Копривщица

( Koprivštica )

Koprivštica (in bulgaro Копривщица) è un'antica città della Bulgaria occidentale con 2490 abitanti. Si trova nella regione di Sofia, a 110 km dalla capitale. È l'unico centro abitato del comune di Koprivštica.

I numerosi monumenti culturali e la natura pittoresca rendono la città uno dei più famosi centri culturali e storici della Bulgaria. Conserva l'aspetto che aveva ai tempi del Risorgimento bulgaro (sec. XVIII - XIX), del quale periodo rimangono 388 monumenti architettonici – case, ponti ad archi, chiese, fontane autentiche, mura di pietra – la maggior parte dei quali completamente restaurati.

Koprivštica fu anche centro di un avvenimento di grande rilievo nella storia della Bulgaria - l'insurrezione di aprile (in bulgaro Априлско въстание, Aprilsko văstanie) per la liberazione dal dominio ottomano nel 1876. È città di scrittori, intellettuali e rivoluzionari.

Nel 1952 è stata proclamata città-museo e nel 1978 riserva nazionale architettonica e...Leggi tutto

Koprivštica (in bulgaro Копривщица) è un'antica città della Bulgaria occidentale con 2490 abitanti. Si trova nella regione di Sofia, a 110 km dalla capitale. È l'unico centro abitato del comune di Koprivštica.

I numerosi monumenti culturali e la natura pittoresca rendono la città uno dei più famosi centri culturali e storici della Bulgaria. Conserva l'aspetto che aveva ai tempi del Risorgimento bulgaro (sec. XVIII - XIX), del quale periodo rimangono 388 monumenti architettonici – case, ponti ad archi, chiese, fontane autentiche, mura di pietra – la maggior parte dei quali completamente restaurati.

Koprivštica fu anche centro di un avvenimento di grande rilievo nella storia della Bulgaria - l'insurrezione di aprile (in bulgaro Априлско въстание, Aprilsko văstanie) per la liberazione dal dominio ottomano nel 1876. È città di scrittori, intellettuali e rivoluzionari.

Nel 1952 è stata proclamata città-museo e nel 1978 riserva nazionale architettonica e storica e centro del turismo internazionale.

Inno della città è "Bello il mio bosco", con testo di Ljuben Karavelov e musica di Georgi Goranov.

Le leggende

Koprivštica fu fondata alla fine del secondo impero bulgaro, secondo la versione ufficiale nel 1323, ai tempi del regno di Ivan Šišman. Ci sono alcune leggende sulla sua fondazione:

Città fondata da profughi

Forse la leggenda più vicina alla realtà è quella che racconta Najden Gerov (in bulgaro Найден Геров). Secondo lui, i fondatori della città furono boiardi della capitale Tărnovo, fuggiti dopo il passaggio della città sotto la dominazione ottomana attraverso i monti Balcani verso la parte centrale di Sredna Gora (chiamata anche Antibalcani). Lo testimonia la vicinanza dei dialetti parlati a Koprivštica e a Tărnovo oltre a diversi nomi usati dai boiardi – Radomir, Desimir, Debeljan...

Ci sono ipotesi secondo le quali tra i profughi ci sarebbero stati tre pastori – Lambo, Toroman e Arnautinin (si chiamavano così i profughi delle regioni macedoni più vicine all'Albania) che avrebbero creato piccole comunità familiari cresciute col tempo, da cui avrebbero preso nomi le attuali borgate della città – la borgata di Toroman, la borgata di Lambo e la borgata di Arnautin.

La leggenda della "Župa"

Si suppone che le antiche strade che collegavano le città di Zlatica (in bulgaro Златица), di Pirdop (in bulgaro Пирдоп) e di Klisura (in bulgaro Клисура) con le città di Strelča (in bulgaro Стрелча) e di Panagjurište (in bulgaro Панагюрище) si incrociassero nel posto dove oggi si trova Koprivštica.

