Reykjavík (AFI: (italiano) /ˈrɛikjavik/; (islandese) [ˈreɪcaviːk]) o, ufficialmente, Reykjavíkurborg ("città di Reykjavík"), è la capitale e principale città dell'Islanda. Con circa 120 000 abitanti è il cuore politico, culturale ed economico dell'isola. Vi si trovano le maggiori facoltà universitarie del Paese, teatri, musei e istituzioni culturali e i principali servizi caratteristici di una capitale occidentale. Forma con altre città un conglomerato urbano di circa 206 000 abitanti, ovvero due terzi dell'intera popolazione islandese (circa 320 000 abitanti).

Si crede che Reykjavík sia stato il primo insediamento permanente dell'isola. La sua fondazione avvenne per opera di Ingólfur Arnarson intorno all'anno 870 d.C. Il signifi...Leggi tutto

Reykjavík (AFI: (italiano) /ˈrɛikjavik/; (islandese) [ˈreɪcaviːk]) o, ufficialmente, Reykjavíkurborg ("città di Reykjavík"), è la capitale e principale città dell'Islanda. Con circa 120 000 abitanti è il cuore politico, culturale ed economico dell'isola. Vi si trovano le maggiori facoltà universitarie del Paese, teatri, musei e istituzioni culturali e i principali servizi caratteristici di una capitale occidentale. Forma con altre città un conglomerato urbano di circa 206 000 abitanti, ovvero due terzi dell'intera popolazione islandese (circa 320 000 abitanti).

Si crede che Reykjavík sia stato il primo insediamento permanente dell'isola. La sua fondazione avvenne per opera di Ingólfur Arnarson intorno all'anno 870 d.C. Il significato islandese del nome, in italiano, può essere tradotto in baia dei fumi (spesso erroneamente tradotto come "baia del fumo" o, ancor più erroneamente come "baia fumosa" anche in lingua inglese), termine che rimanda ai vapori di origine geotermica caratteristici della zona. Lo sviluppo urbano, dalle precedenti fattorie, incominciò solo nel XVIII secolo.

Dall'anno 870: i primi colonizzatori

Il Landnámabók ("Libro della colonizzazione") narra che Ingólfur Arnarson, uno dei primi coloni in Islanda, fondò Reykjavík nell'anno 874 d.C seguendo un rituale vichingo, che consisteva nel gettare in mare i pali portanti della precedente residenza e vedere dove si arenavano. Scavi archeologici confermano che vichinghi norvegesi si siano stabiliti in quest'area nel periodo indicato dalle saghe. Una nuova parte di quella che potrebbe essere stata la casa di Ingólfur Arnarson è stata trovata nelle vicinanze del parlamento e del municipio ed è attualmente oggetto di studi.

Il XVIII secolo

Fino al XVIII secolo la località era formata solo da alcune fattorie e aveva un'esigua importanza. Skúli Magnusson, dal 1749 giudice con sede a Bessastaðir, è considerato oggi il padre della città in quanto determinò la crescita della località. Insediò le prime industrie cominciando dalla trasformazione della lana, a dispetto dei monopolisti danesi.

In seguito a un cambiamento nella restrittiva politica commerciale e industriale danese seguita alla catastrofica eruzione vulcanica di Laki nel 1783 si insediarono le prime industrie per la trasformazione del pesce e i primi cantieri navali.

Nel 1786 la località di ormai circa duecento abitanti riceve lo status di città. La denominazione Kaupstaður indica come l'economia fosse legata anzitutto al commercio. Di conseguenza era una delle sei città che ottenne particolari diritti commerciali in seguito alla parziale sospensione del monopolio commerciale danese.

La crescente importanza della città la si può desumere anche da altri fatti: alla fine del XVIII secolo vennero trasferiti a Reykjavík la sede vescovile e l'importante scuola di latino di Skálholt.

Il XIX secolo  Reykjavík a metà Ottocento.

