Contesto di Punjab (regione)

Il Punjab (lingua punjabi in alfabeto gurmukhi ਪੰਜਾਬ; hindi पंजाब; in persiano پنجاب‎: letteralmente, "La terra dei cinque fiumi") o anche Panjab (punjabi in alfabeto shahmukhi پنجاب, ; urdu پنجاب), italianizzato sulla base della corretta pronuncia in Pangiab (/panˈʤab/) o meno comunemente Pengiab, è una regione geografica dell'Asia meridionale, posta a cavallo della frontiera tra India e Pakistan. I "cinque fiumi" sono il Beas, il Ravi, il Sutlej, lo Chenab e il Jhelum; essi, ora divisi tra India e Pakistan, si fondono per formare il Panjnad, che si unisce all'Indo.

La regione ha una lunga storia e una ricca tradizione culturale. I suoi abitanti sono chiamati Punjabi e parlano una lingua anch'essa detta punjabi. Le principali religioni nel Punjab indiano sono il Sikhismo e l'Indu...Leggi tutto

Il Punjab (lingua punjabi in alfabeto gurmukhi ਪੰਜਾਬ; hindi पंजाब; in persiano پنجاب‎: letteralmente, "La terra dei cinque fiumi") o anche Panjab (punjabi in alfabeto shahmukhi پنجاب, ; urdu پنجاب), italianizzato sulla base della corretta pronuncia in Pangiab (/panˈʤab/) o meno comunemente Pengiab, è una regione geografica dell'Asia meridionale, posta a cavallo della frontiera tra India e Pakistan. I "cinque fiumi" sono il Beas, il Ravi, il Sutlej, lo Chenab e il Jhelum; essi, ora divisi tra India e Pakistan, si fondono per formare il Panjnad, che si unisce all'Indo.

La regione ha una lunga storia e una ricca tradizione culturale. I suoi abitanti sono chiamati Punjabi e parlano una lingua anch'essa detta punjabi. Le principali religioni nel Punjab indiano sono il Sikhismo e l'Induismo, mentre l'Islam è maggioritario nel Punjab pakistano.

Di più Punjab (regione)

Population, Area & Driving side
  • La zona 355591
Cronologia
  •  Taxila è un patrimonio dell'umanità.

    Come risultato delle numerose invasioni, molti gruppi etnici e religiosi hanno contribuito a formare il patrimonio culturale del Punjab.

    Nei tempi preistorici, nel Punjab fu localizzata una delle prime culture conosciute dell'Asia meridionale, la civiltà harappa.

    Il periodo vedico ed epico fu socialmente e culturalmente prolifico nel Punjab. Durante questo periodo, ad esempio, nel Punjab furono composte le scritture sacre indù, i Rig Veda e le Upanishad. La tradizione sostiene che il saggio Vālmīki compose il Rāmāyaṇa vicino all'attuale località di Amritsar. Nella leggenda, Krishna diffuse il divino messaggio della Bhagavad Gita a Kurukshetra. Diciotto Purāṇa principali furono scritti nella regione. Gli autori del Vishnu Purana e dello Shiva Purana provenivano dal Punjab centrale.

    Le battaglie epiche descritte nel Mahābhārata furono combattute nel Punjab. I Gandhara, i Kamboja, i Trigarta, gli Andhra, i Paurava, i Bahlika (i coloni battriani del Punjab), gli Yaudheya e altri si schierarono con i Kaurava nella grande battaglia combattuta a Kurukshetra.[1] Secondo il Dr Fauja Singh e il Dr L. M. Joshi: "Non c'è nessun dubbio che i Kamboja, i Darada, i Kaikaya, gli Andhra, i Paurava, gli Yaudheya, i Malava, i Saindhava e i Kuru abbiano contribuito congiuntamente alla tradizione eroica e alla cultura composita dell'antico Punjab"[2].

    Nel 326 a.C., Alessandro Magno tentò d'invadere il Punjab da nord. I suoi eserciti entrarono nella regione attraverso l'Hindu Kush.

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     Taxila è un patrimonio dell'umanità.

    Come risultato delle numerose invasioni, molti gruppi etnici e religiosi hanno contribuito a formare il patrimonio culturale del Punjab.

    Nei tempi preistorici, nel Punjab fu localizzata una delle prime culture conosciute dell'Asia meridionale, la civiltà harappa.

    Il periodo vedico ed epico fu socialmente e culturalmente prolifico nel Punjab. Durante questo periodo, ad esempio, nel Punjab furono composte le scritture sacre indù, i Rig Veda e le Upanishad. La tradizione sostiene che il saggio Vālmīki compose il Rāmāyaṇa vicino all'attuale località di Amritsar. Nella leggenda, Krishna diffuse il divino messaggio della Bhagavad Gita a Kurukshetra. Diciotto Purāṇa principali furono scritti nella regione. Gli autori del Vishnu Purana e dello Shiva Purana provenivano dal Punjab centrale.

