Contesto di Georgia

La Georgia (in georgiano საქართველო?, traslitterato Sakartvelo) è uno Stato del Caucaso meridionale situato sulla riva orientale del Mar Nero.

Confina a nord con la Russia, a sud con la Turchia e l'Armenia, a sud-est con l'Azerbaigian ed è bagnata a ovest dal Mar Nero. Il paese copre un'area di 69700 km² e ha una popolazione di 3716858 abitanti. La sua capitale è Tbilisi.

Dal punto di vista geografico è considerata parte dell'Asia occidentale oppure un paese transcontinentale, essendo attraversata dalla catena del Caucaso, una delle linee convenzionali di separazione tra l'Europa e l'Asia. Dal punto di vista storico-culturale è strettamente legata all'Europa.

Nota fin dall'epoca cla...Leggi tutto

La Georgia (in georgiano საქართველო?, traslitterato Sakartvelo) è uno Stato del Caucaso meridionale situato sulla riva orientale del Mar Nero.

Confina a nord con la Russia, a sud con la Turchia e l'Armenia, a sud-est con l'Azerbaigian ed è bagnata a ovest dal Mar Nero. Il paese copre un'area di 69700 km² e ha una popolazione di 3716858 abitanti. La sua capitale è Tbilisi.

Dal punto di vista geografico è considerata parte dell'Asia occidentale oppure un paese transcontinentale, essendo attraversata dalla catena del Caucaso, una delle linee convenzionali di separazione tra l'Europa e l'Asia. Dal punto di vista storico-culturale è strettamente legata all'Europa.

Nota fin dall'epoca classica con i regni di Colchide e di Iberia, e sede di un regno nazionale in epoca medievale dotato di una cultura, lingua e religione peculiari rispetto a quelle dei vicini, la Georgia fu annessa all'Impero russo all'inizio del XIX secolo. Dopo un breve periodo di indipendenza, successivo alla rivoluzione russa del 1917, la Georgia fu occupata dall'Armata Rossa nel 1921, diventando la Repubblica Socialista Sovietica Georgiana e parte dell'Unione Sovietica. Nel 1991 proclamò la propria indipendenza che fu formalmente riconosciuta il 25 dicembre dello stesso anno.

La Georgia comprende due regioni de facto indipendenti, l'Abcasia e l'Ossezia del sud, che hanno ottenuto un riconoscimento internazionale limitato dopo la guerra russo-georgiana del 2008.

Nel marzo del 2022, la Georgia ha presentato domanda per l'adesione all'Unione europea; il Consiglio europeo ha affermato di essere pronto a concedere alla Georgia lo status di paese candidato una volta che saranno state affrontate alcune priorità.

La Georgia fa parte del Consiglio d'Europa, dell'OSCE, di Eurocontrol, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, e del GUAM. È compresa nel piano d'azione per l'adesione alla NATO.

Di più Georgia

Informazioni di base
  • Moneta Lari georgiano
  • Nome originale საქართველო
  • Prefisso telefonico +995
  • Dominio Internet .ge
  • Speed limit 110
  • Mains voltage 220V/50Hz
  • Democracy index 5.31
Population, Area & Driving side
  • Popolazione 4573192
  • La zona 69700
  • Lato guida right
Cronologia
  •   Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Georgia.
    Età antica e moderna Leggi tutto
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    Età antica e moderna  Vakhtang VI fu re della Georgia orientale durante le invasioni turche e persiane.

    Il territorio dell'odierna Georgia è stato abitato con continuità fin dalla prima Età della Pietra. Durante il I millennio a.C. il territorio dell'attuale Georgia era occupato a occidente, sul Mar Nero, dalla Colchide, la mitica terra del vello d'oro e, ad oriente, dall'Iberia. La prima menzione scritta delle tribù proto-georgiane risale al XII secolo a.C., mentre il primo regno unificato risale al IV secolo a.C.

    Il Cristianesimo fu dichiarato religione di Stato nel 337 d.C. e la Chiesa georgiana si proclamò autocefala, rendendosi autonoma dal patriarcato di Antiochia, già nel V secolo. L'età aurea dal punto di vista culturale, artistico, religioso e politico fu quella sotto la dinastia Bagration dall'XI secolo al XIII secolo, che fu interrotta dall'invasione dei Mongoli del 1223. Nei secoli successivi la Georgia, disintegratasi in vari staterelli, fu ripetutamente sottoposta alle invasioni rivali della Persia e della Turchia ottomana.

    Nel 1783 il trattato di Georgievsk fu il primo tra uno Stato georgiano e l'impero russo; il 12 settembre 1801 quest'ultimo annesse la Georgia orientale e nel 1810 gli ultimi territori georgiani indipendenti, con la conseguente abolizione del patriarcato e dell'autocefalia della chiesa nel 1811. Nel 1878 tutti gli attuali territori georgiani facevano parte dell'Impero russo. Nel 1878 a Gori nacque Josif Stalin, il quale avrebbe segnato la storia del suo paese, della Russia e del mondo intero.

