Bojnický zámok

( Castello di Bojnice )

Il castello di Bojnice è un grande edificio fortificato presso la città di Bojnice, nel Trenčín, in Slovacchia. Originariamente una struttura in legno (XI secolo), nel Trecento era ormai stato ricostruito in pietra ed era controllato dalla Corona d'Ungheria. Nel XVI secolo venne trasformato in un palazzo-castello rinascimentale grazie al mecenatismo dei Thurzó mentre nel XIX secolo furono i Pálffy a ristrutturarlo secondo il gusto neo-gotico romantico. Confiscato ai privati dopo il 1945 dal governo cecoslovacco, il castello è oggi un museo parte del Museo Nazionale Slovacco.

Le maestose sale del castello e le sue straordinarie architetture lo rendono uno dei siti che destano il maggior interesse nei turisti che visitano la Slovacchia.

Il Medioevo

Il castello di Bojnice fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1013, conservati nell'Abbazia di Zobor. Originariamente costruito come fortezza di legno, è stato gradualmente migliorato fino a diventare un castello di pietra, con le pareti esterne adattate al terreno roccioso irregolare. Il suo primo proprietario fu Matúš Xác che lo ricevette nel 1302 dal re Vencel d'Ungheria.

Il Rinascimento

Più tardi, nel XV secolo, il castello di Bojnice divenne proprietà del re Mattia Corvino, che lo lasciò in eredità al suo figlio illegittimo Giovanni Corvino nel 1489. Dopo la sua morte il castello divenne proprietà della famiglia di Giovanni Zápolya.

 Giovanni Zápolya, re Giovanni II d'Ungheria

La famiglia Thurzó, la più ricca del Regno d'Ungheria, acquistò il castello nel 1528 e intraprese una importante ricostruzione. L'ex fortezza fu trasformata in un castello rinascimentale.

Dal Seicento al Novecento

Dal 1646 in poi, i proprietari del castello furono i Pálffys, che continuarono a ricostruire il castello. Infine, l'ultimo famoso proprietario del castello della famiglia Pálffy, il conte János Ferenc Pálffy, realizzò una complessa ricostruzione romantica dal 1888 al 1910. Dopo la sua morte e lunghe liti, i suoi eredi vendettero molte opere d'arte dal castello e poi, il 25 febbraio 1939, vendettero il castello, il centro benessere e il terreno circostante all'imprenditore ceco Jan Antonín Baťa.

Il Dopoguerra  L'incendio del 1950

Dopo il 1945, quando la proprietà di Baťa fu confiscata dal governo cecoslovacco, il castello divenne la sede di diverse istituzioni statali. Il 9 maggio 1950 un enorme incendio scoppiò nel castello, ricostruito poi a spese del governo. Dopo questa ricostruzione al suo interno è stato aperto un museo specializzato nella documentazione e presentazione dell'era dei neo-stili architettonici. Il Museo Bojnice è oggi parte del Museo Nazionale Slovacco.

Fotografie di:
Pudelek (talk) - CC BY-SA 3.0
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