San Martino delle Tigri (in portoghese: São Martinho dos Tigres), a volte indicato semplicemente come Villaggio della baia di Tigres (in portoghese: Vila da Baía dos Tigres), è una città fantasma nell'Angola meridionale, situata sull'isola di Tigres, attualmente separata dalla terraferma dell'Angola dallo Stretto di Tigres. Ai fini legali è anche un comune nel comune di Tômbua, nella provincia di Namibe.
Fu fondato nel 1860 come città modello di insediamento per fungere da centro demografico ed economico in uno dei più regioni inospitali del deserto del Namibe. Il governo coloniale portoghese inviò molti abitanti dell'Algarve, con grande esperienza nella pesca marittima, a fondare il villaggio di Saint Martin delle Tigri, nell'ancora esistente baia di Tigres.
Il villaggio disponeva di grandi infrastrutture, avendo diventare il più grande centro di pesca angolano prima della prima metà del 20° secolo. Tuttavia, nel 1962, forti onde ruppero l'is...Leggi tutto
San Martino delle Tigri (in portoghese: São Martinho dos Tigres), a volte indicato semplicemente come Villaggio della baia di Tigres (in portoghese: Vila da Baía dos Tigres), è una città fantasma nell'Angola meridionale, situata sull'isola di Tigres, attualmente separata dalla terraferma dell'Angola dallo Stretto di Tigres. Ai fini legali è anche un comune nel comune di Tômbua, nella provincia di Namibe.
Fu fondato nel 1860 come città modello di insediamento per fungere da centro demografico ed economico in uno dei più regioni inospitali del deserto del Namibe. Il governo coloniale portoghese inviò molti abitanti dell'Algarve, con grande esperienza nella pesca marittima, a fondare il villaggio di Saint Martin delle Tigri, nell'ancora esistente baia di Tigres.
Il villaggio disponeva di grandi infrastrutture, avendo diventare il più grande centro di pesca angolano prima della prima metà del 20° secolo. Tuttavia, nel 1962, forti onde ruppero l'istmo della penisola di Tigres, facendone l'attuale isola di Tigres. Successivamente San Martino delle Tigri dovette affrontare molte difficoltà, soffrendo di problemi con l'approvvigionamento di acqua, cibo e generi di prima necessità.
Tra il 1975 e il 1976, dato che la maggioranza della sua popolazione era di origine europea e, temendo rappresaglie dai movimenti nazionalisti nella guerra civile in corso, il paese fu abbandonato, per non essere mai più popolato per lunghi periodi. Negli anni '80 e '90 il governo angolano ha cercato di incoraggiare ondate migratorie per ripopolare il villaggio, ma non ci è riuscito.
Anche così, dal 1996 in poi, il governo angolano ha nominato figurativamente l'amministratore comunale di Saint Martin del Tigers, elaborando un ambizioso progetto di recupero della località e del pregevole centro peschereccio. L'Unione Europea è arrivata a prevedere il sostegno, ma la ripresa della città non è ancora iniziata. L'attività economica che ancora si sviluppa nella zona è il turismo, grazie alle leggende popolari emerse dopo la sua trasformazione in paese fantasma.
Aggiungi un commento