La concattedrale di San Giovanni Battista (in maltese: Kon-Katidral ta' San Ġwann) si trova a La Valletta, ed è la concattedrale dell'arcidiocesi di Malta.

Epoca spagnola  Monumento di Nicolas Cotoner. Monumento. Cristo Salvatore di Alessandro Algardi. Predicazioni del Battista e Battesimo nel Giordano. La Cattura del Battista.

La costruzione dell'edificio s'inserisce nel grande contesto di fortificazioni voluto da Carlo V[1] a difesa delle roccaforti del regno, nella fattispecie, in seguito all'abbandono del quartier generale dell'isola di Rodi da parte dei Cavalieri Ospitalieri, conseguenza dei ripetuti attacchi da parte delle armate turco-ottomane.[2]

Dopo un breve pellegrinare l'imperatore del Sacro Romano Impero concesse all'Ordine il feudo siciliano dell'arcipelago maltese a fronte della contropartita simbolica annuale costituita da un falco ammaestrato[1][2] e del potenziamento delle strutture difensive del baluardo posto strategicamente nel canale di Sicilia (21 giugno 1530).[1][3] Nella nuova dislocazione i cavalieri stabilirono la loro roccaforte presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Birgu (8 novembre 1530 - ottobre 1571),[4] la Città Vittoriosa, uno dei tre primitivi nuclei della città ubicato a sud-est del Porto Grande.[5]

Dopo i ripetuti attacchi del corsaro Dragut (1542 e 1546), di Sinan Pascià nel 1551 e la storica vittoria sui turchi ottomani al comando di Solimano il Magnifico nel Grande Assedio del 1565,[6] l'Ordine degli Ospitalieri continuò il rafforzamento difensivo di Malta, con l'obiettivo di trasformare la città e le isole in fortezze inespugnabili. Scartata la proposta avanzata da Jean de la Valette di costruire una grandiosa chiesa conventuale a Birgu, il completamento del Palazzo del Gran Maestro nella zona fortificata fece protendere per il raggruppamento degli edifici dell'Ordine in un sol luogo, in posizione strategica e difendibile.[5]

Nella località denominata Piano di Valletta, ovvero sulla penisola protesa nella baia, fu individuata l'area ove far sorgere il nuovo tempio e il complesso di edifici pertinenti l'Ordine, delineando di fatto il nuovo assetto cittadino della futura capitale dello stato.

La realizzazione del progetto architettonico fu affidata a Girolamo Cassaro che in pochi anni (22 novembre 1573 - luglio 1577)[7][8][9] per commissione di Jean de la Cassiere,[10] edificò la chiesa conventuale dei Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme. Nei due secoli successivi furono loro i patrocinatori delle opere di grande valore artistico che impreziosirono l'edificio facendone l'espressione artistica più alta e maestosa del barocco in tutte le sue sfaccettature.

Il 20 febbraio 1578 la consacrazione del tempio fu presieduta dall'arcivescovo di Monreale Ludovico de Torres[10], sede di cui la Diocesi di Malta era all’epoca suffraganea, a causa della vacanza di quella di Malta.[9] Al nucleo principale i vari gran maestri aggiunsero: la sagrestia (1598), l'oratorio (1603) e la loggia (1736).

Epoca napoleonica

Il 12 luglio 1798 con l'occupazione perpetrata da Napoleone Bonaparte nel contesto della campagna d'Egitto,[1] il luogo di culto e le strutture inerenti l'Ordine subirono un sistematico depauperamento. Grazie alle rivolte cittadine appoggiate da Gran Bretagna e Regno di Sicilia, la città e le isole si affrancarono dall'occupazione francese. Nel 1800 l'arcipelago divenne protettorato inglese guidato da un governatore[1] e nel 1813 colonia della Corona britannica, nonostante le rimostranze dei Borbone che rivendicavano la sovranità sull'isola.

Il 27 gennaio 1816[11] l'evidente supremazia di La Valletta su tutte le città maltesi, congiuntamente alla notevole influenza dei gran maestri dell'Ordine presso la Curia romana, determinarono l'elevazione della chiesa al rango di concattedrale, titolo condiviso con la cattedrale di San Paolo, storico tempio della cattedra vescovile che si trova a Mdina, la storica capitale dell'arcipelago.

Epoca contemporanea

Nel 1941, al culmine della seconda guerra mondiale, la concattedrale subì i gravi bombardamenti di La Valletta riportando danni alla loggia, ovvero la parte più esposta verso il cuore commerciale del centro della città.

Dal 1980 la concattedrale assieme al centro storico di La Valletta è dichiarata Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO ed è amministrata da un'apposita Fondazione creata nel 2001. Ospita eventi culturali e concerti.

^ a b c d e Gaetano Moroni, p. 63. ^ a b Gaetano Moroni, pp. 70 e 71. ^ Gaetano Moroni, p. 64. ^ Achille Ferres, p. 266. ^ a b Achille Ferres, p. 128. ^ Gaetano Moroni, p. 72. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ReferenceAA ^ S. Micallef, p. 6. ^ a b Achille Ferres, p. 129. ^ a b S. Micallef, p. 5. ^ Achille Ferres, p. 149.
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