یزد

( Yazd )

Yazd (in persiano یزد‎) è il capoluogo dell'omonima provincia iraniana. In seguito al suo adattamento secolare al deserto circostante, Yazd presenta un'architettura unica. È nota in Iran per l'artigianato di prima qualità, che produce soprattutto tessuti di seta e prodotti dolciari. È uno dei principali centri dello zoroastrismo

La città vanta tremila anni di storia e risale al tempo dell'impero medo, quando era nota come Ysatis (o Issatis). L'attuale nome della città potrebbe derivare da Yazdgard I, un re sasanide. La città era già un centro zoroastriano in epoca sasanide. Dopo la conquista islamica della Persia, molti zoroastriani delle province circostanti trovarono rifugio a Yazd. La città rimase zoroastriana per secoli e divenne gradualmente l'islam divenne la principale religione della città.

A causa della remota posizione nel deserto e della difficoltà di raggiungerla, Yazd si è conservata pressoché intatta dalle distruzioni delle guerre. Ad esempio, è stata un rifugio per i fuggiaschi da altre città dell'impero persiano durante l'invasione di Gengis Khan. Nel 1272 fu visitata da Marco Polo, che diede conto della raffinata tessitura della seta.

«Anche Jasdi è una città persiana bella e nobile e di grandi commerci. Si lavora qui quel tessuto di seta che si chiama appunto Jasdi, molto richiesto dai mercanti che lo portano per tutto il mondo e fanno grossi guadagni. Gli abitanti adorano Maometto.
Chi vuole partire da queste terre e procedere oltre, cavalca per sette giorni sempre in pianura e trova solo tre luoghi abitati dove è possibile fermarsi. Ma ci sono anche, e spesso, deliziosi boschetti di palme che si possono percorrere a cavallo e sono ricchi di cacciagione di bosco, pernici e coturnici che piacciono molto ai mercanti in viaggio per quei ridenti luoghi. E ci sono bellissimi asini selvatici.»

Per breve tempo divenne capitale sotto la dinastia muzaffaride nel XIV secolo e fu assediata senza successo fra il 1350 e il 1351 dagli Ingiuidi comandati dallo sceicco Abu Ishaq. La Moschea del Venerdì, il più importante monumento architettonico della città, e altri importanti edifici risalgono a questo periodo. Durante la dinastia Qajar, nel XVIII secolo, fu governata da khan bakhtiari.

Durante la dinastia safavide, nel XVI secolo, la popolazione di Yazd emigrò verso est verso un luogo che chiamò il luogo Yazdi, oggi sul confine irano-afgano nella provincia di Farah; la città si chiama Farah e parte della sua popolazione è oggi costituita in parte da persiani sciiti il cui dialetto presenta caratteristiche simili a quello di Yazd.

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