale e l'America del Sud. Si estende con le sue foreste, i suoi rilievi e i suoi numerosi bacini idrici nella parte settentrionale del Dipartimento di Chocó colombiano e la Provincia di Darién panamense.

Nella regione del Darién ricadono due parchi nazionali: il parco nazionale del Darién a Panamá e il Parco nazionale Los Katíos in Colombia. Il tappo del Darién è geograficamente occupato sul lato colombiano dal delta fluviale dell'Atrato, il quale forma una superficie paludosa che si estende per circa 80 km di ampiezza. La catena montuosa costiera della Serranía del Baudó si estende sulla costa pacifica colombiana e sulle zone più meridionali dello Stato panamense. Quest'ultimo Paese, nella sua porzione del Darién, è ...Leggi tutto

Il Darién (anche noto come tappo del Darién per via della fitta vegetazione, dallo spagnolo Tapón del Darién) è una regione dell'America centrale posta al confine tra Panama e la Colombia, che rappresenta il confine naturale tra l'America centrale e l'America del Sud. Si estende con le sue foreste, i suoi rilievi e i suoi numerosi bacini idrici nella parte settentrionale del Dipartimento di Chocó colombiano e la Provincia di Darién panamense.

Nella regione del Darién ricadono due parchi nazionali: il parco nazionale del Darién a Panamá e il Parco nazionale Los Katíos in Colombia. Il tappo del Darién è geograficamente occupato sul lato colombiano dal delta fluviale dell'Atrato, il quale forma una superficie paludosa che si estende per circa 80 km di ampiezza. La catena montuosa costiera della Serranía del Baudó si estende sulla costa pacifica colombiana e sulle zone più meridionali dello Stato panamense. Quest'ultimo Paese, nella sua porzione del Darién, è nettamente diverso, poiché formato da foreste pluviali montuose, con un'altitudine che va dai 60 m del fondovalle ai 1.845 m del rilievo più alto, il Cerro Tacarcuna nella catena nota come Serranía del Darién.

Nel XVII secolo fu tentata l'installazione nella regione di una colonia scozzese (Schema di Darién). I partecipanti di questo tentativo morirono quasi tutti di malattia nel giro di pochi anni.

Storia precolombiana  Principali aree popolate dalle civiltà precolombiane nel continente americano:

     Artide

     Nord-est

     Aridoamerica

     Mesoamerica

     Regione istmo-colombiana

     Caraibi

     Amazzonia

     Ande

Gli studi archeologici sul Darién sono stati più limitati rispetto alle regioni geografiche situate più a nord e più a sud. Tra i principali ricercatori che si sono interessati alla regione rientrano Max Uhle, William Henry Holmes, C. V. Hartman e George Grant MacCurdy. Al loro lavoro si sono aggiunti nel XX secolo Samuel Kirkland Lothrop, John Alden Mason, Doris Stone, William Duncan Strong, Gordon Willey e altri ancora. Uno dei motivi della relativa mancanza di attenzione è la mancanza di interesse manifestata da parte dei locali stessi sui monumenti e l'architettura ancestrali. Esistono numerosi siti formati da imponenti luoghi di sepoltura, piazze, strade lastricate, sculture in pietra e manufatti realizzati in giada, oro e ceramica.[1]

Il Darién è la terra natale degli Emberá-Wounaan e dei Cuna (oltre ad essere l'antica dimora del popolo Cueva prima del XVI secolo).[2] Gli spostamenti locali avvengono spesso per mezzo di (piroghe). Sul lato panamense, La Palma era la capitale della provincia e, ancora oggi, il principale centro culturale. Altri insediamenti rilevanti sono Yaviza ed El Real. La popolazione nel Darién ammontava a 1.700 persone nel 1980.[senza fonte] Il mais, la manioca, i platani e le banane risultano tuttora le colture di base nelle fattorie locali.[3]

I Cunas vivevano nell'attuale Colombia settentrionale e nella provincia di Darién di Panama al tempo della colonizzazione spagnola, e solo successivamente iniziarono a spostarsi verso ovest a causa di alcune schermaglie sorte con gli spagnoli e con altri gruppi autoctoni. Secoli prima del 1400, i Cuna giunsero in Sud America durante una delle migrazioni dei Chibchan che si spostavano ad est dall'America Centrale. Al tempo della colonizzazione spagnola, si erano stanziati nella regione di Uraba e vicino ai confini di quelli che ora sono il Dipartimento di Antioquia e il Dipartimento di Caldas.[1][4]

Colonizzazione europea  La rotta di Núñez de Balboa verso il Mare del Sud, 1513 "Una nuova mappa dell'istmo di Darien in America, la baia di Panama, il golfo di Vallona o San Michele, con le sue isole e paesi adiacenti". In una lettera che fornisce una descrizione dell'istmo di Darian, Edimburgo: 1699

