باب العامود
( Porta di Damasco )La Porta di Damasco (in arabo باب العامود?, Bab al-ʿAmud, in ebraico שער שכם?, Sha'ar Sh'khem) è una delle entrate principali alla Città Vecchia di Gerusalemme. Si trova nella parte nord-ovest delle mura presso la strada che conduce a Nablus e da lì, in passato, alla capitale della Siria, Damasco. In ebraico si chiama Sha'ar Shkhem (in ebraico שער שכם?) che significa Porta di Shechem, o Porta di Nablus. In arabo è Bab al-Nasr (in arabo باب النصر?) "porta della vittoria" e Bab al-Amud (in arabo باب العامود?) "porta della colonna".
L'aspetto attuale della porta risale al 1537, realizzato sotto il governo di Solimano il Magnifico, sultano dell'Impero ottomano[1]. Sotto la facciata attuale resistono i resti della precedente porta che risale almeno al II secolo al tempo dell'imperatore romano Adriano[1]. Di fronte alla porta si trovava una colonna romana con sopra l'immagine dell'imperatore Adriano, come raffigurato nella Mappa di Terrasanta nella Chiesa di San Giorgio a Madaba in Giordania risalente al VI secolo[1]. Questo dettaglio viene preservato nel nome arabo Bab el-Amud, che significa "porta della colonna"[1][2]. Nell'architrave, risalente anch'essa al II secolo, è inscritto il nome romano della città, Aelia Capitolina[1]. Adriano espanse notevolmente la porta che servì come entrata principale durante il regno di Agrippa I.
Una delle otto porte ricostruite nel X secolo, la Porta di Damasco è l'unica ad aver mantenuto il proprio nome[2]. I crociati la chiamarono Porta di Santo Stefano (in latino: Porta Sancti Stephani), evidenziando la sua vicinanza al sito dove avvenne il martirio di Santo Stefano, contrassegnato fin dai tempi di Elia Eudocia da una chiesa ed un monastero.
Video della Porta di Damasco
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