Errege Bardea

( Bardenas Reales )

Le Bardenas Reales della Navarra (Nafarroako Errege Bardeak in basco) sono un sito naturale semidesertico di circa 42.000 ha che si estende nel sudest della Navarra (Spagna), in un punto equidistante tra i Pirenei ed il Sistema Iberico. I suoli sono di argille, gessi e arenarie; l'erosione dell'acqua e del vento vi ha creato forme sorprendenti tra cui risaltano i canyon, gli altopiani di struttura tabulare e le alture solitarie, chiamate cabezos. Nelle Bardenas non vi sono nuclei urbani, la vegetazione è molto scarsa e i molteplici corsi d'acqua che attraversano il territorio hanno una portata decisamente irregolare, rimanendo secchi per la maggior parte dell'anno.

Antico possedimento reale, non fanno parte del territorio di nessun comune e sono proprietà della Comunidad Foral de Navarra. Ventidue tra comuni ed enti (i congozantes) formano la Comunità di Bardenas Reales, un ente pubblico incaricato dello sfruttamento del sito.

Dal 1999 la ma...Leggi tutto

Le Bardenas Reales della Navarra (Nafarroako Errege Bardeak in basco) sono un sito naturale semidesertico di circa 42.000 ha che si estende nel sudest della Navarra (Spagna), in un punto equidistante tra i Pirenei ed il Sistema Iberico. I suoli sono di argille, gessi e arenarie; l'erosione dell'acqua e del vento vi ha creato forme sorprendenti tra cui risaltano i canyon, gli altopiani di struttura tabulare e le alture solitarie, chiamate cabezos. Nelle Bardenas non vi sono nuclei urbani, la vegetazione è molto scarsa e i molteplici corsi d'acqua che attraversano il territorio hanno una portata decisamente irregolare, rimanendo secchi per la maggior parte dell'anno.

Antico possedimento reale, non fanno parte del territorio di nessun comune e sono proprietà della Comunidad Foral de Navarra. Ventidue tra comuni ed enti (i congozantes) formano la Comunità di Bardenas Reales, un ente pubblico incaricato dello sfruttamento del sito.

Dal 1999 la maggior parte delle Bardenas Reales è protetta mediante un parco naturale di 39.274 h. In precedenza, nel 1986, erano stati dichiarati riserva naturale due siti delle Bardenas, il Rincón del Bú e la Caídas de la Negra. Dal 7 novembre del 2000 l'insieme fu dichiarato riserva della biosfera.

Gli abbondanti siti archeologici trovati all'interno del territorio delle Bardenas confermano la presenza umana nell'Età del Bronzo e nell'Età del Ferro. Le condizioni estreme delle Bardenas non hanno permesso che gli insediamenti preistorici si evolvessero in nuclei di popolazione.

La colonizzazione romana, che vide la valle dell'Ebro come uno dei principali assi di comunicazione, integrò le Bardenas all'interno della sua amministrazione. Le Bardenas si convertirono in frontiera tra regni cristiani e musulmani. La nascita del regno di Pamplona (Pompaelo in latino) prima e del regno di Navarra successivamente, e la guerra di conquista dei regni musulmani, la Reconquista, fece sì che i territori delle Bardenas finissero in mani reali e che fossero ceduti, per il loro sfruttamento, a diverse entità. L'aiuto nelle battaglie prestato dagli abitanti delle valli pirenaiche fu compensato con la cessione, a fini di pascolo dei greggi di pecore in inverno, delle pianure delle Bardenas alle valli di Roncal e Salazar. Questa concessione di privilegi già iniziò sotto il re Sancho García nell'anno 882 a favore dei valligiani di Roncal per l'aiuto nella lotta contro i musulmani. Questo è una prova convincente che già in quest'epoca il territorio delle Bardenas era già definito e che risultasse patrimonio reale.

