Salzburg
( Salisburgo )Salisburgo (in tedesco Salzburg, pronunciato [ˈzalt͡sˌbʊʁk] , in austro-bavarese Soizbuag) è una città di 154 211 abitanti (2019) dell'Austria centro-settentrionale circa 300 km ad ovest di Vienna.
La città è conosciuta nel mondo per la sua architettura barocca affine allo stile italiano, per il suo rapporto con la musica – diede i natali a Wolfgang Amadeus Mozart ed è ancora oggi sede di grandi manifestazioni musicali – e con le Alpi. Salisburgo è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
È inoltre un centro industriale con, principalmente, industrie alimentari (si pensi alla Red Bull), chimiche e tessili. La città riscosse inoltre molta popolarità quando nel 1964 fu girato il musical Tutti insieme appassionatamente con protagonisti Julie Andrews e Christopher Plummer, nel quale risaltano le piazze del centro storico ed il paesaggio alp...Leggi tutto
Salisburgo (in tedesco Salzburg, pronunciato [ˈzalt͡sˌbʊʁk] , in austro-bavarese Soizbuag) è una città di 154 211 abitanti (2019) dell'Austria centro-settentrionale circa 300 km ad ovest di Vienna.
La città è conosciuta nel mondo per la sua architettura barocca affine allo stile italiano, per il suo rapporto con la musica – diede i natali a Wolfgang Amadeus Mozart ed è ancora oggi sede di grandi manifestazioni musicali – e con le Alpi. Salisburgo è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
È inoltre un centro industriale con, principalmente, industrie alimentari (si pensi alla Red Bull), chimiche e tessili. La città riscosse inoltre molta popolarità quando nel 1964 fu girato il musical Tutti insieme appassionatamente con protagonisti Julie Andrews e Christopher Plummer, nel quale risaltano le piazze del centro storico ed il paesaggio alpino circostante.
Tracce di molti insediamenti nell'area dell'attuale Salisburgo sono state documentate fino dal Neolitico; si pensa divenne in seguito un accampamento celtico. A partire dal 15 a.C. le piccole comunità confluiscono nel centro abitato, passato nel frattempo ai Romani, sulle rive del fiume Salzach, chiamato Juvavum, che nel 45 d.C. ottiene diritti di municipalità. Juvavum divenne un'importante città romana della provincia del Noricum.
Intorno al 450 ci sono testimonianze della fondazione di un monastero da parte di San Severino. Proprio la presenza della cristianità fece sì che qualche secolo più tardi, nel 699, il vescovo san Ruperto ricevesse in dono il centro dal Duca di Baviera con lo scopo di rievangelizzare tutto il territorio, egli fondò l'abbazia di San Pietro, il monastero più antico di tutta l'area germanica, che costituì il nucleo intorno al quale venne costruita la città di Salisburgo; non lontano dal monastero maschile sorse anche quello femminile, l'abbazia di Nonnberg.
Il nome "Salzburg" (Salisburgo) per riconoscere la città viene nominato per la prima volta nel 755 e deriva dall'economia portante della città, l'estrazione di sale dalle miniere di salgemma delle vicine montagne, collegate alla città dal fiume Salzach. Salzburg in tedesco significa letteralmente "borgo del sale" e lo stesso fiume che attraversa la città ha un significato affine a "via del sale".
Nel 739 Salisburgo diviene diocesi per opera di San Bonifacio, con competenze anche della Baviera. Il 20 aprile 798 Papa Leone III con il vescovo Arno la nomina Arcidiocesi dietro richiesta del re dei Franchi Carlo Magno. Come provincia della Chiesa comprendeva quasi tutto il territorio della Baviera e gran parte dell'odierna Austria.