Islandesi che viaggiavano portarono sull'isola l'idea di un'identità nazionale e il desiderio di indipendenza così diffusi nella metà del XIX secolo sull'Europa continentale. Reykjavík divenne il centro intellettuale del Paese cosicché il risorgimento dell'Islanda verso l'indipendenza si accompagna alla crescita della città.

Nel 1845 l'Althing (o Alþingi, il parlamento) si trasferisce a Reykjavík, anche se ancora senza alcun vero potere ma soltanto con funzione consultiva alla corona danese. Ciononostante da allora Reykjavík viene considerata la capitale del Paese. L'Althing ottenne soltanto nel 1874 poteri legislativi, per quanto limitati e, pur possedendo ora il Paese una propria costituzione, dipendeva come prima ancora dalla Danimarca.

Dal XX secolo fino ai giorni nostri  Skyline di Reykjavík oggi.

A poco a poco l'Islanda riuscì fino a metà del ventesimo secolo a diventare uno Stato indipendente: nel 1904 buona parte dell'esecutivo si trasferì a Reykjavík. Dal 1º dicembre 1918 l'Islanda divenne un regno, sottomesso comunque alla corona danese. A questo punto Reykjavík divenne ufficialmente la capitale d'Islanda. Nel frattempo è cresciuto il numero di abitanti: da 6 000 nel 1901 a 17 000 nel 1920.

Negli anni venti e trenta la città prosperò grazie alla produzione redditizia dello stoccafisso e dell'export di prodotti ittici in genere (per esempio merluzzo). A questa fase seguì una depressione (raccontata nei romanzi del premio Nobel Halldór Laxness). La ripresa venne durante la seconda guerra mondiale (l'isola riforniva di prodotti alimentari del mare gli alleati), con l'occupazione degli inglesi prima e degli americani dopo (periodo raccontato nei romanzi di Einar Kárason).

Gli americani sostennero la costruzione del grande Aeroporto Internazionale di Keflavík ottenendo in cambio il diritto di stabilire permanentemente nelle sue vicinanze le proprie truppe. Vennero così a crearsi molti posti di lavoro che generò una migrazione interna dalle campagne verso la capitale (migrazione che perdura tuttora).

Il 17 giugno 1944 venne proclamata a Þingvellir la Repubblica d'Islanda e Reykjavík divenne capitale del nuovo Stato indipendente, con sede del primo ministro, mentre la sede del presidente della repubblica (che ha funzioni rappresentative) si trova a Bessastaðir, un sobborgo di Reykjavík.

A partire dagli anni 1950 si può parlare di un boom della capitale. La qualità della vita crebbe vistosamente. L'afflusso di popolazione dalle campagne non diminuì e sempre più industrie si stabilirono nella capitale.

Reykjavík divenne famosa al resto del mondo nel 1972, quando vi si svolse la finale del campionato mondiale di scacchi tra Bobby Fischer e Boris Vasil'evič Spasskij, e poi grazie al vertice tra i capi di Stato statunitense Ronald Reagan e sovietico Michail Gorbačëv nell'ottobre 1986.

Dagli anni novanta la città svolge un ruolo importante nell'ambito dei settori tecnologici, avendo investito nel settore high-tech.

Oggigiorno si può considerare Reykjavík una città in crescita anche culturalmente. Per esempio vi è una scena musicale e artistica vivace. Ad artisti di indubbia fama mondiale come la cantante pop Björk e la band Sigur Rós si affiancano numerosi altri musicisti di varie età (spesso anche giovanissimi) che spesso riescono anche a varcare le soglie nazionali. Dal 2004 ogni anno alla fine di settembre ha luogo il Reykjavík International Film Festival, festival internazionale del cinema.

Il forte sviluppo urbano ha anche portato a boom edilizi che hanno cambiato la fisionomia della città. Alcuni edifici, come il recente teatro d'opera e centro polifunzionale Harpa, sono di interesse architettonico. Tuttavia il centro della città differisce da quelli delle altre città europee per l'assenza di edifici antichi e di una attenta pianificazione urbanistica.

Fotografie di:
Bjørn Giesenbauer - CC BY-SA 2.0
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