Il Complesso del tempio di Puthia è costituito da un gruppo di importanti antichi templi indù a Puthia Upazila, distretto di Rajshahi, Bangladesh. Situato a 23 km a est della città di Rajshahi, ha il maggior numero di templi storici del Bangladesh. I templi furono costruiti da Zamindar indù Rajas della famiglia Puthia Raj, noti filantropi di Rajshahi. I templi sono stati costruiti in terracotta in una varietà di stili combinando la tipica architettura Jor-bangla con altre influenze. Fanno parte del complesso il Rajbari o Palazzo del Raja di Puthia e il Dol Mancha. I templi sono disposti intorno a un lago con un vasto prato.

La famiglia Puthia Raj fu fondata da un sant'uomo di nome Bhatsacharya, vissuto nel XVI secolo. Raja Man Singh, governatore dell'imperatore Moghul Akbar, confiscò lo Jagir del refrattario pathan jagirdar di Rajshahi chiamato Lashker Khan e conferì lo Zamindary al santo Bhatsacharya per la sua cultura, ma rifiutò. Tuttavia, a suo figlio Pitambar fu concessa la proprietà di Lashkarpur in modo permanente. Alla sua morte, suo figlio Nilambar ricevette il titolo di Raja dall'imperatore Jahangir. La tenuta della famiglia reale Puthia era la seconda più grande zamindary e la più ricca del Bengala britannico. Dopo la spartizione dell'India, l'allora governo pakistano abolì il sistema zamindario e confiscò tutte le proprietà indù. La famiglia reale emigrò in India poco dopo.