    Le battaglie epiche descritte nel Mahābhārata furono combattute nel Punjab. I Gandhara, i Kamboja, i Trigarta, gli Andhra, i Paurava, i Bahlika (i coloni battriani del Punjab), gli Yaudheya e altri si schierarono con i Kaurava nella grande battaglia combattuta a Kurukshetra.[1] Secondo il Dr Fauja Singh e il Dr L. M. Joshi: "Non c'è nessun dubbio che i Kamboja, i Darada, i Kaikaya, gli Andhra, i Paurava, gli Yaudheya, i Malava, i Saindhava e i Kuru abbiano contribuito congiuntamente alla tradizione eroica e alla cultura composita dell'antico Punjab"[2].

    Nel 326 a.C., Alessandro Magno tentò d'invadere il Punjab da nord. I suoi eserciti entrarono nella regione attraverso l'Hindu Kush.

    In alcuni momenti durante l'istituzione e il consolidamento del governo mogol, nel Punjab vi furono conflitti, caos e sollevazioni politiche. Tuttavia, con la prosperità mogol, si raggiunsero uno sviluppo e una pace relativa, particolarmente sotto il regno di Jahāngīr. Il periodo fu notevole anche per l'emergere di Guru Nanak (1469-1538), il fondatore di un potente movimento popolare che ha lasciato un'impronta duratura sulla storia e sulla cultura del Punjab. Nato nel distretto di Sheikhupura, egli rifiutava la divisione del genere umano in compartimenti rigidi di religioni e di caste ortodosse e predicò l'unicità dell'umanità e quella di Dio, mirando così a creare un nuovo ordine che abbracciasse tutto lo spirito pervasivo nell'uomo. Questa nuova filosofia sarebbe servita di base per la fondazione della fede sikh.

    Nel 1713, Banda Bahadur volle fondare uno Stato sikh nel Punjab. A tal fine combatté senza posa con i Mughal, ma il suo Stato durò meno di un anno appena prima del suo crollo. Molti anni dopo, fu catturato e giustiziato.

    Nel 1756, i Maratha sotto Raghunath Rao sconfissero l'afghano Aḥmad Shāh Abdālī al suo primo tentativo di conquistare l'India. I Maratha ricacciarono indietro gli Afghani in ritirata fino ad Attock. I Sikh e i Khatri (i gruppi dominanti del Punjab) stabilirono un rapporto di collaborazione con i Maratha per aver eliminato con successo i musulmani dalla loro terra e firmarono con essi trattati formali di amicizia. All'epoca della formazione del Dal Khalsa[3] nel 1748 ad Amritsar, il Punjab era diviso in 36 aree e in 12 distinti principati sikh. Da questo momento in poi ebbe inizio la formazione di un Impero sikh nel Punjab.

     Una sezione del Forte di Lahore costruita dal Maharaja sikh Ranjit Singh

    Delle 36 aree, 22 furono unite dal Maharaja sikh Ranjit Singh. Le altre 14 accettarono la sovranità britannica. Dieci anni dopo la morte del Maharaja Ranjit Singh, l'Impero si frantumò e i Britannici si impadronirono del Punjab.

     Il Bardari di Ranjit Singh, costruito nell'Hazuri Bagh.

    L'avvento dell'India britannica (il cosiddetto "Raj Britannico") ebbe profonde conseguenze politiche, culturali, filosofiche e letterarie nel Punjab, compresa l'istituzione di un nuovo sistema d'istruzione. Durante il movimento d'indipendenza dal Regno Unito, molti Punjabi svolsero un ruolo significativo, compreso Lajpat Rai, Ajit Singh Sindhu, Bhagat Singh, Udham Singh, Bhai Parmanand, Muhammad Iqbal, Chaudhary Rehmat Ali e Ilam Din Shaheed.

    All'epoca della spartizione nel 1947, la provincia fu divisa nel Punjab orientale e in quello occidentale. Il Punjab orientale divenne parte dell'India, mentre il Punjab occidentale fu assorbito dal Pakistan. Al Punjab toccò poi subire l'urto delle cruente agitazioni successive alla fine del Raj Britannico, che produssero un numero di vittime stimato nell'ordine delle centinaia di migliaia, o addirittura superiore.

