Contesto di Filippine

Le Filippine, ufficialmente Repubblica delle Filippine (Republika ng Pilipinas in tagalog, Republic of the Philippines in inglese e República de Filipinas in spagnolo), sono uno Stato insulare del sud-est asiatico situato nell'oceano Pacifico; a nord è separato da Taiwan dallo stretto di Luzon, a ovest è bagnato dal mar Cinese Meridionale, a sud-ovest dal mare di Sulu verso il Borneo, a sud dal mare di Celebes che lo separa dalle altre isole dell'Indonesia e a est dal mare delle Filippine. La posizione nei pressi della cintura di fuoco del Pacifico e il clima tropicale fanno delle Filippine un'area frequentemente colpita da terremoti e tifoni, di cui alcuni anche molto violenti, come il tifone Yolanda, che nel 2013 provocò la morte di circa 8 000 persone; ma è anche ricco di risorse naturali e ha una delle zone più ricche di biodiversità del mondo.

L'arcipelago comprende 7 641 isole distribuite in tre regioni geografiche principali: Luzon a n...Leggi tutto

Le Filippine, ufficialmente Repubblica delle Filippine (Republika ng Pilipinas in tagalog, Republic of the Philippines in inglese e República de Filipinas in spagnolo), sono uno Stato insulare del sud-est asiatico situato nell'oceano Pacifico; a nord è separato da Taiwan dallo stretto di Luzon, a ovest è bagnato dal mar Cinese Meridionale, a sud-ovest dal mare di Sulu verso il Borneo, a sud dal mare di Celebes che lo separa dalle altre isole dell'Indonesia e a est dal mare delle Filippine. La posizione nei pressi della cintura di fuoco del Pacifico e il clima tropicale fanno delle Filippine un'area frequentemente colpita da terremoti e tifoni, di cui alcuni anche molto violenti, come il tifone Yolanda, che nel 2013 provocò la morte di circa 8 000 persone; ma è anche ricco di risorse naturali e ha una delle zone più ricche di biodiversità del mondo.

L'arcipelago comprende 7 641 isole distribuite in tre regioni geografiche principali: Luzon a nord, Visayas nel centro e Mindanao a sud. Dal 1976 la capitale è ufficialmente Manila, nella cui area metropolitana di Metro Manila risiede il governo. Con una popolazione stimata di quasi 111 milioni di persone, le Filippine sono il 13º Paese più popoloso del mondo e altri undici milioni di filippini vivono all'estero. Varie etnie e culture convivono sulle isole delle Filippine, che sono considerate come una nazione di recente industrializzazione; fin dalla loro indipendenza l'economia delle Filippine è stata in continua crescita. All'inizio del XXI secolo furono avviate riforme economiche che hanno portato il settore terziario a superare l'agricoltura come principale attività economica e attualmente i servizi incidono per oltre la metà del PIL del Paese. Tuttavia le Filippine devono ancora affrontare molte sfide nel settore delle infrastrutture, mancando inoltre un adeguato sviluppo del settore del turismo, dell'istruzione, dell'assistenza sanitaria e dello sviluppo umano.

In epoca preistorica i Negritos delle Filippine sono stati tra i primi abitanti dell'arcipelago, seguiti da successive ondate di popoli che hanno portato le loro influenze malesi, indiane e islamiche, mentre il commercio ha portato influenze culturali cinesi. Nel 1521 l'arrivo di Ferdinando Magellano segnò l'inizio di un'era di influenza e successivamente di dominio spagnolo. Manila emerse come il centro economico dell'Impero spagnolo in Asia e il porto da cui partiva annualmente il Galeone di Manila. Tra il XIX e il XX secolo ebbero luogo una serie importante di conflitti, come la rivoluzione filippina, la guerra ispano-statunitense e la guerra filippino-americana. Come risultato di ciò gli Stati Uniti d'America sostituirono la Spagna come potenza dominante dell'arcipelago. Fatta eccezione per il periodo di occupazione giapponese, gli statunitensi mantennero la sovranità sulle isole fino alla fine della seconda guerra mondiale. Dopo l'indipendenza il Paese ha avuto un'esperienza spesso tumultuosa con la democrazia, che è servita a definire le caratteristiche della repubblica costituzionale.