Nel 1077 inizia la costruzione, da parte dell'arcivescovo Gebhard von Helfenstein, del fortilizio che diverrà nel corso dei secoli la fortezza di Hohensalzburg ("Alta Salisburgo"). Nel 1166 l'imperatore Federico Barbarossa mette al bando l'arcivescovado, in quanto l'arcivescovo Corrado II è subentrato al comando della Signoria di Salisburgo. Un anno più tardi la città viene distrutta quasi completamente da un incendio provocato dai fautori della causa imperiale. Negli anni 1200-1246 l'arcivescovo Eberardo di Truchsees, esponente di spicco del partito dell'imperatore, riesce a costruire un'area sotto l'esclusivo controllo arcivescovile, quasi fosse un principato religioso. Tuttavia dal 1278 il suo arcivescovo ha la dignità di principe dell'impero (Fürstentum und Erzstift Salzburg) e di legato pontificio per la Germania con la progressiva nascita di un potere temporale su molti territori della diocesi. Un secolo più tardi (1348) la peste nera uccide quasi un terzo della popolazione cittadina. Verso la fine del XIV secolo la città ed il principato si rendono definitivamente indipendenti dalla Baviera.
Storia moderna HohensalzburgNel 1481 l'imperatore Federico III garantì alla città di Salisburgo il diritto di libera scelta del consiglio cittadino e del borgomastro. Nel 1511 l'arcivescovo Leonhard von Keutschach dirime con la violenza la controversia che lo contrapponeva alla città: imprigiona borgomastro e consiglio cittadino e priva la città dei suoi privilegi. Nel 1525 scoppiò la cosiddetta "Guerra dei Contadini di Salisburgo". I rivoltosi occuparono la cittadella della Residenza e assediarono per tre mesi l'arcivescovo, trincerato nella fortezza di Hohensalzburg.
Nei decenni successivi al 1600 la città venne profondamente trasformata secondo il barocco dagli arcivescovi Wolf Dietrich von Raitenau, Markus Sittikus Conte di Hohenems e Paride Lodron. Quest'ultimo riuscì inoltre a mantenere la città fuori dalla guerra dei trent'anni, grazie alla sua politica di neutralità.
I suoi arcivescovi reprimono energicamente i vari tentativi di riforma protestante e molte famiglie di tale fede sono allontanate dallo stato.
Tra il 1675 e il 1690 si svolsero nella città una serie di processi per stregoneria noti come processo alle streghe di Salisburgo. La caccia alle streghe portò alla condanna a morte di 139 persone; i processi rimangono d'interesse storico per il singolare fatto che le vittime furono prevalentemente di sesso maschile anziché femminile. Nel 1731 l'arcivescovo Leopold Anton Firmian emanò la cosiddetta "Patente di Emigrazione", per i cui effetti oltre 20.000 protestanti salisburghesi dovettero abbandonare la loro patria su una popolazione di circa 200.000 abitanti. Nel 1739 molti di questi emigrati fondarono insieme a numerosi svizzeri la città di Augusta in Georgia (Stati Uniti d'America).
Wolfgang Amadeus Mozart nacque a Salisburgo nel 1756. Negli anni dal 1769 al 1781 rimase al servizio degli arcivescovi della città.
Dal 1772 al 1803, durante la reggenza dell'arcivescovo Hieronymus Conte Colloredo, Salisburgo fu il centro di un tardo Illuminismo. Il sistema scolastico venne riformato secondo l'esempio austriaco, e numerosi artisti e scienziati vennero convocati in città.
Il principato era costituito da vari distretti amministrativi: Salzgau (Salisburgo), Salzach (Tittmoning), Bischofshofen, Pongau (Rastadt), Pinzgau (Zell), Lungau (Mauterndorf), Zill (Mayrhofen), Saalachertal (Saalfelden), e le varie exclaves di Lauffen, Mühldorf am Inn, castello di Lavant in Carinzia, Altötting, Millstadt nella valle della Drava, Liebnitz in Stiria, Freisach, Landsberg Feldkirchen.