Per le favorevoli condizioni naturali vi si sarebbe stabilita un'antica famiglia bulgara – la cosiddetta “župa” (in bulgaro жупа), dando inizio ad un centro abitato. Con l'aumento dei componenti della župa sarebbe aumentato anche il numero delle case e si sarebbero create piccole comunità. Quasi tutti avevano soprannomi – Tihanek, Kozlek, Duplek, Lomek – relativi a tratti specifici, a occupazioni o a eventi legati alla persona. Dai soprannomi sarebbero derivati anche i nomi delle nuove borgate, alcuni dei quali sono rimasti come cognomi fino ad oggi. A sostegno di questa teoria è anche il fatto che una parte della borgata di Lambo ancora oggi si chiama "la Župa".

La boiarda della montagna di Rila

Un'altra leggenda racconta di una giovane donna stabilitasi al posto dove si trova Koprivštica perché la località le sembrava adatta per allevare bestiame. Poco dopo il suo arrivo sarebbe andata a Edirne (in italiano Adrianopoli) a chiedere al sultano un ferman (decreto) col quale lei diventava sovrana di Koprivštica e il paese otteneva grandi privilegi. In questo decreto per la prima volta Koprivštica fu chiamata "Avrat alan" – "prato femminile" in turco.

La leggenda aggiunge che da lì non sarebbero potuti passare i turchi con i cavalli ferrati, né le turche avrebbero potuto partorire a Koprivštica, e gli abitanti avrebbero potuto portare liberamente le armi.

In segno di gratitudine alla boiarda gli abitanti del paese l'avrebbero chiamata la Sultana.

È possibile che le ultime due versioni della creazione di Koprivštica siano legate. Negli anni dopo l'insediamento della jupa i legami di parentela erano molto stretti. Per questo motivo gli abitanti di Koprivštica non si sposavano fra di loro, ma cercavano moglie da altre parti. È probabile che qualcuno dei membri della župa di origine nobile abbia preso moglie da un'altra famiglia nobile fuori della città.

Possesso di una principessa turca

Seconda la leggenda, Koprivštica sarebbe stata un waqf (in turco vakıf) della figlia di Solimano I detto "il Magnifico", bella principessa, famosa nella storia turca.

La storia

Gli abitanti di Koprivštica conservarono il loro benessere anche dopo la caduta della Bulgaria sotto la dominazione ottomana. La ricchezza attirò i briganti che saccheggiarono la città tre volte. Koprivštica fu incendiata nel 1793, nel 1804 e nel 1809, ma grazie alla diligenza dei suoi abitanti si è preservata fino ai giorni nostri.

Diversi decreti sultanali assicurarono a Koprivštica certi diritti e libertà e favorirono il suo sviluppo. Grazie ad essi il paese ebbe assoluta autonomia locale esercitata attraverso consiglieri comunali chiamati aasi.

In quei tempi fu molto sviluppato l'allevamento di bestiame: più di 120 000 pecore, 20 000 bovini, 2 000 cavalli purosangue. Alla capitale sultanale si fornivano formaggi, carne e pelle conciata. Prosperava il commercio di bovini e la produzione di panno e babbucce. Le donne lavoravano colorati tappeti di lana, cinture, variopinte calze: ogni anno si esportavano più di 250 000 paia di calze che si vendevano ai mercati dell'Impero ottomano insieme alle specialità culinarie della città – luganiche, salsicce, pastarmà. I commercianti viaggiavano per tutto l'impero ottomano, fino ad Egitto e Siria, e al ritorno portavano seta, frutta del sud e molte altre merci. Così alla fine del Novecento l'economia del paese fiorì e la popolazione raggiunse 12 000 abitanti.

Koprivštica fu nominata città nel 1873. Vantava alcune farmacie e tre medici, laureati a Vienna e Atene. Per mettere in rilievo la loro prosperità, gli abitanti ricchi costruivano case sempre più belle. Così apparvero i primi modelli dell'architettura del Risorgimento di Koprivštica.

Nel 1810 fu inaugurata la prima scuola elementare in un convento. Nel 1846 Najden Gerov fondò la prima scuola suddivisa in classi in Bulgaria. Nel 1850 aprì le porte anche la scuola femminile. Nel 1869 Vasil Levski formò il comitato di rivoluzione.

Koprivštica è città natale di molti precursori e guide spirituali del risorgimento bulgaro. Il 20 aprile 1876 qui fu sparato il primo piombo contro il nemico ottomano segnando l'inizio dell'Insurrezione di aprile (in bulgaro Априлско въстание, Aprilsko văstanie) che portò alla liberazione della Bulgaria.

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