Grotte de Lascaux

( Grotte di Lascaux )

Le Grotte di Lascaux (in francese Grotte de Lascaux) sono un complesso di caverne che si trova nella Francia sud-occidentale. Le grotte si trovano vicino al villaggio di Montignac, nel dipartimento della Dordogna.

Nel 1979 le grotte di Lascaux sono state inserite nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, con le altre grotte che si trovano nella valle del fiume Vézère.

Nelle grotte si trovano esempi di opere di arte parietale risalenti al Paleolitico superiore: molte di queste opere vengono fatte risalire ad una data approssimativa di 17500 anni fa.[1][2] Il tema più comunemente rappresentato è quello di grandi animali dell'epoca (fra i quali l'uro, oggi estinto), resi con grande ricchezza di particolari. Tra le figure più note ricordiamo il bovino che salta, databile al tardo perigordiano o magdaleniano[3], presente nella cosiddetta Sala dei Tori.[4]

Il complesso di caverne venne scoperto il 12 settembre 1940 da quattro ragazzi francesi: Marcel Ravidat (1922-1995), Jacques Marsal (1926-1989), Georges Agnel (1924-2012) e Simon Coencas (1927-2020) nella proprietà della famiglia La Rochefoucauld-Montbel. Dopo la fine della seconda guerra mondiale le caverne vennero aperte al turismo di massa, ma nel 1955 l'anidride carbonica prodotta dai 1.200 visitatori giornalieri aveva visibilmente danneggiato le pitture. Per questo motivo nel 1963 le caverne vennero chiuse al pubblico e i dipinti vennero restaurati per riportarli al loro stato originale.

Dal 1998 infestazioni fungine hanno invaso ampie parti del complesso e richiesto interventi straordinari di manutenzione; dal 2008, a seguito del peggioramento della situazione (con una nuova infestazione avviatasi nel 2007) e delle difficoltà per rimuoverne le tracce, le grotte sono state completamente chiuse al pubblico. È stato attivato un comitato scientifico internazionale, finalizzato a studiare le migliori modalità di tutela e ripristino ambientale del complesso. Oggi i dipinti sono monitorati regolarmente, per cercare di evitare il loro ulteriore deterioramento.[5]

^ (EN) Holly Capelo, Symbols from the Sky: Heavenly messages from the depths of prehistory may be encoded on the walls of caves throughout Europe, su seedmagazine.com, Seed Magazine, luglio 2010. URL consultato il gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2012). ^ (EN) merlynne6, What the Lascaux Cave Paintings Tell Us About How Our Ancestors Understood the Stars, su environmentalgraffiti.com, 2009. URL consultato il gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2010). ^ Didascalia 5 a pagina 5 del testo Adorno - Mastrangelo 1994:5 ^ Didascalia 6 a pagina 6 del testo Adorno - Mastrangelo 1994:5 ^ (FR, EN) Coye, N., Lascaux et la conservation en milieu souterrain (Lascaux and Preservation Issues in Subterranean Environments), in actes du symposium international (Paris, 26-27 fév. 2009) - Proceedings of the International Symposium (Paris, February 26 and 27 2009), Parigi, Éditions de la Maison des sciences de l'homme, 2011. 360 pagine.
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