I Propilei (in greco antico: Προπύλαια, Propýlaia) sono l'ingresso monumentale dell'acropoli di Atene. La loro costruzione ebbe inizio nel 437 a.C., e furono completati nel 432 a.C.. Per estensione sono stati chiamati propilei anche altri monumenti dello stesso tipo.
I Propilei sorgono nel luogo in cui era sorto prima l'ingresso delle fortificazioni micenee, poi di quelle di Pisistrato (metà del VI secolo a.C.) e infine di quelle costruite tra il 510 e il 480 a.C. Quest'ultimo ingresso fu distrutto nel 480 dai Persiani, venne riparato da Temistocle e da Cimone e infine fu smantellato per far posto ai Propilei attuali, che rientravano nei grandi lavori di rifacimento dell'acropoli promossi da Pericle.[1]
I Propilei di Pericle furono eretti tra il 437 a.C. (Arpocrazione afferma che i lavori iniziarono sotto l'arcontato di Eutimene[2]) e il 432 a.C. secondo l'audace progetto dell'architetto Mnesicle, ma nel 431 a.C., allo scoppio della guerra del Peloponneso, i lavori furono interrotti e mai portati a termine; secondo Eliodoro questi cinque anni di lavoro comportarono la spesa elevatissima di 2012 talenti.[1][3]
I Propilei furono parzialmente distrutti nel 1640 da un'esplosione delle munizioni turche che vi erano depositate.[1]
Nel 1990 è iniziata un'opera di ristrutturazione dei propilei atta a correggere i problemi causati dalle precedenti restaurazioni (1909-1917). A seguito di ricerche sono stati eseguiti dei lavori sul mano tra il 2002 e il 2009. Il restauro è andato avanti sino al 2015 con il ripristino di alcune colonne e del tetto che mostrano oggi un monumento molto più completo in termini di anastilosi.[4]
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