     Principessa Caterina, l'ultima principessa regnante di Mingrelia della Georgia occidentale.La rivoluzione russa e l'URSS

    In seguito alla prima guerra mondiale e alla rivoluzione russa, il 22 aprile 1918 l'élite nazionalista attiva dal 1890 e i menscevichi dichiararono l'indipendenza da Mosca formando con Armenia e Azerbaigian la Repubblica Federale Democratica Transcaucasica, con capitale Tbilisi, e il 26 maggio 1918 restaurarono lo Stato georgiano con il nome di Repubblica Democratica di Georgia; le elezioni furono vinte dai menscevichi guidati da Noe Zhordania.

    Il 25 febbraio 1921 truppe sovietiche guidate dal georgiano Stalin posero fine alla Repubblica, incorporando la Georgia all'Unione Sovietica nel 1922, nonostante una resistenza durata fino all'agosto 1924. Inizialmente parte della Repubblica socialista sovietica federativa transcaucasica, sempre con capitale Tbilisi, dal 1936 divenne autonoma come Repubblica socialista sovietica georgiana.

    Fine dell'URSS e indipendenza

    In seguito alla perestrojka, il 28 ottobre 1990 le prime elezioni libere del Soviet nazionale furono vinte dallo schieramento nazionalista. Rinata come Stato indipendente dal dissolvimento dall'Unione Sovietica il 9 aprile 1991, in seguito al referendum del 31 marzo, che vide il 98,9% dei georgiani favorevole all'indipendenza, la Georgia ha adottato il nome di "Repubblica di Georgia".

    Con l'indipendenza georgiana si svilupparono conflitti separatisti nelle regioni dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud, autoproclamatesi indipendenti.[1]

    Nel 2004 la Rivoluzione delle rose ha portato al potere il presidente Mikheil Saakašvili, provocando al contempo un ulteriore allontanamento politico da Mosca. Nello stesso anno la Georgia ha cambiato il proprio nome ufficiale in "Repubblica della Georgia".

    Agosto 2008 - Conflitto in Ossezia del Sud
      Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra in Ossezia del Sud (2008).

    Nell'agosto 2008 nuovi scontri in Ossezia del Sud sono sfociati nell'avanzata delle forze georgiane nella regione e nella reazione russa (i militari russi erano presenti nella regione fin dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica, con funzioni di mantenimento della pace), che ha visto il bombardamento del porto di Poti, un importante centro strategico per la distribuzione di carburante nel Mar Nero, e la cacciata degli attaccanti. La Georgia ha proclamato la mobilitazione generale, dichiarando lo stato di guerra. Nel prosieguo delle operazioni militari che interessano l'area l'esercito russo ha inviato truppe in Ossezia e Abcasia, schierandosi a fianco dei secessionisti.[2][3] Nei giorni seguenti le operazioni russe non si sono limitate all'area contesa, ma hanno coinvolto anche il territorio della Georgia quando le truppe dell'Armata Rossa hanno occupato la città di Gori (città natale di Stalin) a 90 km da Tbilisi, la città di Poti e altre località minori, costringendo i georgiani a ripiegare per difendere la capitale[4]. Un accordo preliminare sul cessate il fuoco è stato firmato da Georgia e Russia il 15 agosto 2008. Lo Stato Maggiore dell'esercito russo ha dichiarato di aver completato il ritiro dalle zone occupate in Georgia entro 10 giorni, mentre la parte georgiana osserva che esistono ancora posti di blocco russi nel suo territorio e che il ritiro dal porto di Poti non è stato completato[5]. Il Parlamento georgiano, riunito in seduta straordinaria, ha prorogato lo Stato di guerra fino all'8 settembre 2008[6].

    ^ Georgia: Abkhazia and South Ossetia, su pesd.princeton.edu, Encyclopedia Princetoniensis. URL consultato il 26 maggio 2020 (archiviato il 4 agosto 2018). ^ Georgia 'started unjustified war', in BBC News, 30 settembre 2009. URL consultato il 18 febbraio 2019 (archiviato il 20 aprile 2010). ^ EU Report: Independent Experts Blame Georgia for South Ossetia War, in Der Spiegel, 21 settembre 2009. URL consultato il 18 febbraio 2019 (archiviato il 2 settembre 2018). ^ Georgia, i russi avanzano. Bush: "Azioni inaccettabili", su repubblica.it. URL consultato il 16 ottobre 2011 (archiviato il 28 luglio 2011). ^ Georgia, i russi sono ancora a Poti. Sul Mar Nero Mosca accusa la Nato, su repubblica.it, 23 agosto 2008. URL consultato il 16 ottobre 2011 (archiviato il 28 luglio 2011). ^ Per la bibliografia completa dei periodici che riportano le notizie vedi voce in wikinews (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2019).
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