Monastero di Basarbovo (in bulgaro: Басарбовски манастир) – il Monastero di San Dimitar Basarbowski – è un monastero rupestre ortodosso bulgaro vicino alla città di Ruse in Bulgaria nord-orientale. Si trova a circa 35 metri sopra il fiume Rusenski Lom, a sud del Danubio.

Sebbene sia stato fondato durante il Secondo Impero bulgaro, la più antica menzione scritta del monastero risale al XV secolo in un registro fiscale ottomano. Il monastero divenne famoso nel XVII secolo dopo la morte di san Dimitar Basarbovski, di cui parla san Paisiy Hilendarski nel libro Istoriya Slavyanobolgarskaya. San Dimitar Basarbovski era un pastore e conduceva una vita ascetica tra le rocce del monastero. Morì nel 1685. Fu sepolto nella chiesa del villaggio, ma durante la guerra russo-turca del 1768-1774, il generale Pyotr Saltykov accettò di trasferire le sue reliquie in Russia. La strada passava attraverso la Romania. A quel tempo, quella regione soffriva di un'epidemia di peste. La leggenda narra che quando le reliquie del santo entrarono a Bucarest, la gente smise di morire di peste. Gli abitanti del paese chiesero al generale di lasciare lì il corpo del santo. Oggi le sue reliquie si trovano a Bucarest nella Chiesa di San Costantino ed Elena. Nel 1937, padre Hrisant si stabilì nel monastero di Basarbovo e lo fece rivivere. Il monastero celebra il suo patrono il 26 ottobre, giorno di San Dimitar.

È l'unico monastero rupestre attivo nella storia moderna della Bulgaria. È stato nominato monumento storico nel 1978.