姫路城

( Castello di Himeji )

Il castello di Himeji (姫路城 Himeji-jō?) è un edificio militare che si trova a Himeji, nella prefettura di Hyōgo, in Giappone. Si tratta di una delle più vecchie strutture del periodo Sengoku che siano giunte fino a noi e dal 1993 è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Insieme ai castelli di Kumamoto e Matsumoto fa parte dei cosiddetti Tre castelli giapponesi, dei quali è il più ampio e più visitato dai turisti. Il castello di Himeji è conosciuto, a volte, anche col nome di Hakurojō, o Shirasagijō, cioè airone bianco, per via del suo aspetto esteriore di un colore bianco brillante.

 Dipinto della seconda metà dell'Ottocento

Il castello fu progettato e costruito nel corso del periodo Nanboku-chō, nei primi anni dell'epoca Muromachi. Il clan Akamatsu fu al fianco del principe Morinaga durante la vittoriosa guerra che pose fine allo shogunato Kamakura e fu ricompensato con l'assegnazione della provincia di Harima. Il capo del clan, Akamatsu Norimura, fondò nel 1333 quella che sarebbe diventata la città di Himeji costruendo un forte sul monte Himeyama. Il figlio di Norimura, Akamatsu Sadanori, fece demolire il forte e al suo posto fece costruire una struttura chiamata castello di Himeyama che fu completato nel 1346.[1][2] Il clan Akamatsu perse il potere in seguito alla ribellione Kakitsu e il clan Yamana si impossessò per breve tempo della struttura, che dopo la guerra Ōnin tornò in mano agli Akamatsu.

Il castello non subì sostanziali cambiamenti fino al periodo Sengoku, quando Harima divenne un feudo del clan Kuroda il cui capo Kuroda Shigetaka lo fece ristrutturare tra il 1555 e il 1561 e lo ribattezzò castello di Himeji. Secondo i suggerimenti del nuovo capo-clan Kuroda Yoshitaka, tra il 1580 e il 1581 Hashiba Hideyoshi, che avrebbe in seguito preso il nome Toyotomi Hideyoshi, fece costruire nel castello una torre fortificata di tre piani e ne fece il proprio quartier generale per l'attacco nell'Ovest del Paese.[1][2]

Dopo la battaglia di Sekigahara, nel 1600 Tokugawa Ieyasu assegnò la provincia di Harima al genero Ikeda Terumasa, che con il finanziamento di Tokugawa fece ricostruire il castello. Iniziò nel 1601 facendo scavare 3 fossati e in seguito fece erigere la torre principale a sei piani che tuttora domina il complesso; i lavori ebbero termine nel 1609.[1][2] Tokugawa si servì del castello di Himeji tra il 1614 e il 1615 come base per l'assedio di Osaka, dove il rivale clan Toyotomi aveva ristrutturato l'imponente castello di Osaka.[3] La struttura prese la forma definitiva con il bastione occidentale fatto costruire da Honda Tadamasa, i cui lavori ebbero fine nel 1618.[1][2]

Himeji fu uno degli ultimi possedimenti dei tozama daimyō alla fine del periodo Edo; fu tenuto dai discendenti di Sakai Tadasumi fino alla restaurazione Meiji. Nel 1868 il nuovo governo giapponese mandò un esercito da Okayama, agli ordini di uno dei discendenti di Ikeda Terumasa, con l'ordine di non danneggiare la struttura e di espellerne gli occupanti.

Con l'abolizione del sistema han del 1871 il castello fu venduto all'asta, comprato dallo Stato per 23 yen dell'epoca (100.000 ¥ attuali). Fu bombardato durante le fasi finali della seconda guerra mondiale ma non subì danni sostanziali benché gran parte dell'area circostante fosse stata rasa al suolo, e una bomba che cadde nel complesso fortunatamente non esplose. Nel 1956 iniziò un lavoro di restauro architettonico e nel dicembre 1993 il castello fu dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Fu sottoposto a una nuova opera di restauro partita nell'ottobre del 2010 e terminata nel marzo del 2015, che rese necessaria la chiusura in sequenza di alcune aree interne e l'installazione temporanea di impalcature esterne.[4][5]

^ a b c d (EN) The History of Himeji Castle, su www2.memenet.or.jp. URL consultato l'11 agosto 2020 (archiviato il 4 settembre 2019). ^ a b c d (EN) A hilltop white heron 400 years old, su yomiuri.co.jp. URL consultato l'11 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2012). ^ (EN) The Size of Himeji Castle, su www2.memenet.or.jp. URL consultato l'11 agosto 2020 (archiviato il 6 dicembre 2019). ^ Himeji, su turismo-giappone.it, JNTO Ente Nazionale del Turismo Giapponese. ^ Restoring the Himeji Castle main keep, su himejijo-syuri.jp. URL consultato il 18 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2013).
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