    Cronologia 3300 – 1500 a.C.: civiltà della valle dell'Indo 1500 – 1000 a.C.: civiltà vedica 1000 – 500 a.C.: periodo vedico medio e tardo 599 a.C.: nascita di Mahavira 567 – 487 a.C.: tempo di Gauthama il Buddha 550 a.C. – 600 d.C.: il buddismo è prevalente 326 a.C.: Alessandro Magno nel Punjab 322 – 298 a.C.: Chandragupta I, periodo di Maurya 273 – 232 a.C.: Regno di Ashoka 125 – 160 a.C.: ascesa dei Silvestri 2 a.C.: inizio della dominazione dei Silvestri 45 – 180: regola del Kushān 320 – 550: Impero Gupta 500: invasione unna 510 – 650: epoca di Vardhana 711 – 713: Muḥammad b. Qāsim conquista il Sindh e una piccola parte della regione del Punjab 713 – 1200: Stati Rajput, Kabul Shāhī e piccoli regni musulmani 1206 – 1290: dinastia dei Mamelucchi di Delhi fondata da Moḥammad Ghūrī 1290 – 1320: Dinastia Khaljī fondata da Jalāl al-Dīn Fīrūz Khaljī 1320 – 1413: dinastia Ṭughlāq fondata da Ghiyāth al-Dīn Ṭughlāq 1414 – 1451: dinastia Sayyid fondata da Khiżr Khān 1451 – 1526: dinastia Lōdhī (o Lōdī) fondata da Bahlūl Khān Lōdhī 1469 – 1539: Guru Nanak, fondatore del Sikhismo è attivo nel suo insegnamento 1526 – 1707: Dominio Mughal 1526 – 1530: regno di Bābur 1530 – 1540: Naṣīr al-Dīn Muḥammad Humāyūn 1540 – 1545: Shēr Shāh Sūrī dell'Afghanistan 1545 – 1554: Islām Shāh Sūrī 1555 – 1556: Naṣīr al-Dīn Muḥammad Humāyūn 1556 - 1556: HEM Chandra Vikramaditya 1556 – 1605: Jalāl al-Dīn Muḥammad Akbar 1605 – 1627: Nūr al-Dīn Muḥammad 1627 – 1658: Shihāb al-Dīn Muḥammad Shāh Jahān 1658 – 1707: Moḥyi al-Dīn Muḥammad Aurangzeb ʿĀlamgīr 1539 – 1675: periodo di 8 Guru sikh, da Guru Angad Dev a Guru Tegh Bahadūr 1675 – 1708: Guru Gobind Singh (10° Guru sikh) 1699: nascita del Khalsa 1708 – 1713: conquiste di Bahadūr 1722: nascita di Aḥmed Shāh Durrānī 1714 – 1759: i capi Sikh (Sardar), la guerra contro gli Afghani e i governatori Moghul 1739: invasione dell'afgano Nāder Shāh e sconfitta dell'indebolito Impero Mughal 1747 – 1772: Impero Durrānī guidato da Aḥmed Shāh Durrānī 1756 – 1759: Impero Sikh e Maratha nel Punjab 1761: Terza battaglia di Panipat tra l'Impero Durrānī e l'Impero Maratha. 1762: 2º massacro (Ghalughara) della seconda invasione di Aḥmed Shāh 1765 – 1801: ascesa del Misl sikh e suo controllo di vaste aree del Punjab 1801 – 1839: Impero Sikh, conosciuto anche come Sarkr Khalsa, governo del Maharaja Ranjit Singh 1845 – 1846: prima guerra anglo-Sikh 1846: Il Jammu si unisce al nuovo Stato di Jammu e Kashmir 1848 – 1849: seconda guerra anglo-Sikh 1849: completa annessione del Punjab nell'India britannica 1849-1947: Dominio britannico 1901: Peshāwar e distretti adiacenti separati dalla provincia del Punjab 1911: parti di Delhi separate dalla provincia del Punjab 1947: la divisione dell'India ha diviso il Punjab separato in due parti. La parte orientale è diventato il Punjab indiano e la parte occidentale il Punjab pakistano 1966: Punjab indiano diviso in tre parti: Punjab, Haryana e Himachal Pradesh 1973 – 1995: insurrezione del Punjab.
    ^ Buddha Parkash, Evolution of Heroic Tradition in Ancient Panjab, p 36. ^ Vedi: Dr L. M. Joshi, Dr Fauja Singh, History of Panjab, Vol. I, p. 4. ^ Il Dal Khalsa era in origine un corpo scelto di guerrieri religiosi sikh, fondato nel 1699 da Guru Gobind Singh, che lottarono a lungo contro le persecuzioni dei musulmani Mughal. In seguito, con il declino dell'Impero mughal e la successiva fondazione di uno Stato sikh nel Punjab, la Khalsa divenne un organo consultivo dei Maharaja del Punjab: organizzato democraticamente, esso poteva opporsi alle decisioni dello stesso Maharaja.
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