경복궁
( Gyeongbokgung )Il palazzo venne costruito nel 1394 dall'architetto coreano Jeong Do-jeon. In parte bruciato durante l'invasione giapponese del 1592, venne abbandonato a causa delle difficoltà del restauro fino agli anni sessanta del XIX secolo, quando venne ricostruito come un complesso di 330 edifici con 5.792 stanze. Simbolo della famiglia reale coreana, esso si estende su di una superficie di 410.000 metri quadrati. Dopo l'assassinio della principessa Myeongseong da parte di agenti giapponesi nel 1895, il marito (l'imperatore Gojong) lasciò il palazzo e la famiglia reale non vi fece più ritorno.
Nel 1911 le forze d'occupazione giapponesi distrussero tutti gli edifici tranne 10; inoltre costruirono l'edificio del Governatore di Corea proprio di fronte alla Sala del trono, distruggendo deliberatamente la geomanzia di Seul. Durante tutto il tempo dell'occupazione i giapponesi scattarono numerosissime fotografie della popolazione coreana, ma nessuna del palazzo: gli storici che cercano di capire come fosse fatto prima della sua distruzione le hanno cercate invano in tutti i paesi che conservano fotografie di Seul risalenti ai primissimi anni del XX secolo.
Tra gli edifici principali del sito ci sono la sala imperiale del trono e il padiglione Gyeonghoeru, che si trova su 48 pilastri di granito al centro di un lago artificiale di fiori di loto. Il padiglione è ritratto sulle banconote da 10.000 won.
Dalla fine della guerra di Corea al 1972, il palazzo è stato sede del museo folcloristico nazionale della Corea. A partire dal 1990 sono iniziate le opere di restaurazione del palazzo di Gyeongbokgung. I lavori sono stati effettuati in modo da ridare al palazzo il suo stato originario. Per ottenere ciò è stato demolito l'edificio del Governatore di Corea e sono state restaurate la porta di Heungnyemun e quella di Gwanghwamun.[1]
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