La miniera di sale di Turda (in lingua rumena: Salina Turda) è una miniera di sale situata in località Durgău-Valea Sărată nel comune di Turda, in Transilvania, Romania.
L'accesso principale della miniera si trova nei pressi del centro visitatori Salina-Durgău (Aleea Durgăului 7), mentre l'ingresso secondario avviene tramite la galleria Franz Josef (lunga 917 metri) nel quartiere Turda Nouă (strada Salinelor 54B).
La miniera è stata riconosciuta nel 2010 monumento storico iscritto nel patrimonio culturale nazionale della Romania.
Reperti archeologici rinvenuti nelle vicinanze dimostrano che l'estrazione del sale incominciò a Durgău-Turda in epoca pre-romana tra il 50 a.C. e il 106 d.C. I giacimenti furono sfruttati anche durante l'Impero romano tra il 106 e il 274 d.C., quando venne realizzato uno scavo piramidale profondo 17-34 metri e largo fino a 10-12 metri. I Romani, oltre al giacimento di Durgău, sfruttarono anche il sale nella vicina località di Băile Romane. Presso ogni salina romana vennero edificate delle fortificazioni militari a difesa dei preziosi giacimenti, come ad esempio quello di Potaissa che difendeva le miniere di sale di Turda. I Romani, che estraevano il sale in tutta la Transilvania, lavoravano il sale solo in superficie, estraendolo da fori rettangolari con una profondità massima di 12-15 m, in modo da rimuovere facilmente il materiale con semplici mezzi di sollevamento. Dopo che i Romani ebbero abbandonato la zona nell'anno 274, non vi sono prove che l'estrazione sia continuata.
In epoca medievale, un documento della Cancelleria ungherese nomina un giacimento di sale in un luogo "qui dicitur hungarice Aranas, latine autem Aureus" (attuale città di Arieș, in ungherese Aranyos). La dogana, situata nei pressi dell'ex ponte romano (utilizzato per tutto il Medioevo e fino alla fine del XVIII secolo), era fortificata e il relativo insediamento venne in seguito chiamato Szentmiklósi (San Nicola).
Durante il secolo XIII venne menzionata esplicitamente l'esistenza della miniera, in particolare in un documento datato 1º maggio 1271 che attesta la donazione della miniera di Durgău-Turda/Dörgö-Torda alla Diocesi della Transilvania.
Altri documenti storici, redatti dal XIII al XIV secolo, citano le miniere di sale di Turda facendo riferimento ai giacimenti localizzati nella microdepressione di Băile Sărate e sul versante sud-orientale del fiume Valea Sărată: le sale operative di scavo erano collocate dove ora si trovano i laghi salati. Nel XVII secolo iniziarono le prime opere di estrazione del sale sul versante nord-ovest di Valea Sărată, come si può osservare dai pozzi situati sul soffitto della sala Terezia. Poco dopo venne aperta anche la miniera di Sfântul Anton, dove l'attività estrattiva proseguì fino al 1932.
Durante la seconda guerra mondiale i tunnel furono utilizzati come rifugi antiaerei, mentre nel dopoguerra vennero utilizzati per la stagionatura di formaggi.
Dal 1992, la miniera di sale di Turda è stata aperta al pubblico, divenendo un'attrazione turistica frequentata e un centro di haloterapia. Nel 2008, la miniera di sale è stata oggetto di riammodernamento e miglioramento dei servizi, nell'ambito del programma PHARE 2005 ESC per le grandi infrastrutture regionali/locali, per un ammontare di 6 milioni di euro, che hanno portato alla realizzazione di un circuito turistico, un museo minerario e un parco di divertimento a partire da gennaio 2010.
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