L'influenza di questi periodi storici si riflette nella cultura attuale della nazione. Alcuni gruppi malesi hanno influenzato la cucina, la letteratura, la musica, la danza e l'architettura, mentre la religione cattolica e i nomi propri sono di provenienza spagnola. Infine la presenza degli Stati Uniti ha imposto l'uso della lingua inglese e una forte affinità con la cultura occidentale.

Di più Filippine

Informazioni di base
  • Moneta Peso filippino
  • Prefisso telefonico +63
  • Dominio Internet .ph
  • Mains voltage 220V/60Hz
  • Democracy index 6.56
Population, Area & Driving side
  • Popolazione 109035343
  • La zona 343448
  • Lato guida right
Cronologia
  •   Lo stesso argomento in dettaglio: Storia delle Filippine.

    La storia delle Filippine è probabilmente cominciata 30 000 anni fa con l'arrivo dei primi uomini sulle isole dell'arcipelago.[1] Il primo europeo a sbarcare, il 16 marzo 1521, fu il portoghese Ferdinando Magellano che approdò sull'Isola di Homonhon a sud-est dell'isola di Samar e che rimase ucciso il 27 aprile di quell'anno sull'isola di Mactan a opera di locali guidati dal re Lapu-Lapu.

    La colonizzazione spagnola vera e propria iniziò con l'arrivo nel 1565 della spedizione di Miguel López de Legazpi che occupò l'abitato di Cebu[2] fondando la città moderna. Nel 1575 venne fondata la città murata di Intramuros, oggi parte di Manila, dando inizio all'epoca coloniale spagnola sulle isole che durò per più di tre secoli fino all'anno 1898 quando le Filippine vennero occupate dagli Stati Uniti.

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      Lo stesso argomento in dettaglio: Storia delle Filippine.

    La storia delle Filippine è probabilmente cominciata 30 000 anni fa con l'arrivo dei primi uomini sulle isole dell'arcipelago.[1] Il primo europeo a sbarcare, il 16 marzo 1521, fu il portoghese Ferdinando Magellano che approdò sull'Isola di Homonhon a sud-est dell'isola di Samar e che rimase ucciso il 27 aprile di quell'anno sull'isola di Mactan a opera di locali guidati dal re Lapu-Lapu.

    La colonizzazione spagnola vera e propria iniziò con l'arrivo nel 1565 della spedizione di Miguel López de Legazpi che occupò l'abitato di Cebu[2] fondando la città moderna. Nel 1575 venne fondata la città murata di Intramuros, oggi parte di Manila, dando inizio all'epoca coloniale spagnola sulle isole che durò per più di tre secoli fino all'anno 1898 quando le Filippine vennero occupate dagli Stati Uniti.

     La Giunta delle Filippine, di Francisco Goya (1815)

    Gli spagnoli portarono l'unificazione politica dell'arcipelago, precedentemente costituito da isole indipendenti, dando vita così a quella che sarebbe divenuta la comunità delle Filippine. Introdussero inoltre nel Paese elementi della civiltà occidentale, come la stampa e il calendario.

    Le Filippine furono dominate come un territorio della Nuova Spagna dal 1565 al 1821, in seguito amministrate direttamente da Madrid. Durante il periodo spagnolo furono fondate numerose città, furono costruite infrastrutture, furono introdotte nuove colture e bestiame e il commercio divenne fiorente. I missionari spagnoli convertirono la maggior parte della popolazione al Cristianesimo e vennero fondate scuole, università e ospedali in tutto il Paese.

    La Rivoluzione filippina contro la Spagna ebbe inizio nel mese di aprile del 1896 e culminò due anni più tardi con una proclamazione di indipendenza e la costituzione della Prima Repubblica delle Filippine. Tuttavia con il Trattato di Parigi del 1898, che pose fine alla Guerra ispano-americana, il controllo delle Filippine venne trasferito agli Stati Uniti.

     Emilio Aguinaldo, il primo presidente delle Filippine, con Manuel Quezón, primo presidente del Commonwealth delle Filippine

    L'accordo non venne però riconosciuto dal Governo filippino, e dopo l'arrivo a Manila di una flotta statunitense il 2 giugno 1899 dichiarò guerra agli Stati Uniti[3]. La Guerra filippino-americana causò ingenti perdite umane ai filippini[4]. Il leader filippino Emilio Aguinaldo fu catturato nel 1901 e il Governo degli Stati Uniti dichiarò il conflitto ufficialmente concluso nel 1902. I leader filippini, per la maggior parte, dichiararono fedeltà agli statunitensi, ma la guerriglia continuò fino al 1913. La dominazione coloniale statunitense delle Filippine iniziò nel 1905 ponendo forti limitazioni all'amministrazione del Governo locale.

