Hondarribia (Fuenterrabía in castigliano) è un comune spagnolo di 16.904 abitanti situato nella comunità autonoma dei Paesi Baschi. È situato sul confine con la Francia, separato dalla vicina Hendaye soltanto dal fiume Bidasoa che divide i due Paesi.

Conserva resti di mura (XV secolo) con alcuni poderosi bastioni della seconda metà del XVI secolo fatti erigere da Vespasiano Gonzaga, il celebre condottiero italiano al servizio di Filippo II di Spagna. Di notevole interesse la chiesa gotica di Santa Maria e il Castello, oggi trasformato in albergo.

 Hondarribia in una riproduzione del XVIII secolo.

Ritrovamenti archeologici fanno risalire al Neolitico la presenza dell'uomo nella zona e i primi abitanti furono vasconi che si dedicavano alla pesca e all'allevamento del bestiame. La dominazione romana si colloca fra il II e il IV secolo d.C. e fu un periodo florido per gli abitanti come si rileva dalla ricchezza dei reperti archeologici della città di Oiaso in Irun ed Hondarribia.

Ai Romani seguirono i Visigoti e, secondo alcuni, Hondarribia fu fondata nel VII secolo dall'ultimo re visigoto Vamba. Quest'affermazione non è suffragata da alcun documento e si basa sul fatto che a un torrione delle antiche mura fu dato il nome di torre di Vamba. Secondo una tradizione popolare, non suffragata anch'essa da alcuna testimonianza, il fondatore sarebbe stato un altro re visigoto, il famoso Recaredo che nel 589 abiurò all'arianesimo con una pubblica conversione al cattolicesimo, seguito poi dai sudditi.

 Le fortificazioni di Hondarribia.

Della fortificazione del nucleo abitato si interessarono successivamente il re Sancho II Abarca, il re Sancho VI El Sabio e il re Sancho VII El Fuerte. Nel 1203 Alfonso VIII di Castiglia la riconobbe ufficialmente come Villa emanando il decreto che va sotto il nome di Carta Puebla. Con questa Carta, indirizzata al Consejo de Fuenterrabia a conferma che già esisteva una struttura amministrativa della città, il re concesse il cosiddetto Fuero che delimitava i confini del territorio comunale, i poteri e i diritti mercantili, amministrativi e giudiziari. Dal punto di vista mercantile venivano fissati i diritti portuali e i dazi sull'importazione di merci sia per terra che per mare con l'esclusione degli alimenti considerati basici: pane, vino e carne. Per favorire il commercio locale da tutte queste imposte furono esentati i cittadini, che quindi potevano importare qualsiasi mercanzia ed utilizzare il porto senz'alcun gravame tributario. Dal punto di vista giudiziario si trattò di un vero e proprio codice penale in cui si elencavano i delitti perseguibili e le pene relative. Il detentore del potere giudiziale era individuato nell'alcalde, che veniva eletto dal popolo all'inizio di ogni anno; inoltre nella Carta c'era anche l'indicazione delle modalità e dei requisiti per ottenere la cittadinanza, il cui possesso portava a diversi privilegi tributari come si è già detto.

Nel Medioevo i primi pellegrinaggi a Santiago de Compostela seguivano la strada costiera e quindi passavano anche per Irun e Hondarribia.

Per la sua posizione geografica al limite di tre regni: Castiglia, Francia e Navarra, Hondarribia fu soggetta spesso ad attacchi che si seguirono nell'ordine: nel 1280 truppe del re francese Filippo III dei Capetingi in guerra con il re di Castiglia Alfonso X, el Sabio cercarono senza riuscirci di prendere la fortezza e la città, nel 1471 il re di Francia Luigi XI, che appoggiava la rivendicazione al trono di Castiglia di Giovanna la Beltraneja moglie del re del Portogallo Alfonso V, mise sotto assedio la città che però non si arrese. Nel 1521 Enrico II di Navarra, che voleva riottenere il suo trono di cui si era impossessato il re Ferdinando il Cattolico, con l'aiuto dei Francesi dopo un assedio durato 12 giorni riuscì ad entrare in città e ad occupare il castello. La città fu allora di nuovo sotto assedio dei Castigliani e si arrese dopo aver ottenuto patteggiando l'amnistia da parte del re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V nel 1523.

 Le mura di Hondarribia furono distrutte e danneggiate in parte dai Francesi nel 1795.

In quel secolo, quando alla potenza raggiunta dalle nuove artiglierie le vecchie mura non furono più in grado di offrire una resistenza efficace, i Re Cattolici decisero di costruire una più forte cinta muraria e di rafforzare quella esistente. Vespasiano Gonzaga, come già detto, fece rinforzare le mura soprattutto per la parte rivolta verso la Francia. Intanto la città prosperava sia per l'attività peschereccia che per quella portuale, essendo divenuta un importante porto commerciale, chiamato Asturiaga, utilizzato per l'esportazione di grano, vino e metalli dalla Castiglia e dalla Navarra verso le Fiandre e gli altri porti europei. Durante la guerra dei trent'anni nel 1638 Hondarribia subì un altro assedio e ne uscì vittoriosa. Questa vittoria ancora oggi è ricordata con una festa e cerimonia detta l'Aralde. Nel 1660 nella chiesa di Santa Maria si celebrarono le nozze del re di Francia Luigi XIV detto il Re Sole con l'infanta di Spagna Maria Teresa. Durante la guerra di successione spagnola la fortezza subì ancora un assedio.

Nel 1794 la città fu occupata dai Francesi che vi rimasero per quasi un anno e la loro permanenza apportò diversi danni alla città. I Francesi nel 1795 distrussero parte delle mura e predisposero anche le cariche esplosive per farle saltare tutte, quando, fortunatamente, intervenne la pace di Basilea a porre fine alle operazioni militari e questa parte di mura fu salva. nel 1836 durante le guerre carliste la fortezza fu attaccata da una spedizione di truppe inglesi. L'industrializzazione della zona circostante nel secolo scorso e la nascita del turismo di massa contribuirono all'aumento della popolazione per l'apporto di emigranti da altri paesi di Spagna addetti ai servizi o in aziende in paesi vicini, o alla dogana, come confermano questi dati statistici: nel 1900 il numero degli abitanti fu di 4.345, che salì a 7.363 nel 1950 e giunse a 15.955 nel 2005. (In estate la popolazione residente aumenta notevolmente grazie all'esistenza di numerose seconde case per le vacanze estive). Con l'adesione della Spagna alla Comunità Europea e, in particolare con gli accordi di Schengen che liberalizzava la circolazione delle merci e degli uomini all'interno della Comunità, Hondarribia perse le sue caratteristiche di città di frontiera ma, contemporaneamente, vide crescere i suoi traffici commerciali e il suo turismo estero, in particolare quello francese.

Simboli

L'antico sigillo comunale sintetizza le sue caratteristiche storiche: ha infatti un castello fortificato che indica la sua funzione di città di frontiera e, sul retro, il mare con una imbarcazione impegnata nella caccia a una balena a indicare l'attività peschereccia di parte della sua popolazione che si dedicava appunto a questa caccia. La balena delle acque della baia, che ha il nome scientifico di Balaena Viscayensis, era cacciata in autunno nel suo passaggio migratorio per le acque del golfo usando una barca appositamente attrezzata equipaggiata con quattro uomini uno dei quali provvedeva ad arpionare il cetaceo. Della balena si usavano grasso e carne, in particolare la lingua costituiva un cibo prelibato e pregiato.

Fotografie di:
Tomada por JMSE el 6 de Julio de 2003 y cedida a Wikipedia. - CC BY-SA 3.0
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