Vientiane
Vientiane (AFI: /vjenˈtjane/; in lao ວຽງຈັນ, Vìangchàn) è la capitale e la più estesa e popolosa città del Laos. Secondo il censimento del 2015, aveva una popolazione di 820 940, pari al 12,64% del totale del paese. Altri 419 090 abitanti vivono nella vicina provincia di Vientiane, costituita principalmente da zone rurali.
Nel 1560 divenne capitale del Regno di Lan Xang, l'antico nome del Laos, nel periodo in cui la Birmania era in grande espansione militare; re Setthathirat prese la decisione ritenendo Vientiane meglio difendibile da un probabile attacco birmano rispetto alla vecchia capitale Xieng Thong (l'odierna Luang Prabang).
Il grande poema epico laotiano Phra Lak Phra Lam, basato su uno dei racconti di Buddha,[1] narra che il Principe Thattardhta fondò la città dopo che abbandonò il leggendario regno Lao di Muong Inthapatha Maha Nakhone dopo che il padre assegnò il trono al fratello più giovane.
Thattaradtha prima fondò Maha Thani Si Phan Phao, l'odierna Udon Thani in Thailandia, situata sulla sponda occidentale del fiume Mekong. Un giorno il nāga dalle sette teste gli disse di fondare una nuova città sulla sponda orientale del fiume. Il principe la chiamò Chanthabuly Si Sattanakhanahud, l'antico nome dell'attuale Vientiane, letteralmente: la 'bellissima città del Naga dalle sette teste'.[1]
L'arco Patuxay di VientianeStudi compiuti dal Ministero laotiano dell'Informazione e della Cultura e dalla Fondazione Rockefeller,[2] ipotizzano che la città fosse la capitale del Regno di Candapuri, fondato dai mon nell'VIII d.C. Tale città-stato (muang) era subordinata al più potente Regno di Sri Gotapura, la cui capitale si trovava tra le odierne Thakhek e Savannakhet.[3] Tuttora il nucleo centrale di Vientiane forma il muang di Chantaburi. Candapuri era dotata di 2 cerchia di mura e di un bastione intermedio di cui ancora oggi si possono vedere dei frammenti. Nell'XI secolo si intensificarono i rapporti con il vicino Regno di Xaifong, situato a circa 25 km a sud-est di Chantaburi, un altro sviluppato insediamento di origine mon.[4] Un preesistente tempio indù fu sostituito successivamente dall'odierno Pha That Luang, emblema della città.
Verso l'XI secolo, l'emergente Impero Khmer estese la sua influenza a nord fino a conquistare Vientiane, come confermano iscrizioni khmer ritrovate nel centrale tempio Wat Simuang.[3] Tra l'XI ed il XIII secolo vi fu la migrazione dal sud della Cina dei popoli di etnia tai kadai, che presero gradualmente il sopravvento sui khmer formando una rete di principati laotiani.[3] Estesero la propria influenza su tutto il medio bacino del Mekong e nella zona di Vientiane si formarono i principati lao di Vientiane e di Vieng Kham, situato pochi chilometri a nord di Vientiane.[4]
Un esempio di architettura coloniale francese in città Il moderno centro culturale laotiano a VientianeNel 1354, quando Re Fa Ngum di Muang Sua (l'odierna Luang Prabang) unificò i principati laotiani fondando il regno di Lan Xang, Vientiane e Vieng Kham furono gli ultimi di tali principati a capitolare. La battaglia decisiva si svolse a Vientiane, dove le armate di Muang Sua trionfarono e Fa ngum si fece incoronare sovrano del nuovo regno.[5] Vientiane divenne un'importante città amministrativa di Lan Xang, e ne divenne la capitale nel 1560, quando il re Setthathirath la scelse per la sua posizione, che garantiva un maggiore controllo sui territori meridionali ed una maggiore protezione dalle incursioni degli emergenti birmani del Regno di Toungoo.[6]
Le lotte tra la aristocrazia portarono allo smembramento di Lan Xang nel 1707, Vientiane divenne la capitale dell'omonimo regno mentre a nord si formò il Regno di Luang Prabang.[7] Nel 1714 vi fu un'ulteriore scissione quando il neonato Regno di Champasak, sorto nelle zone di confine con la Cambogia, proclamò l'indipendenza da Vientiane.[8] L'indebolimento della nazione Lao ne decretò la sottomissione ai siamesi nel secolo successivo; nel 1779 il Regno di Vientiane fu conquistato dal generale Phraya Chakri del Regno di Thonburi, e divenne uno stato vassallo del Siam.[9] Il vasto territorio dell'altopiano di Korat venne annesso dai siamesi, diventando la tuttora esistente regione dell'Isan. Nel 1829 la città fu rasa al suolo dall'esercito siamese dopo che il re Anouvong di Vientiane si era ribellato al potere centrale tentando di marciare su Bangkok. Il regno di Vientiane fu annesso a sua volta al Siam e centinaia di migliaia di laotiani furono deportati in Isan, fino a quel momento relativamente spopolato.[10]
Il Laos passò sotto il governo della Francia nel 1893, e Vientiane divenne la capitale del protettorato francese del riunificato Laos sei anni dopo, quando fu istituita la colonia dall'Indocina francese. La permanenza dei francesi si protrasse fino al 1953 e diede luogo ad un'apprezzabile architettura coloniale tuttora conservata in buono stato in città. Dopo l'ottenimento dell'indipendenza dai francesi, Vientiane rimase la capitale. Fu preservata dai bombardamenti americani che distrussero il Laos orientale durante la guerra civile laotiana, grazie all'appoggio che il governo laotiano diede alle forze statunitensi nel combattere i ribelli del Pathet Lao e gli infiltrati nord-vietnamiti.
Con la sconfitta degli americani nella guerra del Vietnam, le forze comuniste del Pathet Lao si impossessarono nel 1975 di Vientiane, dove il 2 dicembre venne istituita la Repubblica Democratica Popolare del Laos, a seguito dell'abdicazione dell'ultimo Re Savang Vatthana. Dopo anni di difficoltà economiche legate all'embargo americano ed alla crisi degli alleati sovietici, con l'apertura del paese all'economia di mercato avvenuta negli anni novanta, Vientiane si è trasformata in una moderna città. Grande sviluppo hanno avuto le infrastrutture e l'industria del turismo, che ha fatto di Vientiane uno dei siti più visitati nel sudest asiatico.
Aggiungi un commento