La Valle di Roncal fu il primo congozante delle Bardenas, presto se ne sarebbero aggiunti altri, con però differenti privilegi e motivazioni. Alcuni avrebbero potuto realizzare lavori agricoli e di allevamento, altri avrebbero potuto utilizzare la legna. Gli obiettivi ricercati dalla corona potevano variare dal pagamento di favori e servizi prestati allo stimolo a insediare nuovi coloni per il ripopolamento delle terre appena conquistate.

L'incorporazione del regno di Navarra in Castiglia non provocò cambi nell'organizzazione delle Bardenas. La titolarità rimase nella Casa Reale, diventata castigliana, e si continuò a dare o rinnovare concessioni. In alcuni casi, come Peralta, Funes e Falces, questi diritti furono comprati dietro pagamento al re.

La necessità di risorse economiche da parte della corona per pagare i costi della Guerra di Successione spinsero i 22 congozantes ad offrire al re (per mezzo del viceré) il pagamento di 9.000 pesos in cambio della cessione perpetua ed esclusiva dello sfruttamento delle Bardenas. Filippo V concesse il diritto perpetuo ed esclusivo il 14 aprile 1705 in cambio del pagamento di 12.000 reales de ocho, alla comunità di congozantes.

Lo sfruttamento fu principalmente per l'allevamento fino all'inizio del XX secolo. Nel 1915 iniziò a cambiare la situazione ed, essendo l'agricoltura l'attività principale, gli Ordinamenti cambiarono per adattarsi alla nuova situazione. Nel 1926 iniziò un pleito che ha per fine la divisione delle Bardenas, en el fondo de ese pleito vi era l'auge dell'attività agricola a scapito dell'allevamento. Il Tribunale Supremo rifiutò qualsiasi possibilità di divisione con sentenza del 1930, zanjando el pleito.

I successivi Ordinamenti, del 1935, così come le modifiche successive, si dedicarono a regolare la relazione degli utenti con le parcelle assegnate e la possibilità di trasmettere in eredità questi diritti. Nel 1965 furono introdotte restrizioni alla pastorizia nei campi di vite e barbabietola e si permise l'uso di recinti e capanne ad ogni utente. Inoltre fu ristretto il diritto di coltivazione al capofamiglia e si permise la trasmissione dei terreni coltivati. Anche i sindaci persero poteri che passarono agli organi di governo della Comunità.

Nel 1967 fu introdotta la norma che gli utenti dovevano risiedere almeno 9 mesi all'anno nei paesi congozantes. Questa norma fu inasprita nel 1969 quando si richiese che dovessero essere residenti da almeno 10 anni per poter esercere il diritto di sfruttamento. Queste misure cercavano di preservare i diritti degli abitanti dei paesi congozantes ed evitarne lo spopolamento. In questo modo coloro che abbandonavano il paese perdevano il diritto di sfruttamento e i nuovi residenti dovevano aspettare 10 anni per ottenerlo.

Nel 1985 fu regolata la coltivazione degli asparagi e se modula la transmisión de intrevivos riconoscendo il diritto di semina a tutti i residenti maggiorenni delle entità congozantes, sopprimendo così la limitazione alla semina da parte del capofamiglia.

Nel maggio 2007 furono introdotti cambiamenti significativi con il cambio delle stagioni di pascolo, che furono fatte coincidere con l'anno naturale, la concessione del diritto di sfruttamento esclusivo ai titolari dei recinti e il permesso di piantare alberi da frutto e olivi. Nella stessa riunione in cui si approvarono le modifiche agli Ordinamenti, si accordò l'installazione di un campo solare in collaborazione con Acciona Solar. Questo fatto diede inizio ad un nuovo utilizzo delle Bardenas che continua così il diritto perduto di raccolta della legna, riconvertendo il territorio delle Bardenas in una fonte di risorse energetiche.[1]

^ * Comunidad de Bardenas, Comunidad de Bardenas, historia, su bardenasreales.es. URL consultato il 17 novembre 2007.
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