Il parco nazionale di Dry Tortugas è un parco nazionale statunitense situato nella parte meridionale della Florida, ad ovest della città di Key West.
Il parco preserva Fort Jefferson e le sette isole di Dry Tortugas, quelle più ad ovest delle Florida Keys.
L'esploratore spagnolo Ponce de León diede alle Dry Tortugas il loro nome attuale in occasione della sua prima visita nel 1513. Il nome è il secondo più antico ancora in uso dato dagli europei in territorio degli Stati Uniti.[1] Le chiamarono Las Tortugas (Le tartarughe) dato che gli equipaggi delle navi componenti della spedizione avevano catturato 170 tartarughe marine sulle isole. Subito dopo, venne anteposta al nome la parola "Dry" (secco), per indicare ai naviganti l'assenza d'acqua dolce.[2]
Nel 1742 HMS Tyger fece naufragio alle Dry Tortugas. L'equipaggio visse sulla Garden Key per 56 giorni, e combatté una battaglia contro uno sloop spagnolo, prima di salpare verso la Giamaica su diverse piccole imbarcazioni.[3]
Il governo degli Stati Uniti non completò mai il Fort Jefferson dopo 30 anni di lavori a Garden Key, e i suoi bastioni rimasero nelle mani dell'Unione durante la Guerra di secessione americana. È poi stato utilizzato come prigione fino ad essere abbandonato nel 1874. Il dottor Samuel Mudd, famoso per essere il medico che curò John Wilkes Booth, sulla scia dell'assassinio di Lincoln, fu imprigionato qui fino all'inizio del 1869. Nel corso degli anni 1880, la Marina realizzò una base nelle Dry Tortugas, e successivamente vi venne creato un rifornimento di carbone e una stazione radio senza fili. Durante la prima guerra mondiale, vi venne realizzato un idroscalo che fu abbandonato subito dopo.
Dal 1903 al 1939 il Carnegie Institution di Washington tenne in esercizio il Marine Biology Laboratory sulla Loggerhead Key, che "...presto divenne la migliore stazione biologica marina del mondo in zona tropicale”. Nel corso degli anni, più di 150 ricercatori utilizzarono la riserva per fare le loro ricerche.[4] Nel giugno 1911 il laboratorio costruì una nave a Miami, per essere utilizzata come veicolo per le ricerche e come mezzo di collegamento tra la stazione e Key West.[5] La nave, ad eccezione del periodo in cui venne utilizzata dalla US Navy durante la prima guerra mondiale, venne utilizzata dal laboratorio marino fino al 1939 e venne poi donata, da Anton Dohrn, al Woods Hole Oceanographic Institution.[6]
Un resonto della vista al Forte delle Dry Tortugas da parte del presidente degli Stati Uniti d'America Franklin D. Roosevelt e di Robert H. Jackson si trova nel libro That Man: An Insider's Portrait of Franklin D. Roosevelt, di Robert H. Jackson, edito e con prefazione di John Q. Barrett (Oxford University Press, New York, 2003).
Le Dry Tortugas sono ricche di storia marittima. Nel 1989, la Seahawk Deep Ocean Technology esplorò il relitto di un vascello che sembra sia stato parte della Flotta spagnola del tesoro del 1622. Il relitto sito alla profondità di 1332 metri, conteneva anfore olearie, rame, oro, argento, cristalli ed altri oggetti di valore.[7] Il 6 settembre 1622, la Nuestra Señora de Atocha venne investita da un forte uragano sulla barriera corallina vicino alle Dry Tortugas, circa 56 km. ad ovest di Key West. Mel Fisher scoprì il relitto il 20 luglio 1985. Il bottino recuperato, stimato al valore di 450 milioni di dollari, noto come "The Atocha Motherlode," era costituito da 40 tonnellate di oro e argento; vennero trovate circa 114.000 monete d'argento spagnole: "pezzi da 8", monete d'oro, smeraldi colombiani, oggetti d'oro e d'argento e 1000 lingotti d'argento.[8] Oltre all'Atocha, la società di Fisher, Salvors Inc., trovò resti di altre navi, compresa la nave gemella dell'Atocha, il galeone Santa Margarita, affondato nello stesso anno, e i resti di una nave che trasportava schiavi, la Henrietta Marie, affondata nel 1700.[9]
Nell'agosto 2004, le Dry Tortugas vennero severamente colpite dall'uragano Charley. Nei giorni seguenti, un aereo da turismo Cessna cadde nelle acque dell'atollo, uccidendo il cineasta Neal Fredericks mentre filmava alcune scene del suo film CrossBones.[10]
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