Vasco Núñez de Balboa e Alonso de Ojeda esplorarono la costa della Colombia tra il 1500 e il 1501. Trascorsero la maggior parte del tempo nel Golfo di Urabá, dove entrarono in contatto con i Cuna. Il confine regionale fu inizialmente istituito nel 1508 a seguito dell'emanazione di un decreto reale, per separare i governatorati coloniali di Castilla de Oro e Nueva Andalucía, usando il fiume Atrato come delimitazione tra i due governatorati.[5][6] Balboa sentì parlare del Mare del Sud da gente del posto mentre navigava lungo la costa caraibica. Il 25 settembre 1513, avvistò il Pacifico.[7][8]

Nel 1519, fu fondata la città di Panamá vicino a un piccolo insediamento indigeno sulla costa del Pacifico: si trattò della prima colonia capitale costituita sul continente americano.[9] Dopo la scoperta del Perù, esso divenne un importante porto commerciale e centro amministrativo.

Nel 1671, il pirata gallese Henry Morgan attraversò l'istmo di Panamá dal lato caraibico e distrusse la città.[10] L'insediamento fu ricostruito ad alcuni chilometri più a ovest, su una piccola penisola. Le rovine del centro storico, note come Panamá Viejo, sono oggi visitabili e sono state dichiarate patrimonio mondiale dell'UNESCO nel 1997.[11][12]

L'argento e l'oro del Vicereame del Perù furono trasportati via terra attraverso l'istmo a Portobelo, dove la flotta spagnola del tesoro li spedì a Siviglia e Cadice dal 1707.[13] L'avventuriere Lionel Wafer trascorse quattro anni (1680-1684) tra le comunità dei Cuna.[14]

Nel 1698, la Scozia cercò di stabilire un insediamento attraverso lo schema di Darién, uno dei principali tentativi della Scozia indipendente di costituire una colonia.[15] La prima spedizione di cinque navi (Saint Andrew, Caledonia, Unicorn, Dolphin, ed Endeavour) salpò da Leith il 14 luglio 1698, con a bordo circa 1.200 persone.[16] Gli ordini erano "di procedere verso la baia di Darién, e fondare sull'Isola chiamata l'Isola d'oro ... alcune leghe al margine inferiore della foce del grande fiume di Darién [...] un insediamento stabile sulla terraferma".[17] Dopo aver fatto scalo a Madera e nelle Indie occidentali, la flotta sbarcò al largo della costa di Darién il 2 novembre. I coloni battezzarono la loro nuova casa "Nuova Caledonia".[18]

 Mappa del Darién del 1785.

L'obiettivo era permettere alla colonia di essere attraversata da una strada che collegasse i due oceani. Dal 1700 ai giorni nostri, sono state avanzate ipotesi secondo cui l'impresa era caratterizzata da una scarsa pianificazione e approvvigionamento, una divisione di intenti, una cattiva scelta dei beni commerciali, devastanti epidemie, comprovati tentativi della Compagnia delle Indie Orientali di stroncarla, nonché dal fallimento nell'anticipare la risposta militare dell'Impero spagnolo. La decisione definitiva di abbandonare il proposito avvenne nel marzo del 1700 dopo che un assedio delle forze iberiche si era già assicurato il porto.[19][20]

Dato che la Compagnia scozzese era sostenuta da circa il 20% di tutto la liquidità che circolava in Scozia, il fallimento del progetto lasciò tutte le Lowlands in uno stato di grave dissesto: gli incentivi finanziari ricevuti dagli inglesi spinsero i governanti locali a sottoscrivere l'Atto di Unione del 1707.[21] Stando a quanto pattuito, può dedursi che l'establishment scozzese (aristocrazia terriera e élite mercantile) concordò nella possibilità di aspirare da allora ad un potere maggiore per via dei benefici che potevano derivarne. Il commercio internazionale britannico e lo sviluppo dei possedimenti inglesi d'oltremare avrebbero dovuto così contribuire ad arricchire rapidamente gli scozzesi. Alcuni dei nobili scozzesi non potevano non affidarsi a questa speranza, poiché finiti quasi in rovina per via degli investimenti infruttuosi nel fiasco di Darién.[21]

L'attuale confine tra la Colombia e Panama è regolato dal Trattato Victoria-Velez, firmato a Bogotà il 20 agosto 1924 dai ministri degli Esteri di Panama, Nicolas Victoria e Colombia, Jorge Velez. Questo trattato è ufficialmente registrato nel registro n. 814 dei trattati della Società delle Nazioni in data 17 agosto 1925. Il confine è stato studiato sulla base di una legge colombiana che lo definiva promulgata il 9 giugno 1855.[22]

Risorse naturali  Un albero di Ceiba nel tappo di Darién. Queste piante erano considerate sacre dalle antiche culture Maya

Esistono due grandi parchi nazionali nel tappo di Darién: il Parco nazionale del Darién a Panama e il Parco nazionale Los Katíos in Colombia. Le foreste locali erano largamente composte da cedrela e mogano, ma molti di queste piante furono disboscate per mano dei taglialegna.