    Una parziale autonomia (Commonwealth status) venne concessa nel 1935. Ma i lavori preparatori per la piena sovranità vennero interrotti dall'occupazione giapponese delle isole durante la Seconda guerra mondiale (1942-1945)[2]. La piena indipendenza dagli Stati Uniti fu concessa nel 1946.

    Tra il 1948 e il 1954 l'Hukbalahap, un'insurrezione contadina di ispirazione comunista nata dalla resistenza all'occupazione giapponese, ha combattuto contro il governo filippino e le milizie dei grandi proprietari terrieri. Nel marzo 1948, il Partito Comunista e l'Hukbalahap furono dichiarati fuorilegge. Il numero dei militanti, stimato in 15.000, è diminuito drasticamente dal 1954 dopo le offensive governative. Il governo filippino ha utilizzato unità specializzate nella contro-insurrezione, che hanno diffuso il terrore tra la popolazione civile delle aree rurali sospettate di simpatie per la ribellione. Con l'assistenza militare statunitense, compreso il supporto psicologico, il governo riuscì a indebolire il movimento, che scomparve negli anni Sessanta.[5]

    La classe politica era composta da uomini spesso compromessi con i giapponesi, a partire da Manuel Roxas, eletto presidente nell'aprile 1946. Al contrario, ai deputati della resistenza all'occupazione giapponese fu vietato di sedere al Congresso per garantire la maggioranza necessaria all'adozione, nell'estate del 1946, di un emendamento costituzionale indispensabile per l'applicazione di una legge favorevole agli interessi economici americani. Nelle zone rurali, i grandi proprietari terrieri facevano coltivare i loro poderi da mezzadri con condizioni di vita miserabili. Si appropriano di una quota considerevole dei raccolti - di solito la metà - e spesso diventano i creditori di questi contadini fortemente indebitati. Le controversie tra proprietari terrieri e contadini sono frequenti e le autorità le risolvono con una parzialità che esaspera ancora di più questi ultimi.[5]

    Con una promettente economia nel periodo post-bellico, le Filippine, sul finire degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, registrarono l'aumento dell'attivismo studentesco e dei disordini civili contro la corrotta dittatura del Presidente Ferdinand Marcos, che dichiarò la legge marziale nel 1972[2].

    A causa degli stretti legami con gli Stati Uniti, il Presidente Marcos ne ottenne il sostegno, nonostante nella sua amministrazione fosse presente una massiccia corruzione, oltre a violazioni dei diritti umani. La Rivoluzione del Rosario del 1986, tuttavia, portò alla cacciata di Marcos (che abbandonò Manila a bordo di un elicottero militare e arrivò infine alle Hawaii dove venne esiliato fino alla sua morte) e si assistette al ritorno alla democrazia.

    Da allora il Paese si è avviato sulla strada della democrazia[6], mentre l'economia è cresciuta ad una media del 3,66% annuo tra il 1982 e il 2016, con un picco del 12,4% nel quarto trimestre del 1988.[7].

    ^ Dolan Ronald E., Early History, Philippines: A Country Study ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Storia ^ (EN) Pedro Paterno's Proclamation of War, in MSC Schools, 2 giugno 1899. URL consultato il 17 ottobre 2007 (archiviato il 12 ottobre 2007). ^ (EN) E. San Juan Jr., U.S. Genocide in the Philippines: A Case of Guilt, Shame, or Amnesia?, su selvesandothers.org, 22 marzo 2005. URL consultato il 3 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2009). ^ a b The Philippines, laboratory of counterinsurgency? The Huk revolt and its repression (1946-1954), Strategic, 2012 ^ Felipe B. Miranda (June 1993), Democratization in the Philippines: Recent developments, trends and prospectsTrending economics; Asian Journal of Political Science; accessed on 12-04-2017 ^ Trending economics; Philippines GDP Growth Rate; 12-04-2017, su tradingeconomics.com. URL consultato il 12 aprile 2017 (archiviato il 13 aprile 2017).
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