L'arcivescovo era con l'arciduca d'Austria co-direttore del circolo imperiale dell'Austria e aveva il diritto di nominare il vescovo della diocesi di Chiemsee che ne era quindi vassallo.
Il potere temporale dei vescovi venne abolito con l'ultima seduta (1803) del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, e dunque anche quello degli arcivescovi salisburghesi. Il Principato secolarizzato di Salisburgo venne così concesso nello stesso anno al Granduca Ferdinando III di Toscana, e nel 1805 passò all'Austria assieme a Berchtesgaden. Nel 1810 tornò alla Baviera, e nel 1816, a seguito del Congresso di Vienna, senza Berchtesgaden e il Flachgau occidentale rientrò nei territori austriaci come parte dell'Alta Austria. Nel 1850 Salisburgo, che fino ad allora dipendeva da Linz, divenne territorio indipendente della corona d'Austria.
Il XX secolo Salisburgo dal Kapuzinerberg tra il 1890 e il 1900Nel 1921, dopo la fine della prima guerra mondiale dell'Impero austriaco, vinsero i no al referendum sull'annessione alla Germania.
Nel giorno 13 marzo 1938 Salisburgo vede l'ingresso delle truppe tedesche, in seguito alla scelta di Adolf Hitler di annettere l'Austria al territorio tedesco. È l'Anschluss, e l'inizio degli anni più cupi della città barocca. Il 10 aprile 1938 è uno dei giorni più bui della storia moderna salisburghese: referendum sull'annessione forzata alla Germania, rogo dei libri sulla piazza della Residenza; arresto dei cittadini ebrei e degli oppositori politici; distruzione della sinagoga. Nel 1942 si ha l'istituzione di alcuni lager per i prigionieri di guerra sovietici e di altre nazionalità, sia in città che a St. Johann (Markt Pongau) e un anno più tardi il dirigente nazista Scheel fa costruire un rifugio antiaereo nella montagna cittadina.
La scheda di voto del referendum del 1938Nel corso della seconda guerra mondiale, 15 bombardamenti di aerei americani vengono effettuati su Salisburgo. Il 46% degli obiettivi sono distrutti o danneggiati, con 7600 abitazioni, 14.563 sfollati e oltre 550 morti. Viene colpita soprattutto l'area della stazione, ma anche il centro, con la cupola del Duomo e l'abitazione di Mozart. Attacchi aerei anche su Grödig, Hallein, Bischofshofen, Schwarzach. Il 4 maggio 1945 fecero ingresso le truppe americane dopo la resa incruenta della città a opera del Maggiore Lepperdinger. Gli americani insediano il sindaco Richard Hildmann, Adolf Schemel come presidente del Land (regione). Fondazione dei partiti politici SPÖ, ÖVP e KPÖ; un'ondata di fuggiaschi (tedeschi, ebrei, soldati in fuga) si rifugia a Salisburgo, e viene ospitata in baracche, nei campi di prigionia e alloggi d'emergenza. Internamento dei nazisti nel Lager Glasenbach.
L'11 agosto 1945 ci fu la prima edizione del festival di Salisburgo del dopoguerra. Il 26 settembre conferenza dei Länder austriaci, Salisburgo è il primo Land a volere la ricostituzione della repubblica austriaca e per il riconoscimento del governo di Renner a Vienna. Salisburgo e l'Alta Austria costituiscono la zona d'occupazione americana in Austria, la sede del comando è nella città. Nelle prime settimane molti edifici vengono abbattuti dalle truppe d'occupazione, che esercitano il controllo totale, ma presto si passa a una cooperazione con i governanti locali. Esclusi episodi sporadici, la convivenza fra la popolazione e le truppe americane non presenta attriti di sorta. Importanti aiuti finanziari (piano Marshall), ma anche le spese personali degli occupanti portano ad una rapida ripresa economica, e danno a Salisburgo il nomignolo "Occidente Dorato", usato soprattutto nell'Austria orientale.
Aggiungi un commento