Il parco nazionale del Darién interessa circa 5.790 km quadrati ed è stato istituito nel 1980. È il più grande parco nazionale del centro America.[23][24]

Volo Copa Airlines 201

Il 6 giugno 1992, l'equipaggio del volo 201 della Copa Airlines su un modello di aereo Boeing 737 che volava da Panama a Cali, in Colombia, si schiantò nelle foreste del Darién. I 47 passeggeri a bordo morirono tutti sul colpo.[25]

^ a b (EN) Commissione di Studio Statunitense sul Canale Interoceanico Atlantico-Pacifico, Annex V, Study of Engineering Feasibility, vol. 1, 1970, p. C-38. ^ (ES) Alfredo Molano e María Constanza Ramírez, El Tapón del Darién, El Sello Editorial, 1996, pp. 132-133. ^ (FR) Dominique Auzias e Jean-Paul Labourdette, Panama 2019/2020, Petit Futé, p. 488, ISBN 979-10-33-19928-1. ^ (EN) Ernesto Bassi, An Aqueous Territory, Duke University Press, 2016, p. 87, ISBN 978-08-22-37373-5. ^ (ES) Vladimir Berrío-Lemm, Breve estudio de derecho internacional público: Límites de Costa Rica y Panamá, in Revista Cultural Lotería, n. 420, settembre-ottobre 1998, p. 47. ^ (EN) Pascual de Andagoya, Narrative of the Proceedings of Pedrarias Davila, su Wikisource, The Hakluyt Society, 21 giugno 1865. URL consultato il 17 febbraio 2020. ^ (EN) Thomas F. Leonard, Historical Dictionary of Panama, Rowman & Littlefield, 2014, p. 45, ISBN 978-08-10-87835-8. ^ (EN) Scott C. Zeman, Chronology of the American West, ABC-CLIO, 2002, p. 36, ISBN 978-15-76-07207-3. ^ (EN) Michaela Benson e Karen O'Reilly, Lifestyle Migration and Colonial Traces in Malaysia and Panama, Springer, 2018, p. 51, ISBN 978-11-37-51158-4. ^ Roberto Tono, Sir Henry Morgan - L'ultimo corsaro dei Caraibi, Booksprint, 2015, p. 731, ISBN 978-88-68-88944-9. ^ (EN) Carolyn McCarthy, Panamá, EDT srl, p. 101, ISBN 978-88-59-23929-1. ^ (EN) Sarah Woods, Panamá, Bradt Travel Guides, 2009, p. 38, ISBN 978-18-41-62260-6. ^ Carolyn McCarthy, Panamá, EDT srl, 2011, p. 251, ISBN 978-88-60-40713-9. ^ (EN) National Association of Local Anthropology Clubs, Science of Man, vol. 1-2, Johnson Reprint Corporation, 1961, p. 96. ^ (EN) Caroline A. Williams, Bridging the Early Modern Atlantic World, Ashgate Publishing, Ltd., 2013, p. 131, ISBN 978-14-09-48037-2. ^ (EN) Roy McClymont, The Darien Scheme: A Supplement, su webcache.googleusercontent.com, Appalachian State University, Dipartimento di Storia. URL consultato il 17 febbraio 2020. ^ (EN) George Pratt Insh, Papers Relating to the Ships and Voyages of the Company of Scotland Trading to Africa and the Indies, 1696–1707 (PDF), Edimburgo, Società di Storia Scozzese, 1924, pp. 64–65. ^ (EN) Dennis R. Hidalgo, To Get Rich for Our Homeland: The Company of Scotland and the Colonization of the Darién, vol. 10, n. 3, 2001, pp. 311–350. URL consultato il 12 settembre 2021. ^ (EN) Ben Johnson, The Darien Scheme, su historic-uk.com. URL consultato il 17 febbraio 2020. ^ (EN) Mike Ibeji, The Darien Venture, su BBC, 17 febbraio 2011. URL consultato il 17 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2020). ^ a b (EN) Steven Brocklehurst, The Darien Venture, su BBC, 21 agosto 2010. URL consultato il 17 febbraio 2020. ^ (ES) Raquel María De León, Límites y Fronteras, Panama, 1965. ^ (EN) Lyuba Zarski, Human Rights and the Environment, Earthscan, 2012, p. 174, ISBN 978-18-49-77163-4. ^ (EN) LPP, South America on a Shoestring, Lonely Planet Publications, 2000, p. 80, ISBN 978-08-64-42656-7. ^ (ES) Pablo Castillo Miranda, El misterioso vuelo 201 de Copa que se desintegró en Darién, su elsiglo.com, 9 giugno 2019. URL consultato l'8 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2019).
Fotografie di:
Gustavo.ross - CC BY-SA 4.0
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